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  RICORDO DEL PADRE CELESTIALE  
     
   
     

Ecclisiastes 12:1 Ma ricòrdati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i cattivi giorni e giungano gli anni dei quali dirai: "Io non ci ho più alcun piacere"; 2  prima che il sole, la luce, la luna e le stelle si oscurino, e le nuvole tornino dopo la pioggia: 3 prima dell'età in cui i guardiani della casa tremano, gli uomini forti si curvano, le macinatrici si fermano perché sono ridotte a poche, quelli che guardano dalle finestre si oscurano, 4 i due battenti della porta si chiudono sulla strada perché diminuisce il rumore della macina; in cui l'uomo si alza al canto dell'uccello, tutte le figlie del canto si affievoliscono, 5 in cui uno ha paura delle alture, ha degli spaventi mentre cammina, in cui fiorisce il mandorlo, la locusta si fa pesante, e il cappero non fa più effetto perché l'uomo se ne va alla sua dimora eterna e i piagnoni percorrono le strade; 6 prima che il cordone d'argento si stacchi, il vaso d'oro si spezzi, la brocca si rompa sulla fonte, la ruota infranta cada nel pozzo; 7 prima che la polvere torni alla terra com'era prima, e lo spirito torni a Dio che l'ha dato.

 
"Ecclesiaste 12" ha dato un’immagine chiara della via di coloro che non si ricordano di Dio, cioè quelli che lo dimenticano. I versi parlano della via scivolosa della morte, che distrugge gli uomini che vivono nell’ignoranza del vero Dio.

 In Ebraico, “i giorni  malvagi” sono interpretati come brutti o malvagità, avversità, afflizione, calamità, dispiacere, depressi, malvagi, dolore-(-doloroso), male, pesanti,(doloroso), sfortunati, + marca, complotto, miseri, nullità, rumorosi,+ non piacevoli, tristi, feriti, amareggiati, problemi, ira, cattivi, peggio, miserabili, errati.]

In “Ecclesiaste 12”, guidato dallo Spirito, Salomone scrisse in un linguaggio codificato, non sapendo  di esprimersi su un soggetto che ha radice nell’origine dell’uomo nella Gloria di Dio, il percorso alla Gloria dalla caduta, e il percorso alla Gloria in Cristo. In questi versi si fa luce sulla caduta e sofferenza dell’uomo, e la via per uscire da questo stato di dolore.

Salomone scrisse sull’oscuramento dei vari corpi celesti che trasmettono la luce, e le nuvole che tornano portando con sé la poggia. L’oscuramento della sorgente di luce riguarda l'oscuramento della mente degli uomini, affinché non vedono la Gloria di Dio. Le nuvole sono sempre usate come un simbolo della presenza e Gloria Dio. Quando Dio apparve durante i giorni del primo patto, fu sempre circondato dalle nuvole. Quando Mosè dedicò il Tabernacolo; quando Salomone consacrò il Tempio; quando Dio scese sul Monte Sinai per mostrarsi agli Israeliti, e dar loro il Patto, quando Gesù  trasfigurò, ecc.

Egli disse che dei guardiani della casa (le mani) tremano, gli uomini forti (i piedi) si curvano, le macinatrici (i denti) si fermano perché cadono via, quelli che guardano dalle finestre (gli occhi) si oscurano. Inoltre Salomone scrisse dei desideri che falliscono, la musica che diventa lutto e il terrore e i fardelli che affliggono l’uomo.  Parlando in senso spirituale, si riferisce alle persone che precipitano nella fossa delle morte, è una realtà spirituale e si può riflettere sui corpi naturali che abbiamo in questo mondo. Il processo della morte si riduce alla capacità visiva degli occhi della comprensione, e si rende irrealizzabile la vera personalità all'interno dell’uomo, al fine di non mostrargli la Gloria di Dio; in questo percorso scivoloso che conduce alla morte, l’uomo perde la gioia e la pace. 

Questo percorso è una realtà spirituale, e si applica non solo a chi è ancora nella carne, ma anche coloro che hanno ceduto. Non bisogna mai farci passare per la testa che il cedimento del corpo carnale porterà alla perfezione, l’anima dell’uomo che ha ceduto alla carne, potrebbe anche restare di carne e sangue, se non viene trasformata dal processo di rigenerazione mediante lo Spirito Santo. Non importa da che parte sta, tutto deve avvenire al tavolo celeste del Padre durante la cena, affinché siamo illuminati con il ricordo e la conoscenza del vero Dio e Padre di tutti. Quelli che scelgono di non custodire la conoscenza di Dio dopo la rivelazione che viene dal Suo Spirito, moriranno eternamente. Finiranno in una fossa senza fondo, in una distruzione senza fine, fino a quando si sveglieranno e rientreranno in sé, e dichiareranno “Benedetto è colui che viene nel nome del Signore”.

