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PARTORENDO IL CRISTO

    

 

Galati 4:19  Figli miei, per i quali sono di nuovo in doglie, finché Cristo sia formato in voi.


 

 

Nella lettera ai fratelli in Galazia, Paolo espresse il profondo desiderio che aveva nel cuore,  quello di vedere il Cristo formato nei Suoi figli, nella Fede. Il suo travaglio da servo fece sì che l’Altissimo lo chiamasse, allo scopo di far diventare i suoi figli ad immagine e somiglianza di Dio.

 

Non aveva dei sogni grandi ed ambiziosi, come quelli che hanno gli uomini schiavi della vanità, non aveva speranza d'incontrare Gesù secondo la carne in Cielo, né di avere Chiese con migliaia di membri, né di ricostruire lo stato d’Israele dell’epoca, ma voleva  creare in se stesso e nei suoi figli nella fede, il Cristo che è l’immagine del Dio invisibile.

 

Ascoltate il battito del cuore dell’Apostolo in una lettera ai Filippesi [Capitolo 3]. Al fine di guadagnare Cristo; di ritrovarsi in Lui; tutto allo scopo di conoscere Cristo e il potere della Sua risurrezione; di trovare la giustizia mediante la fede in Gesù Cristo.

 

Scopriremo che questa è l’unica cosa che serve per la nostra felicità e sostentamento, per tutta l’eternità, poiché guadagnare, ovvero riprodurre Cristo, ci porta nel seno del Padre. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di Cristo, e il Padre è più grande di tutti. Io sono la via, la verità e la luce, nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Il vero Io è  la nostra  vera essenza nell’immagine di Dio dal principio, che gli uomini hanno perso nelle tenebre di questo mondo. Scoprire il vero Io è il punto focale del Vangelo, è come ritrovare la pecora che si è perduta, o un tesoro nascosto sottoterra (carne).

 

Cancelliamo dalla nostra mente l’immagine di un Cristo ebraico, fatto di carne e sangue, nato più di duemila anni fa, perché se conosciamo Gesù Cristo secondo la carne, non vedremo mai la terra in cui scorrono latte e miele. Gesù Cristo è prima di tutto, prima che il mondo fu creato costituiva un'unità singola col Padre; prima che esistessero i maschi e le femmine che vivono secondo la carne, Egli esiste; prima di Abramo, il patriarca degli Ebrei della terra, Egli esiste; prima della legge dell’albero del bene e del male e i comandamenti di Mosè, esiste; prima delle magliaia di religioni ( il Cristianesimo incluso), delle nazioni, delle lingue e i vari concetti tradizionali degli uomini, Egli semplicemente esiste. Dobbiamo discernere il vero Cristo che è sempre presente in noi, anche se il mondo non lo vede, noi viviamo in Lui e lo vediamo sempre, poiché siamo una cosa sola con Lui.

 

Giovanni 14:18-20  Non vi lascerò orfani; tornerò da voi. 19  Ancora un po', e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 20  In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me e io in voi.

 

Gesù non è tra noi per predicare della  Sua carne, ma per predicare Gesù Cristo secondo lo Spirito ed educarci al fatto che siamo uno in Lui, l’amato del Padre. Inconsapevolmente, tanti uomini in questo momento stanno cercando la carne di Gesù nella tomba, proprio come i discepoli ed i Suoi amici la cercavano tanti anni fa. Invece di scoprire la carne di Gesù, incontrarono due angeli che dissero <<Gesù non è qui, Egli è risuscitato>> [Luca 24:6].  Dobbiamo vederlo come è adesso nella Sua  vera forma, e  non più secondo la carne, e dobbiamo riconoscere che è presente dentro di noi. Dobbiamo comprendere questo mistero e crescere nel nome di Gesù Cristo,  la sua presenza deve crescere e non diminuire, fino a quando ci presenterà al Padre, che è presente in ogni cosa ed è ogni cosa.

 

1Corinzi 15:28  Quando ogni cosa gli sarà stata sottoposta, allora anche il Figlio stesso sarà sottoposto a colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti.        

