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TRASFORMAZIONE DEI SANTI    

(IL Rapimento IV)

1Tessalonicesi 4:13-18  Fratelli, non vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza.  4:14  Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati. 15  Poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; 16  perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; 17  poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore. 18  Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.

Consolatevi dunque gli uni gli altri con questa parola”: queste sono le parole dell'Apostolo Paolo nella lettera scritta alla Chiesa dei Tessalonicesi dell'epoca, avendo spiegato la speranza dei credenti nella salvezza in Gesù Cristo. Per questo motivo, ci inginocchiamo davanti al nostro Padre Celeste, chiedendo allo Spirito di sapienza e intelligenza, di conoscere il mistero della Sua volontà amorevole, e possiamo esplorare insieme la grandezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità dell’amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza.

La nostra consolazione è la pienezza della Gloria di Dio, cioè Cristo; Lui vale più dell’oro, dell'argento e più di tutto ciò che può essere immaginato, e rimane per sempre il nostro premio. Egli è il nostro premio celeste, poiché in Lui risiede la pienezza del Dio vivente, in Lui siamo completi. In verità, tutti gli uomini hanno peccato e sono diventati privi della Gloria di Dio, ma la buona novella è la nostra restaurazione alla Gloria tramite Gesù Cristo.

Dall’apparizione di Gesù Cristo dal cielo, l’ora è giunta per ritornare a quella Gloria che perdemmo in Adamo. Cristo fu rivelato per farci ritornare nella nostra eredità nella Gloria di Dio. Egli finì la Sua opera sulla croce, rompendo il velo tra l'uomo e la Gloria di Dio, mostrandoci la via che conduce alla gloria del Padre. Non esistono più sacrifici né opere da compiere da parte di Gesù Cristo, ciò che serve è udire la voce, comprenderla, crederle e con la Fede, accedere alla Gloria dove troveremo il riposo del Signore, preparato per chiunque invochi il Suo nome.

E' importante capire che la salvezza di Dio è una cosa presente e continua, anche se il mondo non si accorge di questo mistero. Come disse Gesù, poi Paolo anni dopo, il giorno viene come un ladro nella notte, perché un ladro entra, ruba e dopo va via senza che il proprietario se ne accorga. Anche  in apparenza, Gesù fu come un ladro nella notte, poiché non si accorsero della Sua venuta, visto che dormivano. Solo quelli svegli nella loro mente spirituale potranno riconoscere la venuta e la manifestazione del Cristo nella Gloria, quelli che cercano dei segni fisici come insegnano le religioni tradizionali, saranno delusi. Se invece un uomo riceve la Parola pura dal Nostro Padrone, riconoscendo il Regno di Dio dentro di sé, confessando e conformandosi a tale verità, non perirà, ma sarà risuscitato dalla morte e destinato alla vita eterna.

Siamo chiamati alla Gloria, per lodare il nome del Signore davanti a tutte le nazioni, perché Dio dimostrerà loro il Suo amore verso il Figlio in Noi, un amore che sorpassa ogni compressione dell’uomo.  Essendo chiamati a partecipare alle sorte dei Santi nella luce immortale del Dio vivente, siamo esortati ad udire la voce del Padre oggi, e di fare tutto il possibile per ritrovarci  davanti al Padre con gioia, perché senza pietà nessun uomo può comparire davanti alla Sua Gloria. Per questo motivo, Dio ci ha donato l'intelligenza spirituale per conoscere il mistero della Sua Gloria incorruttibile dentro di noi, cioè Cristo in noi l’immagine di Dio. Tale sapienza è ciò che ci aiuta a sottrarci alla schiavitù della corruzione, per poi incontrare la libertà gloriosa del Figlio di Dio. Come cantò il salmista: l’anima nostra è salva, come un uccello dal laccio del cacciatore; il laccio si è spezzato e noi siamo salvi. La sapienza della verità, cioè Cristo in noi, Figlio del Dio incorruttibile vivente, è ciò che ci libera dal potere del maligno.