Ma badiamo bene che Dio non manda l’uomo in quello stato di distruzione, sono l’ignoranza e l’arroganza a provocare la  sua caduta. Il messaggio della salvezza è aperto a tutti, bisogna ascoltare e ubbidire, affinché possiamo vedere i fiumi che scorrono, della bontà di Dio.  

Non importa quanto sembrassero santi davanti agli uomini, i profeti dell’Antico Testamento non poterono vedere la Gloria di Dio, senza aver ricevuto la rivelazione del Cristo. Tutti passarono attraverso la via scivolosa alla morte, anche se forse con una speranza. Dovettero imparare dal Figlio riguardo il vero Padre, e della loro identità originata in Cristo per entrare nel favore di Dio; per questo motivo furono risuscitati con Gesù e furono visti a Gerusalemme, a significare che mentre Gesù predicò nei suoi giorni ministeriali, essi beneficiarono di quel ministero. La lacerazione ovvero lo strappo del velo nel Tempio quando Gesù morì, servì a rivelare il volto del Padre, nascosto a tutta la creazione (MATTEO 27:50-53). Nessuno conosceva il Padre tranne il Figlio (MATTEO 11:27). Nessuno aveva mai visto il Padre tranne Gesù (GIOVANNI 6:46); nella caduta, ebbero tutti perso la conoscenza del Dio vivente.

 


 

 

Gesù si è rivelato a questo mondo, per far conoscere il Padre e donare il ricordo dell'amore e l’unità con il Padre, che l’uomo ha perso nella sua discesa nelle tenebre di questo mondo. Egli non venne per creare una religione, né per attirare lo sguardo del mondo sul Suo corpo carnale, ma per strappare il velo che offuscava la mente degli uomini, affinché conoscessero il Cristo dentro di sé e il Padre. Gli uomini che camminano fuori dalla sapienza di questa verità, cioè la loro parte in Cristo, sono sulla grande via che conduce alla distruzione.

 

Salomone, nella sua saggezza ammonisce tutti, dicendo che devono ricordare il Signore prima dei giorni malvagi. Analizzando la parola Ricordo- vuole dire [ una radice primitiva; per segnare bene ( essere riconosciuto), ciò per ricordare; dall’implicazione di menzionare; anche bruciare [l’incenso], premurosamente, (fare), menzionare (di), essere attento, registrare, ricordare, far di essere ricordato, portare (chiamare, venire, tenere, mettere) in memoria, ancora,pensare su, benessere].

Salomone non ebbe una visione profonda di queste cose che scrisse, ai suoi tempi. Ora possiamo vedere dagli occhi dello Spirito, e meravigliarci per la vera interpretazione che il Salomone vero (Cristo) sta dando adesso. Il più grande  Salomone è colui dotato di tutta la saggezza e  le ricchezze nella Gloria di Dio (Cristo), egli sta re-interpretando “Ecclesiaste 12” oggi. Quando dico re-interpretare intendo  dire, “fare  luce sull’argomento con lo Spirito di Dio”.

L’uomo oggi è costantemente afflitto da problemi, se non è la paura di questo, sarà di quello, se non quella malattia sarà quell'altra. La piccola gioia che aveva, diminuisce ogni secondo,  la corruzione della tomba, l’ignoranza e mortalità nutrono l’uomo, che non conosce nient’altro che dolore e tristezza. Dio ha mandato il Suo Cristo (il Suo Unto) per venire a liberarci dal pugno della morte, e portarci nel regno luminoso del  Suo caro Figlio.

Il Figlio è qui oggi e chiede di pentirci delle opere morbose, pentirci dei pensieri vani e ritornare al ricordo del “mio” Dio e il “tuo” Dio, e di “mio” Padre e “tuo” Padre.

 

Giovanni 20:17  Gesù le disse: "Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli, e di' loro: "Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro"".

Il Figlio dice di ricordare i giorni del passato, prima che esistesse il mondo, prima di indossare il corpo di carne, quei giorni in cui era unito col Padre,nell'amore. Ricordiamo dove siamo caduti. 