 

La vera luce sta brillando ora nelle menti ottenebrate dal principe di questo mondo, per farci scoprire e produrre un personaggio completo dentro di noi. Riscoprite il vero Io creato ad immagine del Dio vivente, che porta alla riconciliazione totale al nostro vero Padre, fin dal principio. In quest’unione con il Padre, scompariranno il senso d’indegnità, allentamento e abbandono da nostro Padre, la vera sorgente della vita. Non ci sarà più il senso di nudità che abbiamo ereditato da Adamo, poiché saremo nuovamente coperti dalla Gloria di Dio. 

 

Quel giorno scopriremmo il luogo che Gesù ha preparato per noi, un luogo spirituale e glorioso dove si trova il riposo totale per l’anima, a cui  nessun problema terreno possa accedere. Il mondo oggi è in travaglio, perché vive fuori della consapevolezza del Figlio di Dio, ed finché vivrà così, sarà estraniato dalla presenza di Dio dove regnano la pace,  la felicità e tutto ciò che cerchiamo. L’eredità del Figlio è la Gloria del Padre, col Lui è un'unica cosa, ed in questa unione tutto diventa possibile, come  i nostri sogni  che diventano, quando riproduciamo ovvero scopriamo noi stessi come siamo conosciuti dal Padre.      

 

In termini spirituali, dobbiamo far nascere Cristo in noi, Gesù paragonò la nascita di Cristo in noi ad una donna che passa dalla fase di doglie alla gioia, poiché nasce un bambino,  e in quel momento la sofferenza e l’angoscia passeranno, e non si ricorderanno più. Usò questo esempio per spiegare una nascita spirituale nel Regno celestiale di Dio, una nascita dell’unigenito Figlio dentro di noi. [QUESTO E’ IL PUNTO FOCALE DEL VANGELO]

 

Giovanni 16:20-21  In verità, in verità vi dico che voi piangerete e farete cordoglio, e il mondo si rallegrerà. Sarete rattristati, ma la vostra tristezza sarà cambiata in gioia. 21  La donna, quando partorisce, prova dolore, perché è venuta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'angoscia per la gioia che sia venuta al mondo una creatura umana. 

 

Oggi esistono due categorie di persone che soffrono e gemono, sono definite in Romani capitolo 8.

 

Romani 8:19-23  Poiché la creazione aspetta con impazienza la manifestazione dei figli di Dio; 20  perché la creazione è stata sottoposta alla vanità, non di sua propria volontà, ma a motivo di colui che ve l'ha sottoposta, 21  nella speranza che anche la creazione stessa sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella gloriosa libertà dei figli di Dio. 22  Sappiamo infatti che fino a ora tutta la creazione geme ed è in travaglio; 23  non solo essa, ma anche noi, che abbiamo le primizie dello Spirito, gemiamo dentro di noi, aspettando l'adozione, la redenzione del nostro corpo.

 

La prima categoria è composta dagli abitanti del mondo, le creature generalmente prive della consapevolezza della Gloria di Dio; questi sono caratterizzati dai frutti malvagi della morte, paura, incredulità, fatica per la sopravvivenza ecc. Inconsapevolmente, li attende la manifestazione della Gloria di Dio, che li libererà dalla natura soggetta alla schiavitù ed alla corruzione. La Gloria di Dio è non oltre il Cristo; Egli è la Gloria di Dio, in cui resta tutta la pienezza [Colosessi 1:19]. Cristo è l’unica soluzione e risposta ai numerosi problemi e domande, che troviamo in questa età malvagia. La sofferenza e il travaglio dell’uomo passeranno solo quando ritroveremo il mistero di Cristo, poiché in Lui siamo completi.

 

La seconda categoria, invece è costituita dagli eletti che hanno avuto una chiara rivelazione della Gloria del Cristo e la cercano con tutto  il cuore, giorno e notte. Questi sono quelle persone “incinte” della Parola incorruttibile di Dio, ovvero le primizie dello Spirito e gemono, come una donna in attesa di partorire. Se insistono fino alla fine, partorirano una creatura nuova secondo l’immagine celeste del figlio di Dio; un uomo destinato a regnare sul trono del Padre al di sopra ogni principato e potere malvagio.

