[.:SITO INGLESE:.|.:NUOVO SITO:.  
 
[.:Menù:.]

APOCALISSE DEL CRISTO


Inscriversi per Newsletters
   
Nome
Email
 
 

 

FUGGIRE SULLE ALTE MONTAGNE

(Un messaggio profetica celato nella storia di Lot e nella distruzione di Sodoma e Gomorra)

Genesi 19:17 Come essi li conducevano fuori uno di loro disse: «Fuggi per salvare la tua vita! Non guardare indietro e non ti fermare in alcun luogo della pianura; salvati al monte che tu non abbia a perire!»
 

IL SUONO DELLA MUSICA (testo musicale)

 

Le Colline vivono con il  suono della musica
Con le canzoni che hanno cantato per migliaia di anni
Le Colline mi riempiono il cuore con il suono della musica
Il mio cuore vuole cantare ogni canzone che lui sente.

Vado sulle Colline quando il mio cuore si senti solo
So che ascolterò ciò che ho ascoltato prima
Il mio cuore sarà benedetto con il suono della musica
Ed io canterò di nuovo
Dal musical di Rodgers e Hammerstein Il Suono della Musica, 1959.

Per introdurre l'argomento di questo messaggio, farò riferimento alle parole di una canzone, intitolata “Il Suono della Musica (Insieme Appassionatamente -Italiano )”, dell'omonimo e celebre musical vincitore del Grammy Award. E' probabile che molte persone conoscano quest'opera, in effetti, io personalmente, l'ho vista diverse volte. Prendetevi del tempo, per leggere le parole in questione e meditarvi, ed allora comprenderete che è il vero Spirito di Dio che agisce nell'uomo ad ispirarle. Quando leggete delle cose del genere, allora capite che è lo Spirito di Dio nell'uomo, che si esprime tramite delle parole, che la mente offuscata dell'uomo non può comprendere in alcun modo, in quanto è in grado di vedere solo la luce materiale. Quando l'uomo si sveglierà sotto il profilo puramente spirituale, diverrà consapevole del fatto che è sempre Dio a parlare, ma gli uomini difficilmente ascoltano la voce dello Spirito, perché si lasciano distrarre dal fardello delle preoccupazioni della vita nell'oscuro regno esteriore, che costituisce questo mondo carnale. In realtà, l'unica attività spirituale che esiste è il Signore. Tutto ciò che vediamo nel regno della carne (mondo) è il frutto delle opere dei morti, che in un attimo, risultano inutili.
Solo se l'uomo voltasse le spalle al mondo, restando fermo ad ascoltare, allora scoprirebbe che c'è un mondo nascosto in Dio, una porta aperta, per così dire, al di fuori del reame del dolore e dell'eterna tribolazione, che conduce all'eterno regno della vera e ricca vita, caratterizata da canti di gioia. Questo è quanto lo Spirito intendeva dimostrare quando Mosè ebbe girato, per osservare il cespuglio che bruciava. In tal modo, scoprì un nuovo mondo o dimensione dello Spirito (IO SONO), e non tornò mai più ad essere lo stesso uomo di prima.
La canzone “Il Suono della Musica ” testimonia i simbolici mille anni, definiti poi affettuosamente, Millennio o il Giorno del Signore, in rappresentanza della sacra consapevolezza o della coscienza di Cristo, a cui aspirano quelli che ascendono sulle ali della verità. Nel simbolico regno del Millennio, l'uomo si desta dal profondo sonno mortale, entrando così in un eterno e sempre nuovo regno dello Spirito e nella conoscenza dell'amore e unine con l'unico nome che esiste. In tale contesto, ogni altra cosa che trae origine dalla mente umana, cessa di esistere; l'immaginario ed ingannatore accusatore è imprigionato nella fossa senza fondo dalla Parola della verità e pertanto, cessa di esistere; di conseguenza, ogni forma di dualità viene abolita, così che Cristo, la vera e la sola vita, regni [Rivelazioni 20:1-6].

A questo punto, qualcuno potrebbe chiedersi cosa sia questa dualità. La risposta  è semplicemente che consiste in una falsa sensazione di una vita lontana da Dio, quando si crede erroneamente di essere un'identità indipendente dalla vita di Dio. Questa falsa credenza corrisponde alla creazione del mondo sottostante, e la ragione per la quale ciò che doveva essere un riflesso del Giardino di Dio, produce spine e cardi (tribolazione), al posto dei magnifici frutti dell'amore, della gioia e della pace. Nel momento in cui l'uomo tornerà nella piena consapevolezza del nome del Signore, allora saprà che ogni cosa agisce continuamente per il suo bene, e nulla potrà mai separarlo dal favore e dall'amore di Dio [Romani 8:28, Romani 8:38-39].


La canzone “Il Suono della Musica” testimonia la vita ricca ed abbondante sulla cima del Monte Sion, altrimenti conosciuta come la Collina eterna [Genesi 49:26]. Si tratta della dimora dell'eterno Spirito di Dio, per coloro i quali si sono svegliati nella piena consapevolezza della propria unione matrimoniale con esso, che formano al contempo uno Spirito con il Signore [Corinzi 6:17], anche se la velata ed adultera mente carnale dell'uomo mortale potrà dire il contrario. Risvegliarsi in questa sacra unione equivale alla luce; è la muova creazione in cui la vera libertà, la gioia, le delizie, le ricchezze ed i piaceri non hanno confini, per la terra e tutto ciò che è in essa, visibile ed invisibile, che si trovi nello spazio esteriore, nei fondali dei mari e terrestri, nei deserti o nelle vaste foreste: tutto questo appartiene al Signore ed è amministrato in Suo nome.


La velata comprensione della mente umana vede Dio come un arrabbiato creatore religioso, che dev'essere soddisfatto con dei sacrifici; un'entità che scova le imperfezioni umane, che di conseguenza punisce; un Dio che non sa affatto come festeggiare e gioire. Tali percezioni negative svaniscono per quelli che si risvegliano nell'elevato luogo in cui dimora la Sua presenza, e scoprono che Egli è l'autore della vera vita e gioia. Dio è felicità, purezza, innocenza e AMORE; un abbondante e libero Spirito esente da ogni male, donandoSi totalmente a tutti gli uomini.


Isaia 35:10 I riscattati dall'Eterno torneranno, verranno a Sion con grida di gioia e un'allegrezza eterna coronerà il loro capo; otterranno gioia e letizia, e il dolore e il gemito fuggiranno.

Se ogni uomo cercasse il luogo della vita e delle vere melodie interiori, vedrebbe che è collocato sulla Collina eterna, dove regnano eterne le benedizioni di Dio. Occorre soltanto un attimo in questo sacro luogo della vita per ricevere la vera guarigione nei nostri cuori. Non contano il senso di solitudine o di abbandono, le sofferenze fisiche ed emotive che l'uomo ha patito in quest'oscuro mondo presente; gli eterni torrenti che conducono al fiume della vita, proveniente dal cuore di Dio, in cima alla Collina eterna sono sufficienti a portare la desiderata guarigione. L'uomo ha semplicemente bisogno di riscoprire l'eterno Giorno del Signore, simbolicamente conosciuto come Millennio; soltanto allora potrà di nuovo cantare con gioia, proprio come durante i giorni dell'infanzia, quando le preoccupazioni gli erano totalmente sconosciute.