 

CRISTO, L’UOMO IMMORTALE DAL CIELO

Giovanni sembrò in piena riverenza e stupore quando fece un sommario di Gesù Cristo, scrisse che ebbe contemplato la Gloria di Colui che è dal principio, cioè la Parola e la vera vita eterna presso il Padre [1 Giovanni 1:1-3]. Giovanni introdusse in quella lettera, la vera essenza del Dio Onnipotente, il principe che esisteva da prima che il mondo fosse creato. Egli è la Gloria e l’immagine del Dio invisibile, tutte le cose create, sia quelle invisibili che quelle visibili sono state create per mezzo di Lui. In Lui è la pienezza della Gloria di Dio, e tutta l’autorità e  il dominio Vi restano, e tutto, sia in cielo sia in terra, è stato creato per mezzo di Lui  e per il Suo piacere. Nessun uomo ha visto Dio, ma il Figlio lo rivela, chiunque contempli il Figlio contempla Dio, toccarlo è toccare Dio. Questo è un mistero che dura da secoli, perché il vero Dio invisibile manifesta se stesso, mostrandosi così al mondo. Paolo  lo definì il mistero della pietà.

1Timoteo 3:16  Senza dubbio, grande è il mistero della pietà: Colui che è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato fra le nazioni, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria.

La Sua apparizione ha portato alla vista degli uomini l’invisibile, dove si trova la sorgente della vita. Colui che è invisibile, senza inizio di vita né fine, si manifestò per  donare agli uomini che perirono nella fossa di questo mondo, la conoscenza dell'immortalità tramite il Vangelo.

2Timoteo 1:10  ma che è stata ora manifestata con l'apparizione del Salvatore nostro Cristo Gesù, il quale ha distrutto la morte e ha messo in luce la vita e l'immortalità mediante il vangelo,

 

Se leggiamo con attenzione il racconto spirituale della creazione dell’uomo nel primo Capitolo della Genesi, è evidente che Dio creò l’uomo a Sua immagine e somiglianza, e nella Sua Gloria. Prima di approfondire, è importante sapere che ci vuole intelligenza spirituale per capire le cose scritte nei primi capitoli di questo testo, poiché hanno una profondità spirituale maggiore di quanto si pensi. Per questo motivo, il Padre ci ha donato lo Spirito, per farci conoscere i segreti della vita, nascosta nel mondo, accecato dall’avidità. Il mondo conosce le cose che gli appartengono, ma a noi è data la possibilità di conoscere l’origine di tutto ciò che appartiene al mondo invisibile. Il racconto della creazione dell'uomo, in Genesi Capitolo uno, lo rappresenta nella piena Gloria di Dio, regnando sul Suo trono e esercitando dominio su tutta la creazione, con Lui, avendo la capacità di ottenere dei buoni frutti. Ispirato dallo Spirito, il salmista descrive tale uomo nella Gloria di Dio:

Salmo 8:4-9  che cos'è l'uomo perché tu lo ricordi? Il figlio dell'uomo perché te ne prenda cura? :5  Eppure tu l'hai fatto solo di poco inferiore a Dio, e l'hai coronato di gloria e d'onore. 6  Tu lo hai fatto dominare sulle opere delle tue mani, hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi: 7  pecore e buoi tutti quanti e anche le bestie selvatiche della campagna; 8  gli uccelli del cielo e i pesci del mare, tutto quel che percorre i sentieri dei mari. 9  O SIGNORE, Signore nostro, quant'è magnifico il tuo nome in tutta la terra!

 

Si vede chiaramente che Dio ha creato l'uomo per dominare sulle opere  create dalla Sua mano, non per essere dominato; Dio gli ha dato ogni cosa liberalmente, affinché l’uomo possa confessare: “Tutto ciò che ha il Padre appartiene anche a me”. Sarà difficile accettare questa verità, ma accettatela: <<Il Figlio di Dio è attualmente il Padre manifestandosi come uomo>>.