 

Gli abitanti del mondo oggi sono in sofferenza ed angoscia, e non trovano mai il riposo che cercano, finché non “partoriscono” Cristo. La carne e il sangue non possono ereditare il Regno di Dio, soltanto quelli nati dallo Spirito e della Parola incorruttibile possono entrare nel Regno di Dio, dove si trova il vero Padre degli Spiriti. Questa frase non è stata compresa da tanti fratelli fino ad oggi, non riescono a comprendere una rinascita totale dell'uomo della terra, preferiscono credere nelle dottrine umane che parlano di una cosa futura nel cielo nel momento della morte o quando Gesù apparirà nel Cielo, ma sbagliano.

 

Quelli che non riescono a comprendere questo mistero, e continuano a cercare segni esterni con le osservazioni naturali degli occhi, avranno soltanto il segno di Giona che annegò in mare e fu imprigionato dietro sbarre di ferro [Matteo 16:4]. Profeticamente, l’annegamento di Giona si riferisce ad un peggioramento dello stato del trasgressore, in cui si allontana sempre  di più dalla Gloria di Dio. L'allontanamento dalla Gloria di Dio indica la perdita della nostra eredità nella luce immortale, per la mortalità  e corruzione (polvere alla polvere). Se l'uomo riesce a comprendere e ricevere il mistero del Cristo, sarà salvato ed avrà la vita eterna, ma se non riceve il Figlio, restando sordo ed insensibile alla verità, perirà nella trasgressione di Adamo. Per questo motivo, se uno ascolta la parola della verità in adesso, deve riceverla gratuitamente, proteggendosi dall’incredulità e indurimento del cuore, affinché Cristo nasca dentro di sé.

 

Dio ha tanto amato il mondo,  ha donato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque credesse in Lui non perisse nella trasgressione di Adamo, ma avrà la vita eterna [Giovanni 3:16]. Questo significa  che il Padre ci ha illuminato con la vera luce, affinché possiamo vivere una vita nuova in Cristo. In altre parole, nello stato carnale (polvere), nella mente, eravamo tagliati fuori dalla vita eterna che si trova nel Figlio, ma illuminandoci con la verità, dandoci il Suo spirito in abbondanza, il Padre ci ha dato la possibilità di riprodurre Cristo in noi. Riprodurre Cristo in noi è la via alla vita eterna, poiché Egli è la vera vita dal principio, nel seno del Padre.

 

Nessuno può capire questo mistero se non è dato dall’Alto, per questo motivo è inutile entrare in argomenti contenziosi con  i non credenti; un uomo spirituale non deve lottare con la mente fatta di carne e sangue. Basta avere fede, che nei loro tempi li carpirà la speranza della nostra fede.  Ciò che speriamo, cioè di realizzare Cristo in noi, è una speranza che può essere concretizzata con gli istinti spirituali non con i sensi naturali, infatti, un uomo naturale non può capire il mistero. Una persona deve per forza ricevere dal Padre per avere questa speranza, ciò che riceviamo dal Padre resta per sempre. Leggere libri dopo libri e ascoltare dei messaggi dopo messaggi o associarsi a delle sette religiose, non serve a svelare il mistero di Cristo. La teologia umana non può conoscere Cristo, è paragonabile alla sapienza dei Farisei che ebbero una conoscenza profonda delle lettere, ma non avevano lo Spirito per interpretarla. Le lettere della Bibbia non possono dare la vita eterna, solo la conoscenza del Figlio,  il Cristo, può dare  la vita.

        

Giovanni 5:39  Voi investigate le Scritture, perché pensate d'aver per mezzo di esse vita eterna, ed esse son quelle che rendono testimonianza di me;  Joh 5:40  eppure non volete venire a me per aver la vita!

