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APOCALISSE DEL CRISTO


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SOLO GLI STOLTI MUOIONO

 

Dio sta nella divina assemblea: Egli giudica in mezzo agli dei.....Io ho detto: "voi siete dei, siete figli dell'Altissimo. Eppure morrete come gli altri uomini e cadrete come ogni altro principe."

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NARRAZIONE AUDIO

Solo gli stolti muoiono; questo potrebbe rivelarsi un "osso duro" da digerire per molti, poiche' innanzitutto ha un suono assolutamente arrogante ed insolente per la mente umana, che insieme al sistema del mondo ha glorificato la morte e si e' resa disponibile ad un patto con lei. Oh si, ogni uomo in un modo o nell'altro ha riverito la morte, si e' inchinato davanti a lei ed ha detto inconsapevolmente: "o morte, chi e' mai come te?"! Invece di indignarvi, provate a confrontare con calma la dichiarazione " solo gli stolti muoiono" con quella di Gesu', che apparentemente insulto' i tradizionalissimi ebrei dicendo loro:" lasciate che i morti seppelliscano i morti". Questa era la sua risposta ad un uomo che gli aveva chiesto gentilmente di potersi prendere una breve "licenza" per seppellire suo padre, dopodiche' avrebbe ripreso a seguire Gesu' .Se voi capiste la complessita' della vera tradizione ebraica sui diritti di sepoltura insieme alle innumeravoli leggi sul diritto successorio che la accompagnano , allora capireste anche veramente quanto questo giovane discepolo avrebbe potuto sentirsi offeso. Cio' significherebbe che essi, e le generazioni antecedenti, incluso Mose', non erano altro che un grappolo di uomini ignoranti morti che si occupavano di seppellire altri morti!!!

Il giovane ebreo che per un attimo vide la luce e cerco' di allinearsi con essa, si sarebbe stupito ed anche offeso per le osservazioni di Gesu', e pertanto ritirato nelle tenebre per non essere mai piu' menzionato tra i  discepoli di Gesu' perdendo cosi' il suo posto alla destra della gloria (di Dio).  Gesu', come chiunque conosce la Verita' e cammina nella luce, non avra' nulla a che fare con il sistema o con il regno totalmente allineato con la morte e l'inferno. Lui non si sarebbe identificato con storie di dolori e di cimiteri, ma avrebbe preferito cantare davanti ai suoi fratelli nella terra dei viventi, proclamando l'ineffabile amore di Suo Padre , che lo aveva benedetto di ogni benedizione spirituale ed aveva consegnato a Lui tutte le cose a suo piacimento. Egli  si e' manifestato per esporre le celate opere del regno di Satana e dissolverle con i piedi infuocati del Vangelo, liberando i suoi fratelli dalla sua morsa e portandoli nella gloriosa liberta' dei Figli di Dio.

Per questo scopo, una voce tuonante dal cielo, accompagnata da grandine e lampi di fulmini sta dichiarando sugli uomini della terra "Il vostro patto con la morte sara' annullato ed il vostro contratto con essa non sussistera' piu'". E' la stessa voce tuonante che parlo' tramite Gesu' nei giorni della sua manifestazione nella carne e parla anche attualmente attraverso gli angeli, i messaggeri di Dio che si sono allineati con la Verita'. Veramente beati sono quelli che non si scandalizzeranno a causa della luce, anche se questa avra' ridotto a nulla le loro altissime tradizioni ed i loro valori umani in questo mondo esterno; essa lo fa svelando l'Uno ed Unico che e' al centro di tutte le cose.

Luca 7:23;" Beato colui che non si sara' scandalizzato di me!" Ricordate, la consapevolezza di questo Uno a cui Gesu' fa riferimento deve aumentare, mentre l'Io deve diminuire , finche' il nostro "ego" umano e le sue miriadi di credenze associate scompaiano. La terra infatti deve essere coperta dalla conoscenza consapevole di questo UNO come le acque ricoprono il mare, perche' oltre a Lui non c'e' nessun altro, questo e' il giorno dell'UNO, quando tutte le ombre svanisono e solo Lui e' manifestato. Quando, stando fermi nella luce, diventa evidente che tutte le cose al di fuori di essa sono mere ombre e parabole. Cio' che si puo' vedere, gustare, toccare, e' una mera parabola che punta all'Uno in segreto. A qual punto di stoltezza l'uomo puo' arrivare , appesantito, affaticato e pieno di dolori da ogni parte, mentre rincorre mere ombre tutti i giorni della sua vita! In questa prospettiva, tutto cio' a cui gli uomini tengono di piu' diviene come idoli abominevoli, perche' non sono radicati nella verita'."...perche' quello che e' eccelso tra gli uomini, e' abominevole davanti a Dio"(Luca 16:15b).

