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LIBERAZIONE DALLA DISTRUZIONE INFERNALE

 

 

La cosa che ha disorientato e danneggiato gli uomini nei secoli, è ciò che chiamiamo morte. Una volta ho discusso con un uomo anziano, che mi ha detto che Dio ha donato agli uomini la conoscenza di molte cose e la comprensione, ma ha nascosto il Suo volto all'uomo, nel percorso verso la morte. Tutti sappiamo che in fondo al cuore degli uomini è celato il timore della morte, in quanto non conoscono la propria destinazione, avendo vissuto una vita nella falsa illusione di essere entità di carne e sangue. Le lacrime amare e l'angoscia sui volti delle persone ai funerali, sono un riflesso della loro paura e preoccupazione in merito alla morte. Nel disorientamento umano provocato dal pensiero della morte, gli uomini hanno creato degli slogans in cui si dice che la morte regna nell'umanità, come ad esempio: “cenere alla cenere, polvere alla polvere”, “finché morte non ci separi”, “tutti dobbiamo morire”, ecc. 

In questo messaggio scopriremo cosa sia esattamente la morte, il motivo per il quale gli uomini la temono, vedremo dove si generano l'inferno e la distruzione, e la luce  proveniente della liberazione da tale distruzione. 

La prima sepoltura rammentata nella Bibbia è quella del Capitolo Tre della Genesi, in cui moriva Adamo. 

 

Genesi 2:15  Dio il SIGNORE prese dunque l'uomo e lo pose nel giardino di Eden perché lo lavorasse e lo custodisse. 16  Dio il SIGNORE ordinò all'uomo: "Mangia pure da ogni albero del giardino, 17  ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai".  

 

Genesi 3:17  Ad Adamo disse: "Poiché hai dato ascolto alla voce di tua moglie e hai mangiato del frutto dall'albero circa il quale io ti avevo ordinato di non mangiarne, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua vita. 18  Esso ti produrrà spine e rovi, e tu mangerai l'erba dei campi; 19  mangerai il pane con il sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra da cui fosti tratto; perché sei polvere e in polvere ritornerai".

Comincerò dalla caduta di Adamo, nel Capitolo tre della Genesi, ma prima vorrei che i nostri nuovi lettori che probabilmente stanno aprendosi ora alle nuove verità, comprendessero delle cose basilari che devono conoscere. Innanzitutto dovremmo essere consapevoli del fatto che Dio ci ha fornito il Suo Spirito, così che possiamo comprendere i Suoi pensieri  e vivere tramite essi. In passato, abbiamo imparato ad apprezzare la saggezza degli uomini e non siamo mai stati capaci di liberarci dalla schiavitù e dalle sofferenze dell'umanità. Ma perché? Perché tutte le difficoltà che dobbiamo affrontare sono il risultato della saggezza terrena dell'uomo, perciò non dobbiamo aspettarci di risolvere tutti i nostri problemi utilizzando la loro causa. Dio ha fatto ad ognuno di noi la promessa del Suo Spirito; i profeti del Vecchio Testamento profetizzarono del grande risveglio, che avverrà in forma di Spirito di Dio, che scenderà su tutti gli uomini, che in tal modo avranno una visione di Dio più chiara. Gioele profetizzò che ciò sarebbe avvenuto gli ultimi giorni [Gioele 2:27]. Ricevere lo Spirito Santo porterà la liberazione che l'umanità sta tanto bramando, con sofferenza. Nient'altro porterà questa liberazione in cima al Monte Sion, lontano dalla luce proveniente dallo Spirito di Dio. 