MIGRAZIONE DALLE TENDE DI KEDAR


Dopo una terribile quanto inevitabile e turbolenta esperienza in questo mondo, giunge il momento di cominciare a porci delle domande, in merito  al trovare la vera pace ed uno scopo. Come il salmista scrisse nella prima canzone dei gradi (ovvero dell'ascensione, elevazione, viaggio fino all'elevato luogo sacro) Salmi 120:1-7:- “meschino sono io che dimoro a Mesech (nell'oscurità), tra le tende di Kedar (di cenere, nere)”; in tale angoscia, egli si rivolge a Dio, per ottenere la liberazione dai nemici della pace, con delle labbra menzognere e un'ingannevole lingua perché questo caratterizzava gli abitanti di Kedar, luogo in cui soggiornava. Si tratta in realtà, dello stesso sentimento che si crea nell'uomo, quando comincia a vagare con la sete e la fame della sua vera pace interiore e la gioia della sua giovinezza. Le tende nere di Kedar simboleggiano il velato regno della carne, in cui gli uomini di oggi vagano, ed in cui non è presente alcuna conoscenza di Dio; si tratta della dimora dell'odio, delle rivalità, delle diffamazioni, dei sospetti, delle colpe, delle amarezze, delle più sfrenate lussurie e qualsiasi altra forma di male che si possa immaginare.
Stiamo cominciando a comprendere che il mondo presente si fonda sulle tenebre, generate da carne e sangue (mente carnale), pertanto non deve destare stupore  sapere che gli uomini sono in grado di causare la perfezione e la bellezza che cerchiamo. Ma non dovrete mai pensare che queste caratteristiche della carne possano risolversi con una sorta di rimodellamento della carne stessa, perché le cose non stanno in questo modo. La carne, in quanto tale, rimane impotente ed inutile. La vera soluzione consiste nell'ascensione dell'uomo, o in altre parole, nel suo spostarsi dalla tende di Kedar (carne), verso quelle di Sion (Spirito), dove i fratelli vivranno in unità, come eterna entità nel nome del Signore, nel luogo delle benedizioni illimitate ed eterne [Salmi 24:1-6]. I Salmi dal 120 al 134  fanno tutti riferimento all'essenziale migrazione degli uomini che cercano la vita, la pace e l'onore eterno, dalle diaboliche tende dell'umanità, alle tende di Dio, sulla cima del Monte Sion.
La soluzione ai problemi dell'umanità è e sempre sarà sulla cima dell'eterna Collina sacra di Dio, e per questo motivo tutti devono alzare gli occhi verso le montagne, visto che la loro consolazione è in esse. Lì si trova il trono del grande re eterno [Salmi 48:1-2], ed Egli è in mezzo a noi per riunirci di nuovo sulla cima della Sua sacra Collina, dove avremo ancora una volta la possibilità di conoscere la ricca vita nella sua pienezza. Per questa ragine Egli dice: “Dove Io sono, il Mio servitore sarà [Giovanni 12:26]; “ Nella mia casa del Padre, ci sono molti palazzi (luoghi duraturi, tende). Vengo a ricevervi e a riunirvi nella Mia dimora, in cui regno per l'eternità” [Giovanni 14:1-3].
Dimenticate di poter rimediare a         qualsiasi errore del mondo attuale, non funzionerà! Scoprire la soluzione vuol dire lasciarsi ogni cosa alle spalle, e seguire il Signore, che ci guiderà nella stradina che conduce alla Collina eterna, dove troveremo la guarigione, le ricchezze e la pace, in un modo che il mondo non può comprendere.

LA VOLONTA' DI DIO PER TUTTI GLI UOMINI


Un giorno, al mattino presto, mentre ero ancora a letto a meditare, ho avuto una di quelle rare e chiare visioni cristalline; ho visto un uccellino volare in verticale, per poi posarsi sulla cima di un monte. Lo Spirito mi ha indicato che l'animaletto rappresenta l'anima che abbandona i materiali luoghi terreni, in cui abbondano un'infinita vanità e tribolazione, fino a raggiungere le eterne coline di Sion, dove potersi finalmente riposare. L'uccello nei materiali luoghi terreni rappresenta lo stato di prigionia dell'uomo, schiavo della corruzione. Il Signore con la Sua verità, libera l'anima prigioniera dell'ingannevole trappola del cacciatore, che l'ha ingannata ed incatenata ad una natura e sistema corrotti, lontano dalla Sua Gloria e libertà nell'eterno Regno di Dio [Salmi 124:7 ; Salmi 91:3].
Questo rappresenta la volontà di Dio, per ogni singola anima sulla faccia della terra, perché, così facendo, garantiamo la salvezza alle nostre anime. Mentre meditavo su ciò, la mia mente mi riportò alla storia di Lot, ed alle parole dei due angeli, mentre lo guidavano assieme alla sua famiglia, fuori da Sodoma e Gomorra. Tali parole furono: “Fuggi per salvare la tua vita! Non guardare indietro e non ti fermare in alcun luogo della pianura; salvati al monte che tu non abbia a perire!”.

La voce degli angeli (messaggeri) è la stessa di Cristo, ed anche quella del Padre, che oggi parla attraverso lo Spirito, rivolgendosi agli abitanti della terra: quella voce non cambia e non cambierà mai, resterà la stessa di generazione in generazione. Ciò ci rammenta le parole di Gesù, in merito ai segni della fine.

Marco 13:14 «Or quando vedrete l'abominazione della desolazione, predetta dal profeta Daniele, posta dove non dovrebbe essere (chi legge intenda), allora coloro che saranno nella Giudea fuggano ai monti.

In questo contesto, la fine si attribuisce letteralmente all'erronea, indipendente, umana vita carnale che abbiamo vissuto, ed un  risveglio alla nostra vera vita nello Spirito, cioè la sola vita che esiste; oltre a Lui (il Signore, lo Spirito), non c'è nessun'altro.

Isaia 44:6 Così dice l'Eterno, il re d'Israele e suo Redentore, l'Eterno degli eserciti: «Io sono il primo e sono l'ultimo, e all'infuori di me non c'è DIO.
La mortale identità della polvere non può condividere la Gloria del Signore, perché “IO (il Signore), non darò la Mia Gloria a nessuno, e le mie lodi ad immagini tombali; la Mia Gloria e le lodi sono nel nome del Signore- dice l'Eterno e l'Unico”.

Isaia 42:8 Io sono l'Eterno, questo è il mio nome; non darò la mia gloria ad alcun altro, né la mia lode alle immagini scolpite.
Quelli che comunque riceveranno la Parola dall'Alto e ascenderanno alla sacra cima di Sion, stando sul sacro terreno della dimora dell'Eterno, condivideranno e riceveranno la sua Gloria, perché : “Dove Io sono, il Mio servitore sarà” [Giovanni 12:26]. “Per questo motivo sono venuto, per riunirvi dentro di Me, per rendervi di nuovo partecipi della vera bellezza ed eccellenza” [Giovanni 17:22].
Pertanto, vediamo che fuggire sulle alte montagne rappresenta una totale ascensione, un risveglio ed una resurrezione nella dimensione dello Spirito, allegoricamente rappresentato dalla cima di Sion, luogo della dimora eterna di Dio. Questa è l'eterna salvezza a cui aspirano tutti quelli che conoscono la verità.