Come sappiamo, piu' e piu' volte Gesu' si e' confrontato con una fiera opposizione dei principi dell'eta' presente che non volevano saperne della sua dottrina che afferma che c'e' un solo Dio e che Egli era uno con Lui. Perche' mai questo dovrebbe offendere gli uomini? Questa pura dottrina rivelante Dio come tutto in tutti e' come un pezzo di roccia tagliato dall'eternita' senza mani umane, e che percio' porta ad annullare il fondamento stesso delle credenze umane e dei valori fortemente esaltati (dall'uomo).

In uno di quei momenti di forte opposizione, Gesu' ha gentilmente ricordato loro che le medesime scritture che essi consideravano come roccia e fondamento della loro fede dichiarava apertamente che essi stessi sono dei, e figli dell'Altissimo. Gesu' stava letteralmente dicendo: "Fratelli, avete forse dimenticato che siamo della stessa sostanza, dello stesso Padre, dello stesso Dio, stessa vita, stessa gloria, avete dimenticato come da principio gridammo insieme di gioia nella stessa congregazione di figli di Dio e di come abbiamo fatto dolci melodie tra le stelle del mattino"....

Ma lungi dal pacificarli, convertirli e guarirli, questo raggio di pura rivelazione proveniente dalle profondita' del Padre avrebbe anzi soffiato ulteriormente sul fuoco del loro tormento e della loro rabbia si' da spingerli a cercare di crocifiggere Cristo. La parola cristallina come la rugiada mattutina sulla tenera erba, che doveva portare rimembranza e ristoro e sollevarli nella loro gloria, sarebbe diventata subitaneamente un ostacolo, ed odore sgradevole di morte per loro.Essi voltarono le spalle alla loro stessa grazia e salvezza e cosi' facendo crocifissero Cristo, la loro vera vita, a se stessi. Essi non potevano comprendere ed abbracciare la luce che brilla nel baratro del loro buio intendimento e pertanto morirono fuori di essa, nella loro incredulita' di meri uomini mortali.Quella luce aveva lo scopo di liberarli dalla morsa della morte e conferire loro ancora il potere della figliolanza. "E la luce brillo' nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno ricevuta....Ma a tutti coloro che l'hanno ricevuta, a coloro che credono nel suo nome, essa ha dato il potere di divenire figli di Dio"...(Giovanni 1).

Come potrebbe mai l'uomo, cosi' stupidamente e ciecamente, trascurare una tale salvezza, annunciata oggi ad ogni creatura sotto i cieli!! Qualcuno potrebbe puntare subito il dito sui custodi delle leggi mosaiche ed ebraiche dei tempi di Gesu', in quanto ipocritamente incapaci di leggersi dentro e di investigarsi. Tale mentalita' degli scribi e farisei rivela la mente umana cosi' immersa ed impigliata nelle profondita' di Satana, chiaramente incapace di comprendere il segreto della discendenza di Dio mascherata sotto umana forma ed espressioni sia visibili che invisibili.

E'la stessa mentalita' carnale cosi' debole, fragile e smemorata ed incline alla materialita' con cui anche Gesu' ha dovuto contendere quando si e' trovato nel divario rivelante il mistero della pieta'. Era quella stessa mentalita' che si manifesta come il diavolo, cercando di invogliare il Figlio con le glorie di un mondo illusorio e portarlo ad abbandonare il suo stato primigenio per le glorie di  un mondo nei cui confronti ha osservato un digiuno simbolico. Gesu' avrebbe in seguito esclamato "lo spirito e' pronto ma la carne e' debole"; in altri termini essa e' lenta ad udire e ricevere le cose di Dio.

Parlando sotto ispirazione dello Spirito, lo scrittore del Salmo 82 parla di un grande mistero, l'assemblea dell'Onnipotente (l'Iddio Onnipotente). L'autore di questo breve salmo apri' gli occhi su qualcosa che egli stesso non poteva penetrare con lo sguardo (fisico): stava vedendo l'ekklesia, intesa come Chiesa, l'universale adunanza degli "elohims" riunitisi nel nome del Signore. Non sta scritto che ci sara' un raduno alla presenza del Signore; e' cosi' perche' tutto sorti' da quel raduno. Questi sono letteralmente coloro che compongono la divinita', ......il corpo di Dio; essi hanno la totalita' del loro essere nascosto in Dio, nel senso che vivono esclusivamente a causa di Lui. E' la medesima "congregazione" che appari' come una nuvola sospesa sulle acque e dichiarante "Sia fatto,....E sia...".La stessa assemblea celeste di Dio che appari' di nuovo come un solo uomo celeste quando dice " Io sono l'Onnipotente, Io vivo in eterno, ed Io solo possiedo le chiavi dell'inferno e della morte".