L’uomo in Genesi capitolo uno è una riflessione dell’essenza del Dio vivente, colui che chiamiamo Cristo oggi. E’ colui che è prima di Abramo, di conseguenza prima della nazione ebraica. Per cui Gesù confessò davanti agli uomini: <<Prima di Abramo, Io sono>>, <<prima delle vostre tradizioni e le vostre leggi secondo Mosè, Io sono>>. <<Sono venuto per restaurare ciò che è prima del mondo, prima che precipitaste  nella fossa dell' umanità e mortalità>>.

Con la Sua apparizione in questo mondo materiale privo della Sua Gloria, Egli ci ha donato la conoscenza della verità, affinché possiamo vivere in essa. Ha portato alla luce ciò che è dal principio, prima della caduta dell'uomo, prima che esistesse la morte, il peccato e la tribolazione in cui l’uomo oggi si trova. Mostrò agli uomini la creazione perfetta del Dio vivente, come se fosse stata la Gerusalemme Celeste che scendeva dal Cielo davanti agli uomini, affinché vedessero e ci credessero.

 Nella conversazione con un capo religioso, un Fariseo di nome Nicodemo, Gesù cercò di spiegargli l'esistenza di un’altra vita, realtà che non fu mai concepita dell’uomo mortale. Si tratta di una vita sopranaturale, dove tutto è possibile, una vita in cui l’uomo  trova  le delizie nel nome del Signore e riposo per la sua anima.

Anche se Gesù ebbe un corpo fisico sulla terra, apparteneva ad un altro mondo,  infatti  confessò  di venire dal Cielo. Questa è la postazione eterna del Cristo il Figlio del Dio vivente, poiché non è di questo mondo. Tutte queste caratteristiche di Gesù Cristo, l’uomo dal principio,  descrivono il Suo stato di perfezione celeste.

 

 

ADAMO, L’UOMO MORTALE DELLA TERRA

In Gesù si vede chiaramente, un uomo celeste che è prima di tutti e sopra ogni cosa, poiché tutta la creazione è stata generata da Lui. Al contrario, il mondo  così come  lo vediamo oggi, è pieno di uomini con un’immagine contraria da quella descritta nel primo capitolo di Genesi, come fu dimostrato da Gesù Cristo. Invece di essere a somiglianza di Dio esercitando il domino su tutta la creazione, l’uomo del mondo è diventato un essere soggetto ai poteri che governano il mondo materiale attuale. L'uomo è diventato schiavo della corruzione; tale schiavitù ha generato una natura corrotta piena di concupiscenza, creando di conseguenza, l'essere peccatori , dal quale deriva un allontanamento continuo dalla Gloria di Dio.

 

Lasciate perde le diverse giustificazioni degli uomini, sia di carattere religioso sia  quelle rappresentate dalle istituzioni moralistiche degli uomini, i quali puliscono le parti esteriori della tazza, ma lasciano sporche le parti interne, di conseguenza appaiono retti davanti agli altri, ma  si allontanano sempre di più dalla Gloria di Dio [Luca 11:38-41]. Ciò che deriva dall'uomo è ciò che lo distrugge, e allontana dalla Sua eredità nel Regno della luce. Il Padre non nega mai l’accesso alla Sua presenza, ma il cuore dell'uomo lo condanna, dandogli una coscienza sporca e un senso di nudità davanti al Padre, allontanandolo così infinitamente dalla Sua meravigliosa presenza.

Matthew 15:17-20  Non capite che tutto quello che entra nella bocca va nel ventre ed è poi espulso nella latrina? 18  Ma ciò che esce dalla bocca viene dal cuore, ed è quello che contamina l'uomo. 19  Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni. 20  Queste sono le cose che contaminano l'uomo; ma il mangiare con le mani non lavate non contamina l'uomo".