La nostra salvezza avverrà soltanto se presteremo ascolto alle nostre facoltà spirituali, che ci insegnano le profonde cose di Dio. Una volta Gesù disse che lo Spirito ci insegnerà tutto e ci catapulterà in un nuovo mondo perfetto in Dio, in cui il dolore ed ogni frutto della morte saranno distrutti. In una lettera, Paolo scrisse che lo Spirito ci illumina in base al nostro rapporto con Dio, ed alla nostra eredità in Lui  [1 Corinzi 2:7-14]. E' questa consapevolezza che ci fa volare con le ali dello Spirito, al di sopra dell'ombra della morte. Tali verità appaiono inizialmente inspiegabili, ma improvvisamente ascoltiamo la voce del nostro pastore che ci fa cenno di raggiungerlo.  

Un uomo dalla naturale mente religiosa e terrena non può compredere questi concetti spirituali, in quanto è legato allo Spirito umano che è terreno e tenebroso. Nemmeno le persone dotte ed istruite e molti scrittori di best sellers generalmente non li comprendono, perché sono spiritualemente razionali.  Nicodemo, che rappresenta il più stimato e rispettato religioso e leader morale di questo mondo, non fu capace di comprendere le cose della sua controparte celeste (Gesù), quando ebbero occasione di intrattenere una diretta conversazione. Il consglio che gli diede Gesù fu: “Uomo, cambia il tuo pensiero e rinascerai”. Il Maestro gli aveva semplicemente detto di mettere da parte i pensieri derivati dalla saggezza dell'uomo, e porsi nella mente di Cristo, la cui saggezza discende da Dio. Se ascoltiamo lo Spirito, scopriremo che comunica tramite segni e simboli. Utilizza i concetti delle cose visibili, per spiegare i pensieri di Dio. Il mondo intero e le cose che contiene, rappresentano semplicemente una grande parabola che indica i segreti penseri di Dio. Gesù sapeva ciò, e per questa ragione predicava in parabole, riferendosi alle cose visibili per esprimersi sulla mente di Dio nel Suo eterno Regno. La Bibbia, in particolare il Vecchio Testamento, Le Parole e il Libro della Rivelazione sono caratterizzati da toni di mistero per la nostra edificazione nella Fede. Tutto ciò che dobbiamo fare è ascoltare pazientemente le parole che lo Spirito ci dirà; cerchiamo di distaccarci dalle nostre preoccupazioni e dalla vita, ed ascoltiamo. Gesù disse che dobbiamo prestare attenzione quando ascoltiamo lo Spirito di Dio, perché più lo facciamo e più ci sarà dato in cambio, ossia più L'ascoltiamo e più ci sarà garantita la luce e l'accesso nel Regno di Dio, dell'amore, pace, potere e gioia. Perciò, allacciate le cinture di sicurezza ed ascoltate la Parola dello Spirito.

 

        UNA LUCE NELL'INFERNO E NELLA MORTE

 

Nella trasgressione di Adamo, che si era nutrito del frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male, l'albero è sinomino della saggezza di questa carnale epoca materiale, Adamo precipitò nel regno della morte. Egli morì perché il frutto in questione gli fece perdere la sua vera immagine, incastonata in Dio, ossia un'immagine spirituale, incorruttibile ed immortale, esattamente come Dio. Nella sua nuova consapevolezza, Adamo fu reso potente dalla saggezza di questa epoca, ora divenuta di carne e sangue; spinse lontano la Gloria del Dio immortale ed invisibile, unendosi all'uomo corrotto di carne e sangue. La sua vera natura era perfetta, santa e giusta, era una cosa sola con Dio fino a quando si conformò alla coscienza fatta di carne e sangue, secondo la saggezza di questo mondo.  

Quando ascoltò la voce di Dio nel Giardino di Eden, si nascose ed in seguito ne spiegò il motivo dicendo che era nudo. Dio gli chiese: “Chi ti ha  detto che sei nudo?” cioé “Non ti vedo nudo, ma nel modo in cui eri al principio, con me nella Gloria”. La separazione tra Dio e l'uomo nella coscienza adamitica, si trova sempicemente nella mente dell'uomo, ad indicare che Dio non vede una separazione e non ci vede nudi dinnanzi a Lui.  