 

Riscoprirci nel Cristo vuol dire anche unirci in uno con il Padre, affinché tutto ciò che chiediamo, Egli ce lo dà, rivelando una fede perfetta ed illimitata che apre le porte al mondo miracoloso di Dio, dove tutto è possibile. Scopriremo come il figliol prodigo, che tutto ciò che appartiene al Padre è anche nostro, perchè Egli non trattiene la Sua gloria da Suo[i] figlio[i]. Questo era il segreto del potere di Gesù, essendo Figlio di Dio, che è Spirito, non di una paternità né maternità di carne e sangue, viveva nella realtà del Regno di Dio. Solo in questo stato spirituale in cui Gesù visse, possiamo mantenerci puri ed incorruttibili e senza colpa, davanti al Padre. Ciò che contamina la coscienza dell'uomo davanti al Padre, e lo allontana dalla Sua presenza è la sua identificazione con il mondo materiale.

 

Giovanni 16:23-24  In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome, egli ve la darà. 24  Fino ad ora non avete chiesto nulla nel mio nome; chiedete e riceverete, affinché la vostra gioia sia completa.

 

Avendo questa rivelazione, Gesù confessò sempre di non appartenere a questo mondo materiale di apparenze, ma ad un mondo spirituale e vero, che non può essere percepito dall’uomo privo di intelligenza, donato dallo Spirito di Dio. Pensateci, un uomo senza l’ispirazione dello Spirito è paragonabile alle bestie della terra, che appaiono per un momento, poi scompaiono per sempre.   

 

Essendo fatti di carne e sangue, vivendo una vita maledetta in Adamo che rappresenta una vita lontana dal Padre, senza potere né sostanza vera, per riscoprire il Padre e tutte le benedizioni che abbiamo perso, ciò che serve è una rinascita del Figlio di Dio dentro di noi, dobbiamo riprodurre il Cristo dentro noi stessi, in altre parola dobbiamo “partorire” il Cristo -- la promessa.

 

 

ESSAMINANDO FASI DI SVILLUPPO DI UN FETTO

 

Conosciamo le varie fasi di sviluppo di un feto dentro l’utero di una donna incinta. Innanzitutto, lo sperma penetra nell'utero, dove si unisce in uno con un uovo. Inizialmente si forma un palloncino di sangue, che  si evolve fino a divenire un essere umano completo. Questa è già una delle meraviglie di questo mondo, poiché nessun uomo ha la conoscenza totale delle fasi di sviluppo di un feto.

 

Ecclesiate 11:5  Come tu non conosci la via del vento, né come si formino le ossa in seno alla donna incinta, così non conosci l'opera di Dio, che fa tutto.

 

Non tutti  gli uteri penetrati dallo sperma vanno in porto, comunque, anche non tutti  i feti arrivano alla fine delle fasi di sviluppo, quando nasce un bambino. Sono in tanti quelli che non riescono a concepire già dall’inizio, ci sono altri che abortiscono durante la loro gravidanza, ci sono altri che arrivano alla fine, ma partoriscono bambini con complicazioni nelle fasi di sviluppo.

 

Tutti questi esempi relativi alle cose della terra hanno il loro significato spirituale nel Regno di Dio, e Paolo ebbe conoscenza di questo mistero. Tutto ciò che vediamo in questo mondo, sono come delle parabole delle cose eterne del Regno di Dio. Se possiamo in silenzio e meditazione ascoltare la piccola e dolcissima voce dello Spirito dentro di noi, ci insegna i misteri che si celano in queste parabole. Più ascoltiamo quella voce, più troviamo quel luogo interno illuminato con la luce di Dio, invece se un uomo non l'ascolta e continua a percepire le cose secondo i sensi naturali, si ritroverà  nelle tenebre esteriori, che definiscono il mondo.

 

Il mondo rappresenta quelli che vedono ed ascoltano tutte le cose espresse  in parabole, sono come dei sordi e ciechi che non possono percepire le cose vere ed eterne che riguardano il Regno di Dio. Noi siamo chiamati a partecipare alla sorte dei Santi, nella luce entriamo solo quando apriamo gli occhi e le orecchie per vedere le cose secondo lo Spirito, avendo l'uomo naturale lo sguardo posto sulle cose visibili, poiché le cose che vediamo in questo mondo materiale passeranno, ma le cose invisibili durano eternamente. 