Su questa assemblea di miriadi di figli di DIo, Gesu' afferma che la morte non ha potere: in parole povere, essi non gusteranno mai la morte. Gesu' ci ricorda ancora che eravamo in quella congregazione dell'Onniopotente gia' da prima, quando dice: "Voi eravate con me fin dal principio" (Giovanni 15:27).

Se cio' veramente rappresenta l'inizio e l'origine di ogni uomo, allora perche' gli uomini devono morire, perche' sembrano essere caduti a corto di tale marchio ad alto contenuto di Dio? Il Salmo 82 da' anche la semplice risposta: "Essi non hanno ne' conoscenza ne' intelligenza, essi camminano nelle tenebre". Possiamo anche riassumere questi concetti in tre semplici espressioni,  "senza conoscenza","senza comprensione" e " cecita' spirituale". Tutto cio' rivela la pura ignoranza spirituale che avviluppa gli uomini di questa epoca che hanno abbandonato il loro "status" celeste. Nella loro comprensione ottenebrata essi si sono ridotti a semplici uomini "morali" e quindi, a morire come semplici uomini. Di qui le litanie dei becchini che avanzano dicendo " tu sei polvere...."

"Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza" (Osea 4:6). Possiamo allora comprendere il fatto che i figli del Dio Altissimo sono fatti della stessa incorruttibile ed immortale sostanza del loro Padre Celeste, percio' la morte non ha dominio su di loro. Il padre di luce dice:"nel mio essere non ho morte, quindi non posso amministrarla ne' partorirla, posso solo accelerare e trasportare i morti nella vita. Nel mio regno la corruzione e' cosa inaudita; nulla che contamini o crei menzogna ha posto nel mio regno". Cio' che e' nato da seme incorruttibile e' incorruttibile ed immortale e lascia frutti di vita secondo la sua specie. Lo stolto e' uno che abbandona il suo precedente stato perche' semplicemente non trattiene la conoscenza del Signore, la sua vera vita. Dichiarandosi saggio nelle vie di questo mondo, si allontana dalla conoscenza del suo vero "se'", l'invisibile ed incorruttibile Signore della gloria, per seguire quella dell'uomo mortale.

Del tutto uguale e' la storia dei figli di Dio ai tempi di Noe' i quali, attratti dall'inganno delle ricchezze (materiali), lasciarono da parte la loro gloria e discesero (dal loro stato) per essere uniti con i semplici mortali, solo per essere spazzati lungo il sentiero scivoloso di morte nel grande abisso del nulla. Pensando di essere saggi, sono (in realta') divenuti stolti corrompendo se' stessi nell'abbandono della conoscenza del Creatore, ed allineandosi con la creatura, percio' peritura, essi morirono come uomini. Ascoltate la voce dello Spirito , che dice: "che giova all'uomo guadagnare le glorie di questo mondo materiale se poi deve lasciare la sua anima in potere della tomba".

"Essi sono corrotti, si sono dati ad opere abominevoli, non c'e' nemmeno uno che faccia il bene.. Il Signore ha volto il suo sguardo giu' dal cielo sui figli degli uomini,per vedere se ci fosse qualcuno che avesse conoscenza, e cercasse Dio." ( Salmo 14:1-2). Penso che neanche un uomo sotto i cieli sia esente da questa follia di negare la conoscenza di Dio. Se essi avessero conservato la conoscenza di Dio, non sarebbero (ora) dei mortali legati alla terra, ma piuttosto dei figli di Dio che hanno il loro essere in Lui, nei cieli. La nostra VERA dimora e' in Lui, nei cieli, nel regno di Dio. Quando siamo consapevoli di questo, come Gesu' possiamo dire senza un briciolo di dubbio  che noi non siamo DI questo mondo, anche se per un momento possiamo apparire IN questo mondo. E per questa assoluta finalita' il messaggero di Dio sta annunciando l'eterno vangelo della riconciliazione agli abitanti della terra che sono stati distratti, allontanati dal loro primitivo stato in Dio , dicendo loro: "pentitevi e convertite la vostra vita al Signore; siate riconciliati e siate salvati". "Poi vidi un altro angelo che volava in mezzo al cielo, recante il vangelo eterno per annunciarlo a quelli che abitano sulla terra, ad ogni nazione, tribu', lingua e popolo. Egli diceva con voce forte: "Temete Dio e dateli gloria, perche' e' giunta l'ora del suo giudizio. Adorate colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e le fonti delle acque".