Attraverso i secoli, gli uomini che si lamentano nel proprio giaciglio infernale, hanno ascoltato la chiamata dello Spirito con queste parole “fuggite sulle alte montagne”o“salite quassù”, in modo tale da risvegliarsi con delle grida di gioia, inesprimibile pace e piacere. E' lo stesso messaggio che lo Spirito cercava di trasmetterci con la testimonianza di Noè, la cui arca finì sulla cima della montagna, e con la testimonianza di Lot, per quale fu aperto un passaggio nelle montagne, che lo condusse verso una nuova vita. Lo Spirito era lo stesso ieri, lo è oggi e lo resterà per sempre, comunicando con noi in diversi modi, ma il suo unico fine è quello di redimere e riunire tutti gli uomini sulla terra, sull'alta cima spirituale del Monte Sion, in cui risiede l'unico e solo Signore. In Rivelazioni 14:1-7, viene mostrata una prova istantanea del potere dello Spirito: si parla di un popolo che viene resuscitato, dopo aver ricevuto la redenzione dalla terra (vita terrestre o mortale), ed essersi unito con l'eterno Spirito di Dio, vivendo così soltanto secondo l'unico Dio vivente, in quanto ha perduto definitivamente la vecchia identità terrena.

 

IL MESSAGGIO DI LOT ALLA NOSTRA GENERAZIONE

La fuga di Lot dalla corrotta città di Sodoma, è soltanto uno dei molti modi in cui lo Spirito cerca di raggiungere gli uomini e comunicare loro la via di uscita dal basso e caotico regno della morte, per l'elevato luogo della vita. I due angeli, messaggeri del Signore, all'alba presero Lot e sua moglie per mano, conducendoli fuori dalla città, e diedero loro istruzioni per fuggire sulle montagne. Si tratta del medesimo percorso che gli eletti seguono, per uscire dal regno delle tenebre e raggiungere la luce. Gli angeli non apparvero dal Paradiso per ricostruire la città, ma piuttosto per porre fine all'abominio e radunare i prescelti al di fuori di essa, portandoli verso un nuovo inizio, altrimenti conosciuto come “nuovo Cielo, nuova terra”. Ciò rappresenta un atto di misericordia di Dio, per quelli che ora sono in grado di comprendere il significato delle Sue parole.

Questa stessa Parola del Cielo dev'essere predicata di generazione in generazione, e rivelare la verità e la vita a tutti quelli che ascolteranno e vorranno la salvezza. Il vero modo in cui Lot scampò alla distruzione, è lo stesso con cui Dio salverà tutti quelli che conosceranno la verità e abbracceranno la Parola con gratitudine. In seguito, vedremo come la Grazia fu anche estesa ad altri, al tempo di Lot, ma la maggior parte di essi fu incapace di discernere l'amore di Dio, che li invitava a salire sulla cima del monte. Perciò, non meravigliatevi se i vostri cari non vedono o ascoltano ciò che percepite nel vostro cuore, OBBEDITEGLI! E poi verrà tutto il resto. Vi dico questo, perché nella mia personale esperienza, ho trascorso molte notti tra indicibili sofferenze, sentendomi solo e spaventato per la rivelazione che il Padre mi aveva fatto. In qualche modo, ho cercato di aspettare che gli altri intorno a me ricevessero per primi questa rivelazione, ma poi mi sono reso conto che tale aspettativa non sarebbe mai stata soddisfatta; alcune persone dovranno riconoscerla dentro di sé ancor prima di credere. Se Lot avesse avesse avuto la possibilità di perdere del tempo, nel tentativo di convincere i suoi amici ed i suoi parenti, non l'avrebbe probabilmente neanche mai fatto. Se noi obbediamo alla volontà di Dio, salveremo eventualmente quelli che non vedono ciò che noi ora vediamo.
Proseguendo nella lettura, dovremmo tenere bene a mente che non esiste nient'altro paragonabile alla fine dei tempi, in cui Dio radunerà i Suoi eletti nel luogo della salvezza, proprio come molti oggi credono, in quanto la profezia così come ci è stata tramandata dallo Spirito di Dio e la Parola stessa, si compiranno per l'eternità. Mentre ciò accadrà di generazione in generazione, solo pochi eletti, che Gesù definì come il piccolo gregge, saranno toccati dalla voce del vero pastore delle loro anime, e potranno entrare nell'eterna sicurezza, vita e delizie. Così come segretamente Noè entrò nell'arca senza farsi notare dal popolo del suo tempo, allo stesso modo Lot fuggì in maniera inosservata, da Sodoma e Gomorra e sarà così, di generazione in generazione, quando lo Spirito sveglierà i Santi, conducendoli alla salvezza. Come il profeta Isaia conferma, mentre le profonde tenebre (ignoranza spirituale) avvolgono i gentili, la rivelazione della luce della vita illumina gli eletti e l'impeccabile Gloria di Dio si manifesterà dentro di loro.

Isaia 60:1 «Sorgi, risplendi, perché la tua luce è giunta, e la gloria dell'Eterno si è levata su te. 2 Poiché ecco, le tenebre ricoprono la terra e una fitta oscurità avvolge i popoli; ma su di te si leva l'Eterno e la sua gloria appare su di te.


Si paragona la discussa apparizione di Gesù o in altre parole, lo svelamento del Figlio di Dio, ai giorni di Lot, in cui il poplo venne trascinato via dai lussi e dai piaceri terreni, mentre Lot rappresentava l'eletto in tale esempio, che fu portato via dalla città, e assistette alla brutale distruzione di Sodoma e Gomorra, avvolte dallo zolfo e dalle fiamme.


Luca 17:28 Lo stesso avvenne anche ai giorni di Lot: la gente mangiava, beveva, comperava, vendeva, piantava ed edificava; 29 ma nel giorno in cui Lot uscì da Sodoma, piovve dal cielo fuoco e zolfo e li fece perire tutti. 30 Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo sarà manifestato.


Tutto ciò è indicatore dell'incorrutibile seme spirituale della luce di Dio negli eletti e l'eventuale giudizio ed annientamento del regno della morte con i suoi abitanti, gli stessi che dimorano nelle profonde tenebre. Da questo momento, sappiamo che il giudizio degli empi è riservato al giorno della Sua apparizione [Atto 17:31], quando ogni fieno e stoppia (carne e sangue) si dissolveranno per l'effetto del potere del giudizio dell'impeccabile Gloria di Dio, il cui splendore proviene dal sole di Dio, svelandosi a tutti quelli che seguono l'Agnello nell'ascensione. Questo articolo farà luce sulla Sua apparizione, e al modo in cui si relazione alla distruzione del mondo, che si consuma tra zolfo e fiamme.