 

2Corinzi 4:18  mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.  

 

Avendo inseminato la Parola incorruttibile nei cuori dei credenti in Galatia, Paolo aspettò i frutti nei loro grembi, da raccogliere nel Regno di Dio. Abbiamo vissuto una vita carnale e della terra in Adamo, ma  è giunta l'ora di vivere una vita spirituale e celeste in Cristo. E' giunta l'ora di riprodurre il Cristo, che è il Signore del Cielo che siede sul trono di Dio [1 Corinzi 15:44-50]. Questa è una realtà presente, non di domani, quando una persona muore o quando si verifica  un segno esterno che aspettano tanti, il Padre aspetta con pazienza questo frutto speciale [Giacomo 5:7].

 

Tanti desiderano questo onore d’essere tra i predestinati che appariranno nella Gloria con Cristo, tanti desiderano saggiare il potere del Regno di Dio, tanti desiderano  saggiare la pace e la gioia inesprimibile della Nuova Gerusalemme, ma fino ad ora, sono in pochi quelli che li trovano. Come è scritto, tanti sono chiamati nel Regno di Dio, ma sono in pochi quelli che trovano il Padre, poiché non riescono a riprodurre il Cristo dentro di sé. Il Padre è conosciuto solo dal Figlio e il Figlio è conosciuto dal Padre, e ciò vuol dire che per trovare la Gloria del Padre, dobbiamo conformarci  al Figlio, che è irreprensibile davanti al Padre. Il figlio è la porta e la via che conduce al Padre, non esiste altra via, a conferma che dobbiamo riprodurre il Cristo in noi.

Tanti fratelli non riescono a riprodurre Cristo per vari motivi, pochissimi comunque vanno sino alla fine, dando vita ad una nuova creatura celeste. Esaminiamo insieme i vari casi:

1)   Alcuni non riescono a riprodurre Cristo, a causa della mancanza della sapienza e delle loro credenze basate su ciò che la religione tradizionale dell’uomo ha insegnato loro. Queste persone hanno nel loro grembo la Parola pura, ma non possono concepirLa (Cristo) a causa dell'incredulità. Restano spiritualmente sterili, senza la fruttuosità, vanno avanti continuamente in cicli, avendo un’apparente pietà esteriore, ma non giungono mai alla conoscenza della verità e alla potenza del Regno di Dio. Inoltre, non riescono a comprendere la semplice fase che dice “Cristo in noi la speranza della Gloria”, invece continuano ad aspettare una gloria proveniente dal cielo fisico, e continuano a ricevere le bugie degli uomini che parlano di moralità ed associazione sulla terra. Ciò che serve è comprendere che “IO SONO (TU SEI) CRISTO IL FIGLIO DI DIO VIVENTE”, dopo la comprensione di questo mistero sacra, dobbiamo crescere nella rivelazione, poiché è la fondazione su cui la Chiesa gloriosa e vittoriosa è fondato [Matteo 16:16-20].

2)   Un'altra categoria di persone è composta da quelli che comprendono questo mistero, ma lo perdono per l'inganno delle ricchezze, l'avidità, altri per paura di essere perseguitati, ed altri ancora, che non dimostrano la pazienza e l’autocontrollo. Questo è paragonabile a quelli che hanno la Parola inseminata nel proprio grembo, concepiscono il Cristo con la Fede, ma  poi abortiscono. Una   donna incinta come sappiamo, deve per forza ridurre le sue attività fisiche, per il benessere del figlio che porta in grembo, deve passare circa nove mesi in uno stato di attenzione e tranquillità, altrimenti c'è la possibilità di perdere la gravidanza o di impedire lo sviluppo del feto. Lei deve cercare di mangiare cibi proteici, evitare   troppo divertimento ed aspettare con           pazienza il momento del parto. Ma tanti ascoltano e ricevono la Parola con gioia, ma la perdono, perché non riescono ad arrivare alla fine.