Apocalisse 2:4  Ma ho questo contro di te: che hai abbandonato il tuo primo amore. 5  Ricorda dunque da dove sei caduto, ravvediti, e compi le opere di prima; 

Cristo è in noi oggi per distruggere le opere malvagie, e condurre la via dell’uomo dalla morte alla vita; è tra noi per rovesciare la caduta in basso verso la tomba dove regna la distruzione e il tormento, alla corsa in alto verso il Padre, dove regnano la pace della vita e la gioia. Nella tomba non c’è altro che l’ignoranza del vero Dio, ci sono solo  le  immagini vane proiettate dalla mente ottenebrata degli uomini. Gli dei emergono nelle immaginazioni degli uomini, e l’intero mondo è ingannato da quelle immagini. L’intero mondo, vivendo nelle tenebre, cioè nell’ignoranza del vero Dio e Padre e Suo figlio Cristo, è come i morti nelle tombe.

In questo regno di demenza, dove l’uomo dimentica il Padre e la Sua origine nell’unigenito Figlio, non c’è il suono dell'allegria né di gratitudine al Creatore, tutto ciò è angoscia dell’anima. La tomba e l’inferno come accennati nella Bibbia sono uniti, e sono luoghi dove i vermi non muoiono. La tomba fisica che si vede in questo mondo è un’ombra della vera tomba spirituale, sprofondata alla vista dello Spirito; l’umanità (il mondo) dimora in questa tomba d’ignoranza, e il cattivo odore della corruzione è la malvagità che caratterizza il mondo. Se leggiamo i seguenti versi, osserviamo che le nazioni, ovvero gli empi sono quelli che non conoscono il vero Dio, e sono tagliati fuori dalla Sua presenza, in una condizione paragonabile alla morte.

Salmo 6:5 Poiché nella morte non c'è memoria di te; chi ti celebrerà nel soggiorno dei morti?

 
Salmo 9:17 Gli empi se ne andranno al soggiorno dei morti, sì, tutte le nazioni che dimenticano Dio.

Come Gesù chiamò Lazzaro, per farlo uscire fuori dalle tenebre della tomba, così Dio sta chiamando i Suoi figli fuori dalla tomba della demenza. Lui ci sta chiamando alla comunione dei santi nella luce; una comunione che ci porta a ricordare la nostra eredità da figli in Cristo, che è uno con il Padre. Tutto ciò che abbiamo perso nella tomba dell’ignoranza dell’umanità, sta per essere ristorato mentre ceniamo con il Padre. La voce del Signore sta chiamando tutti, e chiede di venire fuori dalla tomba dell’umanità, affinché siano coronati con la vita abbondante di Dio. Possiamo cantare solo mentre ci risvegliamo dalla tomba dell’umanità; rallegriamoci nella bontà del Padre e solo quando sentiamo la sua amorevole gentilezza, mentre ci troviamo in Cristo.

 

Salmo 88:11-12 La tua bontà sarà narrata nel sepolcro? O la tua fedeltà nel luogo della distruzione? 12 Le tue meraviglie saranno forse conosciute nelle tenebre, e la tua giustizia, nella terra dell'oblìo?

Mentre il mondo è impegnato nelle cose che gli appartengono, siamo ammoniti ad occuparci nella comunione dello Spirito che porta il ricordo del Padre affinché scompaia l'ombra delle tenebre. Questa è la raccomandazione del Signore:-

Luca 22:18-19 perché io vi dico che ormai non berrò più del frutto della vigna, finché sia venuto il regno di Dio". 22:19 Poi prese del pane, rese grazie e lo ruppe, e lo diede loro dicendo: "Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me".  

Continuamente, tutti quelli che sono chiamati alla Gloria, dovranno rimanere al tavolo del Padre mangiando il pane celeste con la gratitudine nei loro cuori. Il pane è il Suo corpo che fu spezzato, è dato a noi che condividiamo così la Grazia; fu dato a noi come Spirito Santo. Rimanendo in comunione con lo Spirito Santo, ricordiamo il Padre e il Suo regno, e ci fa rammentare delle ricchezze nella Gloria che perdemmo nella caduta di Adamo.

Giovanni 14:25-28 Vi ho detto queste cose, stando ancora con voi; 26 ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto. 27 Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti.  28 Avete udito che vi ho detto: "Io me ne vado, e torno da voi"; se voi mi amaste, vi rallegrereste che io vada al Padre, perché il Padre è maggiore di me.