           

Senza pietà nessun uomo può vedere il Padre, scopriremo fra poco che essa è una cosa interiore, non secondo gli ordini religiosi dell’epoca degli Ebrei, né secondo i vari rudimenti religiosi, come il Cristianesimo tradizionale. Infatti, Dio ha generato l’uomo santo e perfetto, ma ha perso la santità e la perfezione davanti al Padre a causa della cecità causatagli dal principe di questo mondo.

Nella scena allegorica e spirituale del giardino dell'Eden, chiamato anche il Paradiso di Dio, lo Spirito ci ha fatto mostrato l’accecamento dell'uomo e la perdita del suo stato inattaccabile davanti al Padre. Comunicando tramite il serpente che rappresenta una mente carnale fissata sulla terra, l'uomo ha ricevuto la sapienza che lo ha accecato. L’accecamento spirituale degli occhi della mente dell’uomo,  ha causato di vivere una vita secondo un mondo materiale fatto di apparenza, cosi ha perso la conoscenza della sua vera essenza invisibile e incorruttibile, per una conoscenza sbagliata di se stesso; a causa della carnalità, ha anche dimenticato il Regno invisibile del Padre, preferendoLo a quello visibile. L’uomo cominciò ad agire  secondo la carne, comminando secondo l’istinto naturale, perciò perse  la conoscenza del Regno invisibile di Dio dove si trova il Paradiso di Dio. E' importante capire che tale scena è  presente e continua, perché l’uomo continua ad ingannare ed ad essere ingannato, conformandosi  a questo mondo vanitoso.

Pensate che dal momento della nostra nascita in questo mondo, eravamo tutti nutriti  con la sapienza della terra, che ci ha legato ad un mondo materiale, facendoci credere degli esseri mortali. Il legame al presente mondo secondo l’apparenza è ciò che distrugge l’uomo, invece di essere spirituale è diventato carnale, vivendo una vita nella povertà spirituale non consocendo l’abbondanza e la ricchezza nella Gloria, che  il Padre gli ha liberamente donato. Lo stato basso dell’uomo mortale è dimostrato nella maledizione di Adamo: egli fu gettato dalla cima della Gloria, alla terra (polvere) e perse la capacità di produrre frutta e cominciò a vivere una vita nella povertà spirituale [Genesi 3:16-19]. Invece di buoni frutti, produsse le spine e i rovi (frutti malvagi), faticando a sopravvivere.

Tutti gli uomini oggi vivono nella trasgressione di Adamo, che è uno sviamento perenne dalla verità, secondo l’origine nel disegno di Dio. La verità è ciò che esisteva prima della creazione del mondo, secondo il disegno di Dio, la bugia è semplicemente ciò che viene dopo la verità e cerca di negarla. Lo sviamento perenne dell’uomo dalla verità è ciò  che provoca la perdita della suo glorioso stato celeste, per un inglorioso stato terreno.  Finché l’uomo continua a conformarsi al mondo presente, si allontana sempre di più dalla Gloria in Dio.

 

IL PUNTO FOCALE DELL’EVANGELO

Il Vangelo è stato predicato a tutta la creazione, donando luce e comprensione, affinché possa vivere di nuovo nella Gloria dell’Unigenito Figlio. Esso serve da invito agli uomini che periscono nella trasgressione di Adamo, perché possano godere di nuovo la pienezza della vita e  delle delizie nel Regno dell’Unigenito Figlio. Il Padre ha tanto amato il mondo e gli ha dato il Suo Unigenito Figlio, in forma di sapienza che provoca una crescita in Colui che è la verità fin dal principio. Il desiderio amorevole del Padre è radunarci in uno in Cristo, che è la Gloria di Dio, una vita fuori del Cristo è ciò che ha provocato la morte e la sofferenza che vediamo oggi. La radunanza dei Santi sulla nuvola, avviene come un gran risveglio, facendoci passare dal sonno profondo alla rinascita spirituale.