3)   La terza categoria si compone di quelli che hanno la Parola in grembo, La concepiscono, e portano a termine la gravidanza. Questi sono quelli che passano dal gemito e angoscia alla gioia e alla pace inesprimibile, passano dalla schiavitù e dalla corruzione, alla libertà dei figli di Dio, pieni di maestà e Gloria. In essi, il mondo vedrà la Gloria di Dio, manifestarsi nella carne, e passerà il detto <<Sorgi, risplendi, poiché la tua luce è giunta, e la gloria del SIGNORE è spuntata sopra di te! Infatti, ecco, le tenebre coprono la terra e una fitta oscurità avvolge i popoli; ma su di te sorge il SIGNORE e la sua gloria appare su di te. Le nazioni cammineranno alla tua luce, i re allo splendore della tua aurora [Isaia 60:1-3].>>. Questa è la cosa principale che il mondo aspetta con impazienza, poiché la sua liberazione dalla prigione della morte resta sulla manifestazione dei figli di Dio. Noi, che riceviamo le primizie dello Spirito ovvero la Parola incorruttibile, che il Padre ci ha donato, dobbiamo aspettare con pazienza il frutto del grembo. E ciò vuol dire che dobbiamo attraversare un periodo di vigilanza spirituale, nutrendo il frutto del grembo con la Parola ricca di verità, proveniente dal Padre; non dobbiamo lasciarci coinvolgere dalle attività del mondo, ma dobbiamo fissare lo sguardo sulle cose che appartengono al Regno invisibile di Dio. Se manteniamo la Parola dentro di noi, non lasciandoci portar via dai vari venti della dottrina umana, e le evidenze negative che osserviamo per tutti, erediteremo la Gloria di Cristo. Amen.                   

 

Per concludere, la carne e il sangue non possono ereditare il Regno di Dio, e ciò significa che essendo corrotto a causa della concupiscenza, non importa quanto tenti, un uomo che vive secondo gli istinti carnali e naturali, non può avvicinare Dio. Deve esserci necessariamente una rinascita dentro di noi, che riproduce la Parola divina e incorruttibile, cioè Cristo. Questa è la sola via e porta del Regno di Dio, dove  ci riuniamo col Padre. Come ho spiegato prima, col Padre tutti è possibile, con Lui troviamo la pace,  la sicurezza e tutto ciò che  ci serve per la nostra felicità. Nella Sua presenza è la pienezza della gioia, riproducendo in noi un giardino di Eden (piacere) ben annaffiato, dove si ascoltano canti di gioia ed esultanza.

 

Se comprendiamo questo mistero, che ci porta al seno del Padre, meditiamo sui seguenti versi della lettera di Pietro.   

 

 

LA FASE DI INSEMINAZIONE E CONCEPIMENTO DELLA PAROLA INCORUTTIBILE.

 

 

2Pietro 1:3-4  La sua potenza divina ci ha donato tutto ciò che riguarda la vita e la pietà mediante la conoscenza di colui che ci ha chiamati con la propria gloria e virtù. 4 Attraverso queste ci sono state elargite le sue preziose e grandissime promesse perché per mezzo di esse voi diventaste partecipi della natura divina dopo essere sfuggiti alla corruzione che è nel mondo a causa della concupiscenza.

 

Abbiamo ricevuto la possibilità di partecipare alla natura divina attraverso la inseminazione della Parola, che ci ha donato la sapienza di Cristo in noi. Cristo in noi è la nostra vera forma nella somiglianza del Dio vivente, che vive eternamente. Oltre a questa conoscenza, abbiamo anche delle promesse gloriose di un Regno divino ed eterno. La conoscenza della nostra vera forma nella somiglianza del Dio vivente e dell’eredità del Regno di Dio, è ciò che ci libera dalla schiavitù della corruzione e dalla concupiscenza. Come disse Gesù: <<Conoscerete la verità e vi farà liberi>>.   

 

                      

 

LA FASE DELLA GRAVIDANZA E  DELLA CRESCITA DEL FRUTTO NEL GREMBO.