 

DISCERNIMENTO E ACCORTENZA SPIRITUALI


La pazienza, l'accortenza ed il discernimento sono alcune qualità che devono appartenere a quelli che intendono accedere alla vita e alla salvezza, fuggendo al temuto giudizio del mondo, così com'è stato trasmesso di generazione in generazione. Mentre gli abitanti della città erano impegnati in alcune attività della carne, nelle più sfrenate lussurie, comportandosi in modo da non piacere a Dio, un frustrato Lot si trovava davanti alle porte della città, in attesa di una forma di liberazione da un popolo che non conosceva la pace. Mentre era da solo, impegnato in un'azione simile ad un profondo stato di meditazione, incontrò i due angeli (messaggeri) di Dio.

Genesi 19:1 Or i due angeli giunsero a Sodoma verso sera, mentre Lot era seduto alla porta di Sodoma; come li vide egli si alzò per andar loro incontro e si prostrò con la faccia a terra, 2 e disse: «Miei signori, vi prego, venite  casa del vostro servo, passatevi la notte e lavatevi i piedi; poi domattina potrete alzarvi presto e continuare il vostro cammino». Essi risposero: «No; passeremo la notte sulla piazza». 3 Ma egli insistette così tanto che vennero da lui ed entrarono in casa sua. Quindi egli preparò loro un banchetto e cosse dei pani senza lievito, ed essi mangiarono.

Un unico momento di distrazione, e Lot avrebbe perso l'inestimabile possibilità di incontrare i messaggeri divini, ma si rese conto che essi erano la risposta alle sue preghiere. Fu rapido nel ricevere i due estranei, e mentre s'inchinò ad essi, in atto di riverenza e adorazione, aprì loro la porta della sua casa per intrattenerli. Riconoscendo la loro immensa grandezza, Lot attribuì più importanza ai messaggeri che alla sua stessa vita, e proprio per tale ragione, decise di offrire le sue figlie vergini agli abitanti di Sodoma, piuttosto che offrire gli stessi messaggeri richiesti dagli abitanti, dato che questi ultimi avevano una conoscenza prettamente carnale. A quei tempi, la verginità di una figlia rappresentava l'orgoglio e la gioia per un padre, e dunque, proponendo una cosa simile, Lot aveva posto i messaggeri divini in una posizione di grandissima importanza, al si sopra si se stesso e di ogni cosa in cui credeva. Questo ci rammenta la frase di Gesù: “Chi ama la propria vita più di Me, non è degno di Me, chi riceve Colui che viene nel Mio nome, non perderà la sua ricompensa” [Matteo 10:37-42].
Genesi 19:4 Ma prima che andassero a coricarsi, gli uomini della città, gli uomini di Sodoma, circondarono la casa, giovani e vecchi, l'intera popolazione venuta da ogni dove; 5 chiamarono Lot e gli dissero: «Dove sono gli uomini che sono venuti da te questa notte? Portaceli fuori, affinché li possiamo conoscere!». 6 Lot uscì verso di loro davanti alla porta di casa, chiuse la porta dietro di sé e disse: 7 «Deh, fratelli miei, non comportatevi in modo così malvagio! 8 Sentite, io ho due figlie che non hanno conosciuto uomo; deh, lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi pare; ma non fate nulla a questi uomini, perché essi sono entrati sotto la protezione del mio tetto».

Qualcuno potrebbe chiedersi a questo punto, come poté Lot riconsocere i messaggeri, visto che essi non apparivano con le ali, e non avevano nemmeno il nome del Signore impresso sulla fronte. Alcune ore prima, anche Abramo riconobbe quegli stessi messaggeri, servendoli con una grande riverenza. Ma come poterono i due uomini riconoscere il Signore, che Si era manifestato in forma umana? Questo è il modo misterioso in cui gli uomini riconoscono la voce dello Spirito. Pensateci; perché i discepoli lasciarono tutto per seguire Gesù, nel momento in cui rivolgendosi a loro, disse: “seguirmi” ?;lasciarono semplicemente ogni cosa, dopo aver ascoltato la voce che diceva: “seguirmi” [Marco 2:14, Matteo 4:19-20]. Si tratta di un Gesù con il Quale probabilmente essi non entrarono mai in contatto, nonostante Lo seguirono. Fu la Grazia di Dio che operò attraverso l'interiore discernimento spirituale, che permise ad essi di riconoscere l'invisibile ed eterno Dio, manifestandosi come uomo. La profonda comunicazione ed il profondo riconoscimento interiore tra lo Spirito e lo Spirito che non può esprimersi, ci conduce al riconoscimento delle incorruttibili parole che abbiamo udito. Quando si entra in contatto con la Sua vera Parola, c'è un testimone dentro di noi che dice: “E' proprio così” e non si può in alcun modo davvero esprimere ciò che si è visto ed appreso, ad un'altra persona. Diverse volte, ho personalmente visto Dio manifestarsi in vari modi, ma si tratta di cose che non possono essere discusse apertamente, perché desterebbero la preoccupazione nelle persone, le quali mi darebbero senz'altro del matto. Una volta ero in chiesa ed un profeta talentuoso che non avevo mai incontrato prima, si rivolse ai fedeli dicendo che io avevo incontrato il Signore molte volte, e quindi  avrebbero dovuto ascoltarmi. Nel momento in cui ho cominciato a predicare, sembrò loro che mi agistassi. Perciò, vedete che le persone sono in gradi di ricevere qualunque cosa, ad eccezione di ciò che viene dato loro dall'Alto.

I DUE TESTIMONI


Lot ricevette ed intrattenne i due estranei, in modo tale da ottenere la Grazia per la salvezza. E' chiaro che Lot sarebbe perito insieme agli abitanti della città, se non avesse incontrato i messaggeri in nome della Fede. Questo si esprime in accordo con le seguenti parole di Paolo: “Non dimenticate mai di intrattenere gli estranei, perché così facendo, alcuni hanno intrattenuto degli angeli alla sprovvista” [Ebrei 13:2]. Ciò significa che dovremmo uscire in strada e portare in casa nostra tutte le persone che non conosciamo? Naturalmente no, allora cosa simboleggiano  oggi questi messaggeri o estranei, per noi che viviamo nella Fede? Rappresentano due fedeli testimoni, sono la Parola e lo Spirito, esprimendo soltanto ciò che proviene dal cuore di Dio. In altre parole, sono messaggeri del Signore che trasmettono i più profondi pensieri del Dio vivente agli uomini. Entrano in noi e preparano la manifestazione del Signore in noi. Tutto inizia con un grido proveniente dal deserto dei nostri cuori (l'infruttuoso stato umano); in seguito, avviene la preparazione per la venuta del Signore dentro di noi, e muterà il deserto in un giardino fiorito [Isaia 40:3-5].