A quel punto, Adamo venne intrappolato nella coscienza di carne e sangue, che sappiamo essare contraria a Dio e non può piacerGli. La carne ed il sangue sono deboli, e non possono in alcun modo fare la volontà di Dio, per questa ragione, le menti degli uomini non piacciono a Dio, non importa quanto tentino di ottenere il contrario, tramite la religione o la moralità. A volte, gli uomini cercano di fare del bene e manifestare amore, ma in realtà non posseggono il potere di farlo, semplicemente a causa della propria identità terrena, fatta di carne e sangue. L'incapacità di piacere a Dio comporta ciò che definiamo condanna, che nasce interiormente agli uomini, e che generalmente dice: “sei nudo”, “sei indegno”, “non ami Dio”, “sei un nemico di Dio”, ecc. La condanna fa allontanare sempre di più l'uomo dal Regno della luce, spingendolo in quello delle tenebre. Gli fa perdere tutto il rispetto e la Fede in Dio.  

La saggezza di questo mondo materiale corrisponde alla conoscenza del bene e del male, si tratta della dottrina che viene impartita dalla bestia subdola dalla lingua biforcuta, il serpente. Questa creatura che striscia sulla terra, emette veleno per distruggere gli uomini. Non esiste alcun serpente fisico in un giardino reale: è un concetto sprituale, che lo Spirito comunica agli uomini tramite l'uso delle cose visibili. La saggezza del serpente è quella dell'uomo che domina questo mondo di apparenze. Presto scopriremo che sono proprio gli insegnamenti e le tradizioni degli uomini che rendono le persone schiave e le portano alla morte; è Satana che agendo attraverso gli uomini, ci nega la corono della vita.  

La trasgressione di Adamo era la sua conformazione a questo mondo materiale, in accordo con la saggezza di quest'epoca. In tale frangente, perse la sua gloriosa, celeste ed immortale immagine a somiglianza di Dio, per ottenere una terrena immagine mortale di carne e sangue. Dobbiamo tenere bene a mente, che il peccato o trasgressione non corrisponde al fumare, fornicazione, ubriacarsi, gelosie, ecc. ; infatti, questi sono soltanto i frutti della carne, che l'uomo ha creato unendosi alla coscienza adamitica. Adamo morì perché si era cibato del frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male, fu allontanato dalla presenza di Dio, e fu condotto in un deserto mortale, senza vita. Nella sua trasgressione, fu chiamato polvere e sarebbe tornato polvere; in breve, si sarebbe continuamente conformato alla polvere in tale stato trasgressivo. Capiamo che la polvere a cui la Bibbia qui si riferisce, è semplicemente la coscienza di carne e sangue, la terrena coscienza materiale in cui cadde Adamo, dopo aver trasgredito. Inoltre, la polvere simboleggia anche la vanità e la devastazione, impiegate per descrivere ciò che è inconsapevole del vero Dio vivente. Nel momento in cui abbiamo fallito nel vedere il creato nella luce dello Spirito di Dio, abbiamo semplicemente visto la vanità (polvere).  Il creato esiste per riflettere la Gloria del Creatore e per arricchirci della consapevolezza di Lui e servirLo; ma d'altra parte, gli uomini hanno visto il creato senza considerare il Creatore, diventando vanitosi nel pensare. 