Il Vangelo porta notizia di gioia, rivelando la via per riunirci in uno con il Padre e, di conseguenza, il nostro patrimonio glorioso nel Paradiso nei Cieli. Con l’ascolto e l’ubbidienza al Vangelo, la morte ed ogni frutto malvagio che ci ha dato il dolore e la sofferenza scompariranno e troveremo la gioia e la pace nella pienezza, come intendeva il Padre dal principio.

E' giunta l'ora di ricevere il Vangelo nello Spirito, crederci ed entrare nella Gloria, che ci è stata riservata dal Padre. Lo riceviamo non dagli uomini, ma mentre ascoltiamo ciò che lo Spirito ci sta ministrando  ora; per ascoltarlo, dobbiamo restare in silenzio, distaccandoci dalle tante distrazioni vanitose del mondo, perché sono in realtà, le attività della morte. Udire la voce dello Spirito dentro di noi è la chiave che ci apre le porte alla liberazione, perciò: “Udite ciò che lo Spirito dice”, non ciò che l’uomo dice.  

La salvezza che cerchiamo, giunge mentre ascoltiamo lo Spirito, perché apra i nostri occhi riportando la conoscenza del Figlio di Dio dentro di noi, finché sappiamo  che siamo in Lui, Lui in noi e siamo nel Padre. Quando siamo finalmente coscienti di questa verità senza dubbi, cioè siamo nel Padre essendo figli legittimi, ritroveremo finalmente la pace e la prosperità che cercavamo [Giovanni 14:20].

 

GESU’ IL PRECURSORE DELLA NOSTRA FEDE

Gesù rimane eternamente il precursore di coloro che troveranno la via di ritorno alla Gloria di Dio. Esattamente come noi oggi, trovò se stesso in carne e sangue come un uomo comune, e sentì l’impotenza, la debolezza e la tentazione della carne che separano gli uomini dalla conoscenza di Dio, ma obbedì al Padre, sacrificando la Sua vita, morendo sulla croce.

Filippese 2:8  trovato esteriormente come un uomo, umiliò sé stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce.

La differenza tra Gesù e gli altri uomini prima di lui è la Sua provenienza, cioè la Gloria di Dio. Gesù comprese il mistero della Sua vera esistenza prima di discendere sulla terra in forma umana, per condividere le afflizioni e  la povertà dei suoi fratelli. Ricordò la Sua gloria come fu nel primo capitolo di Genesi, quando Dio Lo generò, dandogli  il dominio sopra ogni cosa, e benedicendolo liberamente con la pienezza della fruttuosità   di ogni cosa, affinché ne godesse; tutto questo si riferisce al Paradiso di Dio, dove si trovano le delizie eterne. Gesù ricordò anche che ebbe un Padre amorevole che non Lo abbandonò mai, ma cercò anche di andare oltre la debolezza della carne.

Avendo questa rivelazione, la utilizzò con la Fede per ritornare da dove era venuto, confessando: <<Non sono di questo mondo>>, <<Vado al Padre>>, <<Glorificarmi con la Gloria che ebbe presso di te prima che fosse il mondo>>, <<So da dove vengo e dove vado >>.  Rivelò il gran mistero di tutti  i secoli, cioè, <<Io sono il Figlio, dell'immortale ed incorruttibile Dio, ovvero l’Unto dell’Eterno che regna sulle tutte le opere della Sua mano [Matteo 16:15-17]>>.

Come spiegò Paolo, Gesù è le primizie di coloro che erediteranno la vita eterna, ciò vuole dire che tante altri seguiranno la  Sua via. Con il Suo sangue ha strappato la copertura doppia della malvagità, che copre le nazioni di questo mondo ed ha oltrepassato il velo per unirsi con la Gloria del Padre.