Durante i giorni del suo ministero, Giovanni il Battista prese il proprio posto sulla terra, mentre i due testimoni di Dio annunciavano la venuta di Cristo, che successivamente si è evoluta nell'arrivo del Signore, incarnazione dell'incorruttibile Parola e dello Spirito. Il bastone fu affidato ai discepoli, chiamati a divenire testimoni del Dio vivente dinnanzi al mondo. Essi avevano un solo mandato: colmare il vuoto che esiste tra Dio e l'umanità, rendendosi così mediatori, testimoniando la verità, perciò vi stanno dal principio della creazione di Dio, cioè Cristo [Rivelazioni 3:14], e dichiarano la fine di tutte le cose. Quest'ultima non è altro che una  restaurazione del mondo, riportandolo alla versione in cui era al principio,     perché oggi nel mezzo c'è la menzogna, e l'uomo è soggetto alla morte ed alla vanità; ma quando la luce splenderà, svelando l'inizio, ci sarà la fine dell'uomo che tornerà ad essere esattamente com'era al principio.
Quando Gesù mandò i Suoi discepoli a due a due davanti a Sé nelle città in cui entrava (IN CUI STAVA PER APPARIRE) per predicare il Vangelo, stava rivelando una tendenza spirituale che doveva e deve essere ripetuta continuamente, mentre Si rivelerà dal Cielo.

Luca 10:1 Dopo queste cose, il Signore ne designò altri settanta e li mandò a due a due davanti a sé, in ogni città e luogo dove egli stava per recarsi. 2 E diceva loro: «La mèsse è grande, ma gli operai sono pochi; pregate dunque il Signore della mèsse che spinga degli operai nella sua mèsse. 3 Andate; ecco, io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi. 4 Non portate borsa, né sacca, né sandali, e non salutate alcuno per via. 5 E in qualunque casa entriate, dite prima: "Pace a questa casa". 6 E se lì vi è un figlio di pace, la vostra pace si poserà su di lui; se no, essa ritornerà a voi. 7 Rimanete quindi nella stessa casa, mangiando e bevendo ciò che vi daranno, perché l'operaio è degno della sua ricompensa. Non passate di casa in casa. 8 E in qualunque città entriate, se vi ricevono, mangiate di ciò che vi sarà messo davanti. 9 E guarite i malati che saranno in essa e dite loro: "Il regno di Dio si è avvicinato a voi".

Dobbiamo ricordare che queste cose si discernono da un punto di vista prettamente spirituale, perché la testimonianza di Gesù è profetica. Dico ciò, perché alcune persone che leggono tali messaggi, finiscono col credere che Dio le abbia scelte per testimoniare e predicare la Parola in giro per il mondo. Se non ascoltate attentamente, potreste rendervi conto che tutto ciò che avete fatto era in vano. Gesù stava semplicemente rivelando una tendenza spirituale che era necessaria, al fine della Sua venuta, nel momento in cui il Signore divulgherà la Sua Parola di verità, svelando il mistero di Cristo in tutti quelli che la riceveranno. Naturalmente, i due testimoni, appaiono in forma umana in quanto messaggeri di Dio, o direttamente come Spirito Santo in noi. Questi veri testimoni celesti preparano la via per la venuta del Signore e del Suo Regno, in coloro i quali lo riceveranno, così che Cristo, Gloria di Dio, si sveli in loro dinnanzi al mondo. Questa è la tanto anticipata venuta del Signore, di cui spesso sentiamo parlare; essa avverrà quando il fedele recipiente sarà colmo della verità (il testimone) dall'Alto, continuando diligentemente a vivere in essa.

LA PROFONDA COMUNIONE SPIRITUALE


Lot accolse in casa propria i due testimoni, sfamandoli con del pane azzimo [Genesi 19:3], che è un simbolo della pura ed inalterata Parola di Dio, o comunione con il corpo del Signore. Proprio per questo, Gesù disse: “Fate questo in memoria di Me”, mentre spezzava il pane per darlo ai discepoli, in segreto nella stanza del piano superiore nella casa in cui si trovavano [Luca 22:19]. Questa è la comunione di verità, che deve avvenire per ogni uomo che riceve la testimonianza dello Spirito dall'Alto, per cui singolarmente e collettivamente, ognuno deve unirsi allo Spirito della verità che porta la vita dentro di noi. Tale unione interiore continuerà per l'eternità, e Gesù si riferisce ad essa come una cosa che il mondo non può ricevere [Giovanni 14:16-17].

Questa comunione spirituale risveglierà l'uomo alla propria vera identità spirituale e all'unità con il Dio vivente, nel Quale dimora tutto il potere in Cielo e in terra [Giovanni 14:18-21]. E' nello spezzare il pane, cioé la Parola della verità dal Cielo, che la nostra vista spirituale può davvero vedere Cristo. Questo è quanto lo Spirito stava cercando di rivelarci, quando gli occhi dei discepoli si aprirono per vedere Gesù risorto, mentre cenava con loro
Luca 24:30 E, come si trovava a tavola con loro, prese il pane, lo benedisse e, dopo averlo spezzato, lo distribuì loro. Luca 24:31 Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero; ma egli scomparve dai loro occhi.

 

Oggi Lo vediamo in noi, poiché in realtà dimora in noi, che siamo Lui, così come Egli è noi. Questa misteriosa rivelazione è la chiave che ci condurrà al Regno di Dio, e che ci farà fuggire dall'inquinamento di questo mondo. Ci si potrebbe chiedere come sia possibile: vedendo la nostra vera spirituale  identità di luce, e capire che essa spezza il potere della lussuria e del peccato, facendoci vincere sui poteri infernali e della morte. L'uomo spirituale non appartiene a questo mondo materiale e non ha nemmeno dei tesori su questa terra, proprio per tale ragione, e proprio per questa ragione le tentazioni e le lussurie che portano l'uomo nel peccato, non hanno alcun potere su di lui, fino a quando si manterrà nella consapevolezza del suo corpo spirituale, che è anche il corpo di Dio. Se la Parola o unione che avete abbracciato non stanno sortendo alcun effetto sulla vostra immagine spirituale, in nome di Cristo, sappiate di sicuro che non si cela in tutto questo l'opera di Dio; infatti, sarà la realizzazione di chi siete in realtà in Lui, che vi salverà e non qualcos'altro al di fuori, come a molti uomini piacerebbe credere.

Perciò, Egli dice: “ Io, vero e fedele testimone, principio della creazione di Dio, busso alla porta del vostro cuore, e se voi aprirete e cenerete con me, Io abolirò la vostra povertà spirituale, la vostra cecità spirituale e la vostra vergogna, e vi farò ereditare la vera Gloria eterna, le ricchezze, l'inestimabile consapevolezza spirituale e tutto il potere, così che vi risveglierete in Me e quel giorno saprete che siamo una cosa sola, che regna suprema, e al di fuori di Lui non c'è altro”.

Apocalisse 3:14 «E all'angelo della chiesa in Laodicea scrivi: queste cose dice l'Amen, il Testimone fedele e verace, il Principio della creazione di Dio. 15 Io conosco le tue opere, che tu non sei né freddo né caldo. Oh, fossi tu freddo o caldo! 16 Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né caldo, io sto per vomitarti dalla mia bocca. 17 Poiché tu dici: "Io sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di nulla"; e non sai invece di essere disgraziato, miserabile, povero, cieco e nudo. 18 Ti consiglio di comperare da me dell'oro affinato col fuoco per arricchirti, e delle vesti bianche per coprirti e non far apparire così la vergogna della tua nudità, e di ungerti gli occhi con del collirio, affinché tu veda. 19 Io riprendo e castigo tutti quelli che amo; abbi dunque zelo e ravvediti. 20 Ecco, io sto alla porta e busso; se qualcuno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui, e cenerò con lui ed egli con me. 21 A chi vince concederò di sedere con me sul mio trono, come anch'io ho vinto e mi sono posto a sedere col Padre mio sul suo trono.