Potremmo, a questo punto porci una domanda: cos'è la morte agli occhi di Dio? Comprenderemo che il deterioramento della carne, caratteristico della morte fisica, non corrisponde alla vera morte. Quest'ultima si rivela nella caduta di Adamo nel principio, quando disobbedì a Dio e ricevette la conoscenza del bene e del male. Adamo morì dopo aver mangiato il frutto della conoscenza del bene e del male, anche se visse nella carne per circa ducento anni dopo la sua morte. Ma era soltanto un cadavere vivente che vagava per la terra. Tutti gli uomini che non resistono ai loro titoli  ed esaltazioni, che si trovano all'interno dei confini dei sistemi umani, non sono altro che delle belle bare, il cui interno contiene le ossa umane. Tutti gli uomini che si trovano nella coscienza adamitica, muoiono incosciamente, servendosi della sagezza di quest'era, che li ha conformati all'mmagine e coscienza di carne e sangue. Nella caduta, l'uomo ha perso la conoscenza del vero Dio vivente. Questo è quanto oggi ha recato con sé tormenti e dolore per l'umanità. LA MORTE E' LO STATO PROFONDO DI INCOSCIENZA IN CUI CADE L'UOMO, INCOSCIENZA CHE GLI FA PERDERE LA CONOSCENZA DELLA SUA VERA  FORMA ED ORIGINE IN DIO. IL RISULTATO O FRUTTO DI TALE IGNORANZA CAUSATA DALLA NOSTRA INCOSCIENZA DEL NOSTRO RUOLO NEI CONFRONTI DELL'ONNIPOTENETE ED ONNIPRESENTE, E' CHIAMATO INFERNO. 

Qualcuno mi potrebbe dire che vado in chiesa ogni giorno, pago le tasse, digiuno ogni giorno, sono un pastore, partecipo ai raduni di revival di guarigione e spirituali, in cui assistono centinaia di migliaia di persone (come all'epoca dei profeti), ecc. La verità è che pochi comprendono il concetto di Dio, in molti sono ad avere la consocenza di una forma di idolo in cielo, pronto a distruggere i peccatori ed a ricompensare i fedeli. Molte persone non hanno la vera comprensione della propria vera origine e radice nel Dio vivente. Oggi, il mondo è colmo di uomini che si trovano al di fuori dell'amore di Dio, che si sono sentiti degli orfani lasciati da soli in un mondo freddo, a causa del regno della morte la loro mente è precipitata in uno stato adamitico. Allo stesso modo, un uomo morto viene lasciato SOLO nella tomba, ad imputridire ed a farsi mangiare dai vermi, finché anche gli altri uomini estraniati dal regno dei vivi subiranno la stessa sorte. Dimentichiamo l'ipocrisia della religiosa riguardo la bella presentazione che gli uomini cercano di metter su: nessun uomo può lodare veramente Dio in un tale stato di decadenza. Tutti gli uomini sono segretamente tormentati dal senso di separazione ed inimicizia con il Dio vivente. Il forte senso di condanna e mancanza di credenza in Dio, produce un fuoco invisibile che distrugge continuamente gli uomini. Tutte le nazioni che sono lontane dalla consapevolezza della presenza del Dio vivente, cadono nella distruzione a causa della propria coscienza adamitica. Ecco perché si nota che la distruzione degli uomini non è soltanto fisica, ma colpisce anche le facoltà mentali, quando diventano sempre più riprovevoli.  

Salmo 9:17  Gli empi se ne andranno al soggiorno dei morti, sì, tutte le nazioni che dimenticano Dio.

 

Salmo 27:9  Non nascondermi il tuo volto, non respingere con ira il tuo servo; tu sei stato il mio aiuto; non lasciarmi, non abbandonarmi, o Dio della mia salvezza!

 

L'assenza della conoscenza di Dio, lascia spazio ad una mente improntata sul regno della solitudine, in cui non c'è alcun aiuto dall'Alto, creando così un senso di abbandono; tale regno è l'inferno. La sensazione di trovarsi contro il Creatore, di non piacerGli è sufficiente a trascinare gli uomini in un profondo dolore e distruzione. I morti non conoscono l'amabile gentilezza e sicurezza di Dio: sono come l'uomo nella tomba, lontano dalla Sua sorgente.  

Per favore, leggete il Salmo 88 per avere una visione approfondita dei morti in grande tribolazione (“L'esperienza dell'inferno”). 