 
Lo Spirito di Dio ci insegna delle cose profonde di Dio e ci fa comprendere l’amore del Padre, che supera ogni ragione. Lo Spirito insegna e ci ricorda delle risorse della Gloria, che sono custodite per coloro che si risvegliano dalla sonnolenza, e si  ritrovano nell’amore del Suo nome. Le ricchezze sono veramente disponibili per tutti/e, ma dobbiamo risvegliarci dalla tomba dell’umanità e cominciare a ricordare il Padre e il Suo amore per suo figlio/a (te).

Lo spirito di Dio che viene anche paragonato al pane della vita per tutti quelli che lo riceveranno, Gesù disse “Chiedilo e lo avrai, cercarlo e lo troverai”, perché nostro Padre non rifiuta nulla a coloro che lo cercano.

Luca 11:9-13 Io altresì vi dico: Chiedete con perseveranza, e vi sarà dato; cercate senza stancarvi, e troverete; bussate ripetutamente, e vi sarà aperto. 10 Perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova, e sarà aperto a chi bussa.
11 E chi è quel padre fra di voi che, se il figlio gli chiede un pane, gli dia una pietra? O se gli chiede un pesce, gli dia invece un serpente? 12 Oppure se gli chiede un uovo, gli dia uno scorpione? 13 Se voi, dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!"
  

 

Lasciamo che tutta la nostra essenza si concentri sul ricordo del Signore, meditando sul Suo amore. Appoggiamo la nostra speranza e le nostre aspirazioni su di Lui, e che tutto il nostro essere e le nostre attività siano in Lui, che è il Padre di tutti. Che tutte le nostre faccende diventino la faccenda del Padre, trasformiamo le nostre famiglie nella famiglia del Padre, i nostri regni nel Regno del Padre. E che i nostri pensieri siano avvolti nel Suo pensiero d’amore verso Suo/a figlio/a (Noi).

Questo è il momento di alzarsi per cercare Lui, e venire alla Gloria che molti hanno cercato.

Isaia 26:7-9 La via del giusto è diritta; tu rendi perfettamente piano il sentiero del giusto. 8 Sulla via dei tuoi giudizi, SIGNORE, noi ti abbiamo aspettato! Al tuo nome, al tuo ricordo anela l'anima. 9 Con l'anima mia ti desidero, durante la notte; con lo spirito che è dentro di me, ti cerco; poiché, quando i tuoi giudizi si compiono sulla terra, gli abitanti del mondo imparano la giustizia.

        

Mentre una generazione scende continuamente giù verso la tomba dell’ignoranza, il Signore ci sta richiamando nel Suo Grembo. Lo Spirito di Dio ci illumina e ci riaccompagna al Padre, cosicché siamo di nuovo coscienti dell’unione con le corde d'argento della salvezza. Diciamo quindi, senza dubbio, che siamo uniti col Padre e Figlio, e con Lui tutto è possibile. I nostri contenitori saranno riempiti dell’acqua vivente della vita che a nostra volta, versiamo sulle nazioni per soddisfare la loro sete. Mentre ci ricorderemo della nostra eredità, non saremo mai più svuotati o colpiti alla fonte da dove affluiscono le acque viventi. (Ecclesiaste 12:6-7).

 

Se leggiamo questo messaggio, è come visionare i raggi dalle stelle e il sole; sono come gocce (doccia) che scendono dalle nuvole (Ecclesiaste 12:2). Se conoscevi Dio e poi, ad un certo punto ti sei tirato indietro, ora, stai vedendo la luce e la pioggia che portano il ricordo del Padre. Sei nella fede? Stai vedendo la luce e la pioggia che dice, “Cerca il Signore con tutto il cuore, mentre si può trovare”, “Cerca chi ha nelle mani, le fonti delle acque viventi”. Il motivo per cui Gesù scese sulla terra, è riportare il ricordo del Padre, affinché sapessimo che in verità siamo uno in Cristo, che è uno con il Padre.  

Dio vi protegga

 Trevor Eghagha.

 

 
  "Sorgi, risplendi, poiché la tua luce è giunta, e la gloria del SIGNORE è spuntata sopra di te!!!  Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo.!!   Poiché la creazione aspetta con impazienza la manifestazione dei figli di Dio; !!    perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore. !!!