Ogni uomo che riceverà questa testimonianza nella sua casa (se stesso), verrà totalmente guarito, avendo riscoperto i suoi incorruttibili ed invisibili attributi, nell'immagine di Dio che l'ha creato.

CONSEGUENZE DELLA NEGLIGENZA SPIRITUALE

Noterete che a parte Lot, gli abitanti di Sodoma e Gomorra, quando entrarono nella loro città, si dimostrarono incapaci di discernere il Signore, e sotto un profilo puramente spirituale, dormivano un sonno profondo, a causa dell'ubriacatura con i vini delle menzogne, derivata dalla fornicazione e immoralità. Circondarono la casa di Lot e cercarono di disonorare gli estranei che, come abbiamo stabilito, sono una simbolica rappresentazione dei due testimoni o messaggeri di Dio. Cercarono di disonorare costoro che vivono nella verità, rivelando all'umanità gli invisibili attributi di Dio. In breve, rigettarono la verità rivelata dal Cielo, chiudendo la porta sulla Grazia, che li avrebbe condotti all'eterna redenzione.

Una volta rigettata la verità, viene serrata la porta sulla misericordia, per dare spazio alla menzogna; la comprensione spirituale è oscurata e conduce ad una  ripida ed eterna discesa spirituale, che reca con sé uno stato di totale reprobo senza fine; di conseguenza, si affronterà la vergogna  e l'ira, nel medesimo istante in cui la bellezza e la Gloria di Dio saranno svelate agli obbedienti che si uniranno con Lui [Romani 1:20-32]. Lo Spirito dimostra ciò, quando gli angeli colpirono gli abitanti della città accecandoli, facendoli così brancolare nel buio, e non riuscire a trovare alcuna via di fuga dalla distruzione che avrebbe colpito la loro città.

Genesi 19:9 Ma essi dissero: «Fatti in là!». Poi continuarono: «Costui è venuto qui come straniero, e vuol far da giudice! Ora faremo a te peggio che a quelli!». E, spingendo Lot con violenza si avvicinarono per sfondare la porta. 10 Ma quegli uomini allungarono le loro mani e tirarono Lot in casa con loro, e chiusero la porta. 11 Colpirono quindi di cecità la gente che era alla porta della casa, dal più piccolo al più grande, cosicché si stancarono nel tentativo di trovare la porta.


Gli uomini colpiti dalla cecità resistono alla verità, esattamente come fecero i maghi egizi Jannes e Jambres resistettero a Mosé e ad Aronne, i quali sono un'altra rappresentazione dei messaggeri divini, chiamati a rivelare gli invisibili attributi dell'IO SONO, dinnanzi all'Egitto (il mondo o regno della carne). Rammentiamo le piaghe d'Egitto: esse rappresentano la degradazione spirituale ed il tormento, che si manifestano in coloro i quali rifiutano la verità, abbracciando la menzogna. Gesù disse: “Io non giudico nessuno, ma le Mie parole vi giudicheranno il Giorno del Giudizio, perché i ribelli non avranno scuse, ciò che era nascosto sarà rivelato”.

Nello stato di cecità spirituale, l'uomo non sa dove sta andando e non può sfuggire in alcun modo ai poteri della corruzione, del peccato e della morte. Questo spiega perché dovremmo ancorarci saldamente alla verità con diligenza, evitando di lasciarci andare persino dinnanzi alle provocazioni dei nostri nemici. Ricordate: quelli che ricevono i misteri del Regno, desiderando fortemente di vivere in Cristo, saranno destinati alla persecuzione. Qualcuno vi deriderà, definendovi infantili, altri vi accuseranno di aver abbracciato l'apostasia, altri eviteranno di fare amicizia con voi, altri ancora vi rimproverano pubblicamente, dandovi dei nomi che vanno dalla “new age” a falsi profeti; ma se sapete quali menzogne si celano in queste persone ed esse non si pentono, allora voi avrete compassione per loro.

2Timoteo 3:12 Infatti tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati, 13 ma i malvagi e gli imbroglioni andranno di male in peggio, seducendo ed essendo sedotti.

Agiscono in questo modo, perché la verità dal Cielo sovrasta ogni loro alta considerazione dei concetti morali e religiosi, rispetto a quelli che in passato si erano creati.  La saggezza celeste, che lo Spirito amministra ai Santi viene giudicata come  un prodotto della stupidità dalla religiosa e morale mente carnale,  che porta via  le vane opere umane compiute sulla terra. Piuttosto che umiliarsi, chiedendo la propria guarigione a Dio, si ribellano alla verità, accumulando rabbia per se stessi fino al giorno in cui Dio Si rivelerà. Per certi versi, molte persone hanno lottato contro il volere di Dio, nel tentativo di aggrapparsi a qualcosa,  per poi rendersi conto che  la sottomissione a Cristo avviene soltanto a nostro beneficio. Pertanto, benedetto è  colui che non offende l'unico Dio vivente, perché ogni cosa appartiene soltanto a Lui.

Luca 7:23 E beato è colui che non si scandalizza di me!».

L'ALBA DELLA STELLA DEL MATTINO

Mentre la  comunione con il testimone che vive all'interno della zona più interna del nostro cuore avviene  in un modo segreto, di cui il mondo è inconsapevole, allo stesso tempo ci sono un'illuminazione ed edificazione spirituali.Tale processo è molto simile alla segreta ed invisibile  evoluzione o trasformazione, presente nella metamorfosi della farfalla. L'anima, che era intrappolata nelle profonde tenebre di una coscienza materiale, viene liberata dalla Parola della verità, così che nasca una nuova creatura celeste nasca al suo interno.
Lo Spirito  fu molto attento nel notare che, mentre il giorno nasceva, Lot  fu guidato fuori da Sodoma, ed istruito su come procedere verso le montagne; quando oramai il sole era alto nel cielo, le città di Sodoma e Gomorra furono violentemente  rase al suolo. Chiaramente, tutto ciò avvenne per un motivo: tale evento contiene infatti della verità spirituale.

Genesi 19:15 Come spuntò l'alba, gli angeli sollecitarono Lot, dicendo: «Levati, prendi tua moglie e le tue figlie che si trovano qui, affinché tu non perisca nel castigo di questa città». 16 Ma siccome egli si indugiava, quegli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, perché l'Eterno aveva avuto misericordia di lui, lo fecero uscire e lo condussero in salvo fuori della città. 17 Come essi li conducevano fuori uno di loro disse: «Fuggi per salvare la tua vita! Non guardare indietro e non ti fermare in alcun luogo della pianura; salvati al monte che tu non abbia a perire!».