Salmo 88:3  perché l'anima mia è sazia di mali e la mia vita è vicina al soggiorno dei morti. 4  Io sono contato tra quelli che scendono nella tomba; sono come un uomo che non ha più forza. 5  Sto disteso fra i morti, come gli uccisi che giacciono nella tomba, di cui non ti ricordi più, e che la tua mano ha abbandonato. 6  Tu mi hai messo nella fossa più profonda, in luoghi tenebrosi, negli abissi. 7  L'ira tua pesa su di me, tu mi hai travolto con tutti i tuoi flutti. [Pausa] 8  Hai allontanato da me i miei amici, m'hai reso abominevole per loro. Io sono imprigionato e non posso uscire. 9  I miei occhi si consumano di dolore; io t'invoco ogni giorno, SIGNORE, e tendo verso di te le mie mani. 10  Farai forse qualche miracolo per i morti? I defunti potranno risorgere a celebrarti? [Pausa] 11  La tua bontà sarà narrata nel sepolcro? O la tua fedeltà nel luogo della distruzione? 12  Le tue meraviglie saranno forse conosciute nelle tenebre, e la tua giustizia, nella terra dell'oblìo? 13  Ma io grido a te, o SIGNORE, e la mattina la mia preghiera ti viene incontro. 14  Perché, SIGNORE, respingi l'anima mia? Perché mi nascondi il tuo volto? 15  Io sono afflitto e agonizzante fin dalla mia gioventù; io porto il peso dei tuoi terrori e sono smarrito. 16  Il tuo sdegno mi travolge, i tuoi terrori m'annientano, 17  mi circondano come acque tutto il giorno, mi stringono tutti assieme. 18  Hai allontanato da me amici e conoscenti; le tenebre sono la mia compagnia.

 

Dio ha amato talmente tanto il mondo, che gli ha donato il Suo unico Figlio, per liberare l'umanità dalla fossa (tomba) della distruzione, coronandola con la vita eterna. Il Salmo 88 ci fornisce un'idea sullo stato adamitico di morte dell'uomo. Perde tutta la sua coscienza dell'amore di Dio ed il potere di mantenerlo, precipitando constantemente nella fossa dell'ignoranza e della morte. La sua anima è in grande tribolazione ed in preda al rancore, avendo perso la consocenza della sua unità ed inseparabilità con l'Onnipresente ed Onnipotente. L'alienazione dalla presenza dell'Eterno, lo getta costantemente nella fossa, in cui la distruzione ed i poteri della morte regnano su di lui. Fratello, questo è oggi lo stato in cui riversa l'uomo di questo mondo. Se proviamo ancora un senso di solitudine, vuoto, timore e tormento, dunque significa che abbiamo conosciuto Dio (o che dovremmo ccrescere di più in Lui). 

Nella coscienza adamitica, siamo allontanati dalla presenza di Dio nella luce, e condotti ad un'oscurità esteriore, dove la consocenza del vero Dio vivente manca; ma tutto ciò avviene all'interno della nostra coscienza, non da qualche parte in cielo. Nelle tenebre esteriori, l'uomo è soggetto ai poteri della morte e della distruzione; è tormentato dal timore per il suo domani e per la sua sopravvivenza, in quanto è stato reso orfano, tagliato fuori dalla sorgente, che è il Padre. 

Perché dovrei arrabbiarmi con i miei genitori nella carne, o con dei vecchi amici o parenti? Adesso capisco che anche loro hanno patìto le pene dell'inferno; il loro stato rifletteva soltanto lo stato della propria mente resa orfana. La stessa cosa avviene oggi per l'umanità, il tradimento, l'odio, le gelosie, e tutti i frutti prodotti dagli uomini, rappresentano semplicemente il tormentato stato della loro anima, che è stata estraniata dalla presenza del Dio vivente. Ciò è come vagare per il mondo, senza sapere la propria provenienza e destinazione; essi vivono in una sorta di tensione, temendo quello che non conscono. Quando si conoscono tali cose, c'è la tendenza a cominciare ad amareggiarsi per le ferite e l'amarezza inflitte dagli uomini; la compassione, la pazienza e la comprensione, nascono in noi, perché cominciamo a discernere i fratelli, vittime della stessa difficoltà in cui eravamo noi. 