Ebrei 6:19-20  Questa speranza la teniamo come un'àncora dell'anima, sicura e ferma, che penetra oltre la cortina, 20  dove Gesù è entrato per noi quale precursore, essendo diventato sommo sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melchisedec.

 

Una persona potrebbe chiedersi: “Che cosa è il velo?” Per spiegarlo, utilizziamo il tabernacolo di Mosè e i tempi fisici dell’epoca. La parte funzionate del tabernacolo e dei templi era caratterizzata da due stanze chiamate “il Luogo santo” e “il luogo santissimo”. La Gloria di Dio dimorava nel luogo santissimo. Le due stanze erano separate da una cortina, affinché nessun uomo potesse contemplare la Gloria di Dio, che apparve come una nuvola gloriosa nel luogo santissimo.

 

UN SCHIZZO SIMPLICI DEL TABERNACOLO (TEMPIO)

 

 Casella di testo: GLORIA DI DIO CHE APPARVE COME UNA NUVOLA  

Casella di testo: IL LUOGO SANTO
Casella di testo: Il LUOGO SANTISSIMO
Casella di testo: Il  CORTINA O VELO CHE SEPARA I DUE STANZI DEL TABENACOLO (ESODO 26:31-33)

 

 

 

 

Dalla nuvola che apparve fra i due Cherubini posti alle estremità del Propiziatorio sopra l’Arca dell’alleanza, Dio comunicò soltanto con Mosè, mentre visse e il Sommo Sacerdote. La forza e la prosperità degli Israeliti dipendeva dalla presenza nella nuvola oltre il velo, che è un simbolo della Gloria del Cristo. 

Levitici 16:2  Il SIGNORE disse a Mosè: "Parla ad Aaronne, tuo fratello, e digli di non entrare in qualsiasi tempo nel santuario, di là dalla cortina, davanti al propiziatorio che è sull'arca, affinché non muoia; poiché io apparirò nella nuvola sul propiziatorio.  

 

UN’IMMAGINE DELLA NUVOLA SOPRA IL PROPIZIATORIO TRA I CHERUBINI

 

 

Casella di testo: LA NUVOLA CHE RAPPRESENTA LA GLORIA DI DIO

 

Casella di testo: L’ARCA DELL’ALLEANZA

 Casella di testo: I CHERUBINI

Casella di testo: PROPIZIATORIO

 

 

Per maggiori dettagli sul tabernacolo dell’epoca, leggete i seguenti libri online: <<La rivelazione del Cristo nel Tabernacolo di Mosè>> o <<The 3 Phase Evolution of God’s Temple>> in Inglese. 

Non fu concesso agli uomini di andare oltre il velo, mentre nei templi e nel tabernacolo dell'epoca, solo il Sommo Sacerdote entrò una volta l'anno. Come spiegò Paolo, lo Spirito mostrava che la via alla Gloria di Dio oltre il velo, non si era manifestata prima della venuta dal Cristo [Ebrei 9:8]. Simbolicamente, tale cortina rappresenta il velo spirituale che ha accecato le nazioni del mondo, separandole dalla Gloria di Dio, allegoricamente rappresentata dalla nuvola. In realtà, gli uomini di questo mondo sono stati originati dalla Gloria di Dio, che è il loro patrimonio dal principio, ma  La persero nella trasgressione di Adamo. Con la morte sulla croce, il secondo Adamo, cioè Gesù Cristo, che è il nostro precursore nella santa Sede, strappò il velo [Marco 15:37-39] oltrepassandolo, e vive oggi nella Gloria del Padre che aveva già dal principio, prima di avere un’identità umana. La stradina che percorse Gesù, è la stessa strada che ogni credente seguirà, poiché anche noi, faremo le Sue stesse opere.