Genesi 19:23 Il sole si levava sulla terra quando Lot arrivò a Tsoar.

Genesi 19:24 Allora l'Eterno fece piovere dal cielo su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco, da parte dell'Eterno. 25 Così egli distrusse quelle città, tutta la pianura, tutti gli abitanti della città e quanto cresceva sul suolo. 26 Ma la moglie di Lot si volse a guardare indietro e diventò una statua di sale.

Questa tendenza è veramente spirituale per quelli che continuano a vivere nella rivelazione del  Cristo dal Cielo,  perché lo Spirito libera l'anima e la guida, dal basso reame della terra, fino a ciò che viene  definita ascensione o resurrezione dalla morte.  La terra è il regno della polvere,  i cui abitanti si consumano nella trasgressione adamica. Proprio per questo, Gesù è sceso in mezzo a noi, per riportarci al luogo da cui discendiamo [Rivelazioni 2:5]. Comprendere le parole di Gesù vuol dire rendersi conto del fatto che Egli non è sceso sulla terra per portare la  pace  (regno della carne), ma per porre fine ad essa [Matteo 10:3-4]. Perciò, quale profitto trae l'uomo dal guadagnare la terra per poi perdere la sua anima?  Ascoltate, se ci riuscite, la voce dello Spirito:  ci sta chiedendo, in quanto popolo della terra, di pentirci e tornare al nostro primo stato in Cristo [Rivelazioni 14:6].
La stella del mattino ovvero il sole, sorge nei cuori di quelli che  hanno obbedito alla Parola, lasciandosi tutto alle spalle per poi riscoprirsi in Cristo. L'uomo celeste, Dio in persona,  emerge, e nella resurrezione  c'è soltanto un uomo, Dio, oltre al Quale non c'è  nessun'altro. La stella del mattino rappresenta  l'immacolata, luminosa  e gloriosa immagine del Signore (Cristo), in quanto simbolica manifestazione dell'Alfa e dell'Omega, che si trovano nella trasfigurazione di Gesù e nella rivelazione che ebbe l'Apostolo Giovanni sullisola di Patmos [Rivelazioni 1:16, Matteo 17:1-2].

Per questa ragione, Eglui dice: “Se ascoltate le Mie parole e continuerete a vivere pazientemente in me nella rigenerazione, vi glorificherò con la stella del mattino, che sono IO”.

Apocalisse 2:26 A chi vince e ritiene fino alla fine le opere mie, darò potestà sulle nazioni; 27 ed egli le governerà con uno scettro di ferro ed esse saranno frantumate come vasi d'argilla, come anch'io ho ricevuto autorità dal Padre mio; 28 e darò a lui la stella del mattino.

Apocalisse 22:16 «Io, Gesù, ho mandato il mio angelo per a queste cose nelle chiese. Io sono la Radice e la progenie di Davide, la lucente stella del mattino».

Questo è quanto lo Spirito sta cercando di dimostrarci: non appena il sole raggiunse il suo culmine in cielo, avvenne la violenta distruzione di Sodoma e Gomorra. Il sole (Cristo in noi) , che come abbiamo stabilito è la stella del mattino, raggiunge il massimo della sua forza dentro di noi, quando ogni traccia di carnalità o mortalità in noi sarà dissolta. Questa è la risvegliata coscienza spirituale che sui trova nel luogo dell'IO SONO (Cristo), di cui l'uomo mortale è inconsapevole [1Timoteo 6:16].  Ciò si riferisce alla tanto discussa ed anticipata futura venuta del figlio dell'uomo, del Cielo,  con grande Gloria e potere, come mai è stato visto  o mai lo sarà, per cui Dio Si manifesterà come uomo dinnanzi al mondo.

IL GIUDIZIO DEL MONDO


Il giudizio del mondo e degli empi sarà formulato quando essi staranno dinnanzi all'impeccabile presenza del Signore del Cielo; gli abitanti della terra vedranno il Signore sul Suo eterno trono del Giudizio, attraverso i Suoi figli risorti, che sono anche paragonabili agli angeli o ai messaggeri di Dio.  Per tale motivo, lo Spirito mette in guardia tutti gli uomini sull'imminente indignazione ed ira, che si scateneranno sulle anime di tutti quelli che si ribelleranno alla verità, mentre Dio Si rivelerà dal Cielo [Romani 2:8-11]. Anche Gesù agì allo stesso modo, quando inviò i settanta discepoli a due a due, a predicare la Parola ( i due testimoni), dicendo: “Sofferenza per quelli che rifiutano di testimoniare, perché riceveranno un giudizio simile a quello di Sodoma, ma sarà peggiore, perché sarà il Giudizio eterno”  [Luca 10:10-16]. Sodoma e Gomorra furono fisicamente rase al suolo, e la distruzione  stava momentaneamente consumando solo le loro carni.  Ad ogni modo, il giudizio del mondo  attraverso la venuta del Figlio di Dio,  si discerne da un punto di vista puramente spirituale, e le fiamme invisibili bruciano e tormentano le anime degli empi per tutta l'eternità.

Ora esaminiamo alcuni versi che fanno riferimento al Giudizio eterno, con le fiamme e lo zolfo.

Apocalisse 14:9 Un terzo angelo li seguì dicendo a gran voce: «Se uno adora la bestia e la sua immagine e ne prende il marchio sulla sua fronte o sulla sua mano, 10 berrà anch'egli il vino dell'ira di Dio, versato puro nel calice della sua ira e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi angeli e davanti all'Agnello. 11 E il fumo del loro tormento salirà nei secoli dei secoli, e non avranno requie né giorno né notte coloro che adorano la bestia e la sua immagine e chiunque prende il marchio del suo nome». 12 Qui è la costanza dei santi; qui sono coloro che osservano i comandamenti di Dio e la fede di Gesù. 13 Poi udii dal cielo una voce che mi diceva: «Scrivi: Beati i morti che d'ora in avanti muoiono nel Signore; sì, dice lo Spirito, affinché si riposino dalle loro fatiche, perché le loro opere li seguono».

Quelli che venerano e ricevono il marchio della bestia (presente continuo) in Rivelazioni 14:9, sono coloro i quali continuano a vivere la  propria esistenza mortale. Quello  della bestia è semplicemente il marchio della carnalità, che induce l'uomo a vivere secondo lo  Spirito dell'uomo mortale, altrimenti conosciuto come  lo Spirito di quest'epoca materiale o abissi di Satana. Si tratta, in breve, di una continua conformazione all'immagine dell'uomo mortale della polvere, che come sappiamo, è la causa primaria della morte. Agendo così, scambiano la Gloria dell'incorruttibile ed immortale Dio (Cristo interiore), con quella dell'uomo mortale e delle bestie [Romani 1:22-23].  Al contrario, quelli che ricevono la vera testimonianza celeste, invertiranno quest'abominevole tendenza adamica, seguendo Cristo nella rigenerazione, il che corrisponde al conformarsi all'immagine celeste di Cristo del principio, dopo aver appunto ricevuto la testimonianza. Perciò, vedete che gli abitanti di Sodoma e Gomorra facevano in realtà parte della categoria di quelli che continuavano a ricevere il marchio della bestia, proprio come Adamo, aggrappandosi all'illusione della loro vita mortale.