 

LA SOLA RIVELAZIONE CHE CI RENDE LIBERI

 

Gesù disse che quando i morti ascolteranno la Sua voce, usciranno dalle loro tombe per entrare nella luce e vivere. Resusciteranno dall'oscuro regno delle tenebre, dove i poteri della distruzione non si esauriscono mai (vermi), finendo nell'eterno giorno del Signore, in cui rivedranno di nuovo il Suo volto. Come il pastore di anime richiama il suo gregge, così quelli che riconoscono questo profondo segno entreranno nella vita eterna. Ma cos'è la vita eterna? E' CONOSCERE DIO ED IL FIGLIO, PERCHE' E' TUTTO CIO' DI CUI AVREMO SEMPRE BISOGNO CHE CI SOSTENGA, IN TUTTO PER L'ETERNITA'.  

Giovanni 17:3  Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo.

Comprendete che il “Gesù Cristo” menzionato da Gesù in Giovanni 17, si riferisce all'eterno corpo spirituale di Cristo, di cui ognuno di noi fa parte. A questo punto, è importnte discernere questo corpo, che è di natura spirituale ed esistente da prima che il mondo fosse creato; esso è la casa di Dio, ed è in realtà, l'unica espressione di Dio. Noi costituiamo tutti una parte integrale di quel corpo chiamato Cristo, ed abbiamo tutti un unico Padre. Gesù è giunto tra noi per rivelare la nostra parte in quell'unico corpo, ed è il motivo per cui Egli dice: “Nella mia casa del Padre, ci sono molte dimore”, a sottolineare che tutti siamo parte di Dio, che è l'eterna casa del Padre.  

Anche l'Apostolo Giovanni scrisse che la Parola è qui per rivelare Dio, e che tutti siamo parte di Lui, che è vero e l'unico Dio.  Comprendete che questo è il messaggio del Regno, rivela che NOI SIAMO IN LUI, MA NON PERCHE' E' GIUNTO PER FARCI ENTRARE IN LUI; SIAMO IN LUI, sin dal principio, nel Padre. Come ho spiegato precedentemente, il principio è semplicemente ciò che ha radici in Dio, che in realtà non ha né principio né fine. In questo carnale regno materiale, gli uomini stabiliscono l'inizio con il tempo, ma ció non avviene nel Regno di Dio, in quanto il tempo non vi esiste, in cui le cose sono semplicemente perfette.  

1Giovanni 5:20  Sappiamo pure che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per conoscere colui che è il Vero; e noi siamo in colui che è il Vero, cioè, nel suo Figlio Gesù Cristo. Egli è il vero Dio e la vita eterna.

Fratelli, dobbiamo crescere nella rivelazione della nostra origine in Dio, che libererà ognuno di noi dai tormenti infernali, dove risiede questo mondo tagliato fuori dall'amore di Dio. Conosceremo la viert', ed essa ci renderà liberi dal potere distruttivo della morte (ignoranza del Dio vivente). Lo Sprito della Parola ci trasporta da una coscienza all'altra, da una consapevolezza di essere orfani, tutti soli senza un padre, fino ad una conscia pura consocenza illimitata del Padre. Questo è ciò che tutti cerchiamo, perché nel Padre non manca la bontà. Il potere del diavolo si trova semplicemente nell'ignoranza della nostra unione con il Padre, nella luce. Ora il Padre ci sta conducendo in un Regno di cui siamo coscienti del fatto di essere tutti nel Figlio, che è nel Padre: questo è il fine della Fede.  

Giovanni 14:20  In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me e io in voi. 21  Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io lo amerò e mi manifesterò a lui".