 

2Pietro 1:5-9  Voi, per questa stessa ragione, mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla vostra fede la virtù; alla virtù la conoscenza; 6  alla conoscenza l'autocontrollo; all'autocontrollo la pazienza; alla pazienza la pietà; 7  alla pietà l'affetto fraterno; e all'affetto fraterno l'amore. 8  Perché se queste cose si trovano e abbondano in voi, non vi renderanno né pigri, né sterili nella conoscenza del nostro Signore Gesù Cristo. 9 Ma colui che non ha queste cose, è cieco oppure miope, avendo dimenticato di essere stato purificato dei suoi vecchi peccati.

 

Avendo concepito il Cristo con la Fede nel nostro grembo, dobbiamo lottare per portare a termine la gravidanza, altrimenti la perdiamo. Per avvertire la sterilità dobbiamo essere spiritualmente attenti, sempre crescendo nella conoscenza di Cristo in noi, mettendo sotto il Suo controllo ogni facoltà dentro di noi, come la mente, i desideri, la volontà ecc. Dobbiamo anche crescere, conoscendo gli uomini secondo lo Spirito, non più secondo la carne come facevamo prima. Se una persona non riesce a riconoscere se stessa tra gli uomini, è ancora cieca, perché nasciamo tutti dal Padre e siamo tutti della stessa sostanza, anche se in tanti non se ne accorgono ancora oggi. Crescere nella fratellanza e nell'amore ci porta fino alla cima di Sion, dove si trova il Dio vivente e  in cui i fratelli vivono nell'unità. Dobbiamo anche continuamente crescere nella sapienza della nostra vera forma sin dal principio con il Padre, altrimenti rischiamo di perdere tutto e di tornare alla schiavitù da cui siamo stati liberati, e di conseguenza, e  otteniamo l'allontanamento dalla nostra eredità dei Santi.

 

LA FASE DELLA NASCITA.

 

2Pietro 1:10-11 Perciò, fratelli, impegnatevi sempre di più a render sicura la vostra vocazione ed elezione; perché, così facendo, non inciamperete mai. 11 In questo modo infatti vi sarà ampiamente concesso l'ingresso nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo.

 

Quelli che con pazienza s'impegnano giorni e notte, a custodire il frutto del loro grembo, arriveranno a partorire il Cristo, ed essendo la porta e la via dell’ingresso nel Regno, vi si troveranno a regnare per l'eternità. Alleluia!! In quel giorno scompariranno la morte, la paura ed ogni senso di indegnità, scopriremo che, come Egli è, cosi siamo, perfetti e santi davanti al trono di Dio. Scopriremo che eravamo accecati dal principe di questo mondo, che ci ha ottenebrato, affinché non riconoscessimo la verità della nostra esistenza. Tutto ciò che prima  udivamo, erano soltanto delle bugie provenienti dal brigante e dal ladro che ci hanno rubato la sapienza,  portandoci alla distruzione e rovina.

 

La speranza che noi abbiamo non può essere compresa da coloro che non l'hanno ricevuta dall'Alto, non preoccupatevi quando alcuni fratelli ed amici non vi comprendono, comprenderanno, quando vedranno la manifestazione della Gloria di Dio dentro di voi. Ad esempio, nessuno può sapere che una donna nei primi mesi di gravidanza è incinta, nemmeno capire come e quando ha concepito, rimane un mistero. Così è nel nostro caso, nessuno può capire esteriormente l’opera misteriosa dello Spirito dentro di noi, per questo esiste il detto: <<il giorno viene come un Ladro nella notte, in cui gli uomini senza sapienza non si accorgono>>. 

 

Teniamo queste parole preziose nel nostro cuore e con pazienza, corriamo verso il nostro premio, cioè Cristo, l’immagine del Dio vivente.         

 

 

Amen

Trevor Eghagha

 

 

 
 
"Sorgi, risplendi, poiché la tua luce è giunta, e la gloria del SIGNORE è spuntata sopra di te!!!  Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo.!!   Poiché la creazione aspetta con impazienza la manifestazione dei figli di Dio; !!    perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore. !!!

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