Giovanni 14:12  In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch'egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre;  

Tanti fratelli hanno limitato questo frase ai miracoli ed altre opere davanti agli uomini, non sapendo che oltre i miracoli, esiste una trascendenza dallo stato impoverito dell’uomo alla piena Gloria di Dio, che infatti è la maggiore delle meraviglie. Come Egli oltrepassò il velo per unirsi con la Gloria del Padre [Atti 1:9], così ascenderemo dalla nostra esistenza legata alla terra dove non c’è conoscenza del vero Dio, alla nuvola gloriosa dove rimarremo riuniti col Padre per sempre [1Tessalonicesi 4:17-18].  

 

LA TRASFORMAZIONE DAL TERRESTE AL CELESTE

Il desiderio  di ogni uomo è assaggiare i buoni  frutti del Regno di Dio, ed ereditare la Gloria di Dio; vogliono i frutti di pace, gioia, salute sana e soprattutto Fede verso Dio, ma non  riescono a trovarli e neanche ad avvicinarli. Osservate gli uomini del mondo, la loro preoccupazione è principalmente la ricerca di soddisfazione, ma più la cercano più scoprono la loro incapacità di trovarla. Per sfuggire all'abisso del maligno cui l’uomo è sottoposto, si deve rinascere di nuovo, non vi è un'altra strada. Una rinascita vuol dire nuova vita secondo lo Spirito, di conseguenza una perdita totale della nostra vita in questo mondo. Dobbiamo gettare via la nostra vita umana secondo la carne, perché non giova nulla. Una persona potrebbe chiedersi: “Cosa devo fare per gettarla?” Il Signore ci darà l’intelligenza per essere in grado di farlo, basta fermarsi ed ascoltarlo nel proprio cuore.  

I problemi dell’uomo non avvengono al fuori di lui, ma dentro se stesso, è inutile  dare la colpa del suoi problemi ad altri o  a dei fattori esterne, perché derivano  semplicemente dal suo stato della terra. Lo stato carnale dell’uomo, lo ha legato al mondo temporaneo, producendo la concupiscenza dentro  di sé. La concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita portano una natura malvagia nell'uomo, contaminandolo e conseguentemente allontanandolo dalla presenza di Dio a causa della coscienza sporca.

Leggiamo nello Spirito i seguenti versetti: 

Marco 7:14-23  Poi, chiamata la folla a sé, diceva loro: "Ascoltatemi tutti e intendete: 15  non c'è nulla fuori dell'uomo che entrando in lui possa contaminarlo; sono le cose che escono all'uomo quelle che contaminano l'uomo. 16  [Se uno ha orecchi per udire oda.]" 17  Quando lasciò la folla ed entrò in casa, i suoi discepoli gli chiesero di spiegare quella parabola. 18  Egli disse loro: "Neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che dal di fuori entra nell'uomo non lo può contaminare, 19  perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e se ne va nella latrina?" Così dicendo, dichiarava puri tutti i cibi. 20  Diceva inoltre: "È quello che esce dall'uomo che contamina l'uomo; 21  perché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, 22  adultèri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo maligno, calunnia, superbia, stoltezza. 23  Tutte queste cose cattive escono dal di dentro e contaminano l'uomo".

 

Nessun uomo con una nascita secondo la carne può dire che non ha una coscienza contaminata, perché nel suo stato della terra, l’uomo è diventato schiavo della corruzione. In realtà, l’uomo è generato puro ed esprimibile nell’immagine di Dio, ma perse tale stato con la sapienza del bene e del male, che il mondo gli ha insegnato. Per questo Gesù disse: “Dobbiamo essere come dei bambini prima di entrare nel Regno di Dio”, che vuol dire  che dobbiamo allontanarci da ogni sapienza terrena, che ci attacca a questo mondo di apparenza, e ricevere di nuovo dallo Spirito, la Parola pura che ci edificherà nella nostra essenza nell’immagine invisibile del Dio vivente.