La chiamata all'obbedienza nella Fede ci condurrà al giorno del Signore, in cui svanirà ogni ombra che ci ha velato la vista della Gloria di Dio. Quel giorno eterno, Lo vedremo in volto ed avvertiremo il Suo ineguagliabile amore e gentilezza verso di Lui; in questo luogo, realizzeremo dunque che Egli non ci ha mai lasciati, ma siamo stati noi a lasciarci influenzare dalle tenebre di questo mondo. Le tenebre che formano questo freddo mondo di morte rappresentano semplicemente l'ignoranza di noi stessi nel Padre; quando giungerà l'illuminazione, allora sapremo che noi siamo Cristo, che é Dio, Nostro Padre. La conoscenza di noi stessi in quanto Cristo, nel Padre, ci libera dalla morsa dei poteri dell'inferno.  

 

COME OTTENERE LA LIBERAZIONE 

 

Abbiamo stabilito che la conoscenza del Figlio, di cui siamo parte è ciò che ci libera; tale conoscenza avviene prima come un seme di mostarda, piccolo ed insignificante, ma che poi cresce pazientemente, in un gigante e forte albero che fornisce riparo agli animali del campo. Questo significa che credere nella nostra origine nell'impeccabile Figlio di Dio (Cristo), che è una cosa sola con il Padre, potrebbe sembrare che annaffi la massiva miscredenza nei nostri cuori. Essa ci dice che siamo di carne e sangue, che siamo imperfetti esseri mortali, che siamo nemici di Dio, che siamo soli e orfani in questo mondo, che siamo dei peccatori e meritiamo di morire, ecc. Alcuni potrebbero avere la rivelazione della loro eredità in Cristo, ed ancora non sentire la sicurezza e l'amore di Dio. 

Una volta, un fratello mi ha chiamato in privato dopo una predica, ed umilmente mi ha chiesto cosa dovremmo fare per realizzare ciò che io stesso predico. Ha ammesoe che ciò che io avevo predicato era vero, ma non sapeva come metterlo in pratica. Gli ho rammentato che era padre, e pertanto gli ho chiesto come avesse fatto ad avere figli; ha risposto dimostrandosi imbarazzato, che tutto ciò che aveva fatto era aver avuto un rapporto sessuale con la moglie, che nove mesi dopo aveva partorito. Poi, gli ho anche chiesto se conoscesse il processo dello sviluppo del bambino, e mi ha risposto di no. Mi riferivo al Capitolo 11 del Libro di Ecclesiaste. 

Ecclesiaste 11:5  Come tu non conosci la via del vento, né come si formino le ossa in seno alla donna incinta, così non conosci l'opera di Dio, che fa tutto.

  

Gli ho detto che in egual modo, tutto quello che dobbiamo fare è entrare in un intimo rapporto con il Padre. Tale rapporto fa venire fuori quell'uomo, che è del Regno di Dio. Come entriamo in comunione con  segreti del nostro cuore, la Sua luce è come sperma che ci penetra per illuminare il nostro ventre spirituale (mente), dando vita ad una nuova creatura dentro di noi. Non possiamo fare altro. Così come lo Spirito aleggiava sulle tenebre, in Genesi 1, e poi comandò alla luce di disperdere quell'oscurità, allo stesso modo dobbiamo permettere allo Spirito di Dio di ricopririci in una sorta di rapporto, che fa nascere i figli della luce dai nostri ventri spirituali. 