Per comprendere il Giudizio di Dio, dobbiamo innanzitutto capire che Egli è amore,  e in realtà non cerca affatto di ferire nessuno, né tantomeno una mosca. Egli è inconsapevole dei peccatori,  piuttosto guarda alla creazione con amore,  perché vede solo il Figlio in essa.  La mente carnale annientata dalla realtà dell'essenza di Dio,  non potrà mai capire questo, ma piuttosto accetta la velata testimonianza di Mosé di un Dio da temere. Ora, immaginate di stare dinnanzi ad un innocente e bianco agnello,  come può quest'ultimo tormentare qualcuno? Il tormento e  l'eccessivamente grande convinzione del peccato dinnanzi all'agnello ed agli angeli di Dio  (i risorti figli di Dio)si verificano quando  l'uomo carnale non rigenerato  si trova dinnanzi  all'impeccabile ed amabile presenza e potere di Dio, che risplende nei Santi, e a cui l'uomo non potrà mai attingere. Dopo che l'uomo avrà osservato quell'infinito amore,  gli onnipotenti potere e Fede, la pazienza, la lunga sofferenza, l'indicibile gioia, la pace, la sicurezza, ogni buon frutto manifestatosi nei Santi redenti, tale esperienza non potrà mai lasciarlo; ma sarà nella parte più profonda del suo subconscio che  il tormento gli darà la caccia, fino a quando resterà nella sua natura ribelle.
Il tormento è un fuoco invisibile ed inestinguibile, che brucia nei  miscredenti, quando entra in contatto con la presenza di Cristo e con la verità, ecco perché ci si riferisce ad esso come ad una coppa della Sua pura indignazione; la coppa è divenuta  una simbolica espressione, per definire il calice o la persona.  L'incorruttibile Parola resa di carne e della sostanza dei celati ed invisibili attributi di Dio, porta ad una reazione spirituale all'interno di ogni calice con cui entra in contatto,  sottoforma di un fuoco eterno , che consuma lentamente ogni cosa che incontra sulla sua via: non conta quanto tempo impieghi, ma che porti a termine tale compito. Nonostante il tormento e l'enorme  timore, tale processo a lungo andare, porta dei benefici, infatti brucia ogni spina e il fieno (mortalità) presenti nelle  menti degli uomini. Tutto ciò rassomiglia alla raccolta del grano (il buon seme dello Spirito) o al bruciare le tare (carne e sangue), per far sì che ogni traccia di carnalità e ogni suo attaccamento a quest'età materiale sia consumata, in modo da  garantire all'uomo l'accesso ad una nuova vita [Matteo 13:38-42].
Perciò, vedete che sono i Santi che si risvegliano in Cristo, a giudicare il mondo e ad accusare tutti gli empi  di peccato,  per questo  il Signore ha assegnato il compito della consumazione del regno dell'inferno e della morte ai Santi [1 Corinzi 6:2].

Salmi 149:6 Abbiano nella loro bocca le lodi di Dio e nella loro mano una spada a due tagli, 7 per far vendetta sulle nazioni e infliggere castighi sui popoli, 8 per legare i loro re con catene e i loro nobili con ceppi di ferro, 9 per eseguire su di loro il giudizio scritto. Questo è l'onore riservato a tutti i suoi santi. Alleluia.

Nel momento in cui  lo Spirito (Cristo) elude il regno dell'inferno e della morte attraverso i Suoi messaggeri, i principati e i potenti che  governano tale regno  (i re, gli uomini) e tutti i pagani, che ne rappresentano gli abitanti, sono legati e gettati nel lago di fuoco e zolfo.  I Santi risorti, i cui nomi sono scritti nel Libro della vita, che letteralmente significa  -risvegliarsi in Cristo-,  formano  il famoso lago infuocato , ponendo fine al regno della morte, con i suoi abitanti che non si trovano in Cristo [Rivelazioni 20:14-15].  Si tratta di eventi spirituali, che si protrarranno per l'eternità  con un ritmo progressivo, e non potranno essere percepiti dalle menti naturali degli uomini.  Perciò, non dovrete  mai credere a chi  si cimenta in previsioni, basandosi su dei segni esteriori, perché il Giudizio sta avvenendo ora ed è più che reale.

Lasciate che ci sia continuità nella verità,  ma non come la moglie di Lot  che trasgredì, riguardando quest'oscura identità, chiamato mondo. La donna in questione rappresenta  l'anima che riceve la rivelazione di Cristo, ma decide di non usufruirne. Diventò una statua di sale, per dimostrare la mortalità di quelli che scelgono di tornare alla trasgressione della menzogna, dopo aver ricevuto il messaggio contenente la strada per la vita.

2Pietro 2:20 Quelli infatti che sono fuggiti dalle contaminazioni del mondo per mezzo della conoscenza del Signore e Salvatore Gesù Cristo, se sono da queste di nuovo avviluppati e vinti, la loro ultima condizione è peggiore della prima.
Dovremmo ricordare  più spesso possibile le più grandi promesse che il Signore ha riservato a coloro i quali  Lo cercano diligentemente, con tutto il loro cuore.  Sarete d'accordo con me nell'affermare che, custodirci nella rivelazione pone fine alla battaglia, ma Dio è Grazia, ed è capace di riportarci ad un'inaspettata fine di pace.

Per quelli che ascenderanno e scopriranno Cristo, tutte le vecchie cose della vecchia vita terrena andranno perdute, per lasciare il posto alle nuove.  Sorgerà un nuovo Regno spirituale, e noi ascenderemo al trono del Padre, diventando co-creatori di un nuovo Cielo e una nuova  terra, ed il mito della morte non esisterà più, così come il dolore e la tribolazione, perché ci risveglieremo in una nuova realtà,  in cui ogni cosa ci appartiene per la nostra gioia [Rivelazioni 21].  La vera vita è situata sulla cima spirituale  della creazione di Dio, dove Dio stesso e tutti quelli che vi hanno accesso,  godono delle illimitate benedizioni spirituali di Dio.

Lo Spirito dice: “Fuggite sulle alte montagne,  sulle quali troverete il riposo e la consolazione per l'eternità”. Seguiamo l'agnello, che ci guiderà verso strade che non conosciamo,verso fonti che non abbiamo mai visto,  così che lui ci porterà  verso quel sogno benedetto.

Ora, raccoglierò le parole di un'altra canzone, tratta dal musical “Il Suono della  Musica”, intitolata “Scala ogni montagna”.
Meditate sulle parole in nome dello Spirito e sarete davvero benedetti.

Scala ogni montagna
Cerca in alto e in basso
Segui ogni strada
Ogni sentiero che conosci

Scala ogni montagna
Attraversa ogni ruscello
Segui ogni arcobaleno
Fino a quando non troverai il tuo sogno
Un sogno che avrà bisogno
Di tutto l'amore che riesci a donare
Ogni giorno della tua vita
Fino a quando vivrai.

Con tutto il mio affetto,
Trevor Eghagha