Notate che l'evangelo e' diretto a quelli che inabitano la dimensione terrestre, non a quelli nei cieli, dove la chiesa e' situata. Dimorare in terra significa letteralmente essere terreno, terrestre, ovvero mentalmente carnale, cosa che naturalmente significa mortale. La buona novella e' destinata a portare illuminazione (rivelazione) e riconciliazione, affinche' i figli di Dio possano riscoprirsi di nuovo nella adunanza celeste con l'Onnipotente. Figli di Dio, risvegliatevi e credete di nuovo in quest'unico nome; per fede siate battezzati in quell'unica identita' del Signore della Gloria. Ricevete il vangelo della grazia rivelante questa splendida connessione nascosta in Dio, alla quale avete parte per diritto.

Ascoltate il messaggero (l'angelo) e vivete! Parlando a nome del Padre, Gesu' avrebbe poi dichiarato: "Se un uomo non crede che Io sono in Lui, egli morira' nei propri  peccati". Confrontate le parole di Gesu' con questa frase: "Il salario del peccato e' la morte". Tramite tutto cio' possiamo discernere una Ri-definizione del peccato da parte di Gesu', che annulla tutto cio' che l'uomo aveva finora generalmente considerato essere il peccato. E' soltanto l'inabilita' a riconoscere la Sua vera identita' come figlio di Dio che e' uno con il Padre. E' ancora un disallineamento con il proprio vero se'. Il non credere e' gia' un peccato in se' stesso, ed e' per questo che Egli dice "credete e sarete salvati". Credere a cosa? Credere che l'Io in voi e' l'universale "Io sono". Se tu puoi credere a cio'. allora entrerai nel tuo riposo, come Dio fece, perche' lo stato di terra informe e selvaggia, desertica, sinonimo di incredulita', si e' trasformato in un giardino rigoglioso e lussureggiante, l'Eden.

Caccia via (da te) l'ingannatore che dice il contrario, e credi ancora una volta. L'incredulita' conduce alla morte, un presente e continuo allontanamento dalla fonte originaria, che e' "IL SIGNORE DIO TUO"; si tratta di uno slittamento infinito nel pozzo senza fondo del nulla dove tutti sono privati della Bellezza e Gloria del Dio vivente, e consapevoli che esse sono perse del tutto. Se l'uomo non conosce veramente se' stesso in quanto figlio amatissimo di Dio, gradito ed immacolato al Suo cospetto, soffrira' le pene sempre crescenti dell'inferno e della morte. 

L'incapacita' di portare attenzione al risuonante consiglio divino che aiuta a trasferire l'Uno divino all'interno, che ha origine fin dall'eternita', fa si' che il figlio completamente scartato muoia come un uomo. Finche' rimane nella eterna caduta di stella errante, egli continuera' in un viaggio senza fine nel buio piu' nero infinitamente lontano dalla sua legittima dimora,  (che e') sull'altissima ed inviolabile vetta sacra di Dio, il luogo di ogni potere.

Meditate su queste parole: " A motivo dell'impareggiabile amore di Dio verso il mondo, Egli ha donato il suo Unigenito Figlio affinche' non veda la decomposizione". Il mondo e' quello assente dalla realta' della comunione unitaria di Padre e Figlio, e pertanto accecato all'indissolubilita' dell'"IO SONO"; questa e' morte. 

Come puo' un uomo invertire questa tendenza; semplice, ricevendo il dono gratuito di Dio, che  non e' altro che la rivelazione che voi siete il Figlio. Obbedientemente seguite la voce dell'unzione interiore, ed allentate i sigilli posti sulla vostra comprensione, permettete all'Uno interiore di emergere. Non permettete all'ingannatore di ingannarvi, cacciate fuori il dio di questo mondo, che ostacola il ritorno alla vostra legittima dimora nell'Eden.

L'ironia in tutto cio' e' che la stessa saggezza che otteniamo dall'alto apparira' sempre pura follia per il mondo esterno, per come esso e' accecato. I saggi agli occhi di Dio hanno pensato che gli stolti del mondo esteriore debbano scoprire il sentiero chiamato la via santa, che riporta alla vita, dove non c'e' la morte. Essi risiedono eternamente su quel santo terreno avendo riscoperto se' stessi nel Signore. Questa e' la vita eterna.

 

Con amore,

Trevor Eghagha (www.illuminazionedidio.it)

traduzione Vincenza Fiaccadori