E' giunto il momento di porre continuamente il Signore dinnanzi ai nostri occhi, e ricevere continuamente consigli dal Suo Spirito. Dobbiamo guardare attraverso occhi spirituali ed ascoltare con orecchie spirituali, per ricevere la Parola e scorrere in Essa. Dobbiamo cominciare costantemente a ricevere indicazioni spirituali dal Signore, attraverso il Suo Spirito. Come direbbe il salmista, “il Signore viene sempre prima di me”; dovremmo cominciare l'opera nella Fede, ed entrare in quel Regno di costante comunione nello Sprito. Dovremmo vedere le cose nel modo in cui le vede lo Spirito, ed ascoltare sempre allo stesso modo, non più secondo lo Spirito dell'uomo. Se agiamo in questo modo con pazienza e sopportazione, entreremo nel Regno di Dio, di perfetta gioia e felicità; la nostra anima ci solleverà dal regno dell'inferno e della morte. Diventeremo dunque coscientemente consapevoli della meravigliosa Grazia ed amore di Dio per noi. Sì, sapremo che siamo l'incorruttibile e santa parte in Dio, che non può provare i poteri della morte che regna nell'umanità.

 

Salmo 16:7  Benedirò il SIGNORE che mi consiglia; anche il mio cuore mi istruisce di notte. 8  Io ho sempre posto il SIGNORE davanti agli occhi miei; poich'egli è alla mia destra, io non sarò affatto smosso. 9  Perciò il mio cuore si rallegra, l'anima mia esulta; anche la mia carne dimorerà al sicuro; 10  poiché tu non abbandonerai l'anima mia in potere della morte, né permetterai che il tuo santo subisca la decomposizione. 11  Tu m'insegni la via della vita; ci sono gioie a sazietà in tua presenza; alla tua destra vi son delizie in eterno.

 

Dopo aver pazientemente e costantemente attraversato il deserto della solitudine e miscredenza, alla ricerca della Gloria, saremo improvvisamente consapevoli della nostra giusta e vera forma che perdemmo nell'oscurità di questo mondo. Cerco di essere cauto  in questo nell'introdurre la pazienza, perché molte persone in tale percorso si arrendono e tornano sui propri passi, verso le tenebre di questo mondo, soltanto per soffrire più tormenti e dolori. Anche una donna gravida, che porta dentro di sé una nuova vita, deve attraversare un periodo di pazienza e sopportazione. A volte, permane la tendenza a sostenere di non aver voluto restare incinta, ma poi dopo il parto la gioia cancella tutto il dolore che tale atto ha comportato. Attraversando con pazienza e sopportazione dei periodi di miscredenza ed abbandono, ci siamo sentiti come se fossimo stati vanamente “seminati” con la promessa. Quest'ultima è il Figlio che emergerà davvero in noi; quel giorno nessun uomo potrà più privarci della gioia, a significare che i principati ed i poteri di questa epoca oscura, che hanno schiavizzato gli uomini nella paura e nella morte, non ci toccheranno più.  

Giovanni 16:20  In verità, in verità vi dico che voi piangerete e farete cordoglio, e il mondo si rallegrerà. Sarete rattristati, ma la vostra tristezza sarà cambiata in gioia. 21  La donna, quando partorisce, prova dolore, perché è venuta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'angoscia per la gioia che sia venuta al mondo una creatura umana. 22  Così anche voi siete ora nel dolore; ma io vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi toglierà la vostra gioia. 23  In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome, egli ve la darà.

Questo è il Regno dove la perfetta Fede sarà ripristinata e in cui tutto ciò che chiederemo ci sarà dato, perché siamo una cosa sola con l'Onnipotenete ed Onnipresente. La sicurezza e la conoscenza di questa unità con Dio è l'unica cosa di cui abbiamo davvero eternamente bisogno. Quel giorno diventeremo davvero ocnsapevoli del fatto che Egli non ci ha mai lasciati, e noi siamo in Lui, inseparabilmente per l'eternità. L'inferno non ha alcun potere su questa unione, perché esiste prima di tutte le cose.

 

Amen

Trevor Eghagha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
"Sorgi, risplendi, poiché la tua luce è giunta, e la gloria del SIGNORE è spuntata sopra di te!!!  Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo.!!   Poiché la creazione aspetta con impazienza la manifestazione dei figli di Dio; !!    perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore. !!!

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