Si chiarisce ancora di più, il perché Adamo si sentì nudo, perché mutando il suo stato celeste ad uno stato della terra, nacque una natura corrotta che lo allontanò dalla presenza di Dio. Dio è amore ed in Lui non c’è  mutamento, fino ad oggi, non vide più in Adamo lo stato perfetto in cui lo aveva generato, e gli disse <<Ti sei mostrato nudo>>. Il senso di aver commesso un peccato, generato da una coscienza sporca, ha eretto un muro nella mente dell’uomo, causando un separazione infinitA dalla sorgente della Sua vita, che è il Padre. Grazie al Signore, che fu rivelato dal Cielo, tale muro fu distrutto per farci ritrovare il Padre e la vita eterna.

Per ritrovarci nel Regno dell’Unigenito Figlio, fra le nuvole dove ci uniremo con il Padre e la pienezza della benedizione, dobbiamo per forza trasformare il nostro stato. In Adamo abbiamo vissuto una vita malvagia secondo l’immagine corruttibile della terra, ma è giunta l'ora di vivere nell’immagine celeste, la stessa che Dio intendeva sin dal principio.

Leggi attentamente i seguenti versi,

1Corinzi 15:45-49  Così anche sta scritto: "Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente"; l'ultimo Adamo è spirito vivificante. 46  Però, ciò che è spirituale non viene prima; ma prima, ciò che è naturale; poi viene ciò che è spirituale. 47  Il primo uomo, tratto dalla terra, è terrestre; il secondo uomo è dal cielo. 48  Qual è il terrestre, tali sono anche i terrestri; e quale è il celeste, tali saranno anche i celesti. 49  E come abbiamo portato l'immagine del terrestre, così porteremo anche l'immagine del celeste.  

Non dobbiamo essere portati via con il resto del mondo che dice: “Non c’è una speranza, mangiamo oggi poi moriamo domani 1Corinzi 15:32 -32, perché c’è la speranza nella buona notizia del Vangelo, che rivela la via alla Gloria dove scomparirà ogni dolore e sofferenza che affrontiamo a causa della maledizione di Adamo. Il Padre ci sta dando le chiavi per liberarci dalla prigione dell’uomo corrotto della terra che non può piacergli,  e giungere così alla libertà gloriosa del Suo Unigenito Figlio. Con il diagramma sotto, possiamo avere un’idea di ciò che il Padre sta facendo dentro di noi ora:

 

UNA DIAGRAMMA MOSTRANDO LA DESCEZA E L'ACCENSIONE DELL'UOMO

 

 

 

 

 

Essendo intrappolata in una natura impotente e corrotta di carne e sangue, a causa di un mutamento continuo, essendo una creatura somigliante alle bestie, l'uomo si trova prigioniero nel peccato e nella morte [Romani 1:22-25].  La carne e  il sangue non possono ereditare il Regno di Dio, perciò dobbiamo trasformarci dallo stato bassissimo in cui camminavamo, mentre eravamo nell'ignoranza [1Corinti 15:50, Giovanni 3:3-8]. In Adamo,  ci conformiamo all’immagine diabolica del serpente  da dove fluisce la malvagità, ma in Cristo  ci conformiamo di nuovo all’immagine celeste da dove fluisce la rettitudine [Giacomo 3:14-18]. Secondo la promessa del Signore, quelli che cercano la vera rettitudine davanti a Dio oltre le opere religiose davanti agli uomini, la troveranno nella Sua pienezza [Matteo 5:6]. La maniera in cui i Santi saranno trasformati rimane un mistero, però non vi è nulla che non  ci sarà rivelato in questi ultimi giorni, perché lo Spirito ci rivela ogni cosa futura, finché  non manchiamo di rispetto alla nostra Santa Fede [Giovanni 14:26]. La nostra Fede funziona in base a ciò che Lo spirito ci rivela.

Paolo cercò di spiegare il mistero della nostra trasformazione, ma lo  definì ancora come un mistero, dicendo che saremmo trasformati al suono dell’ultima tromba. Disse: “Quando suona la tromba i morti risusciteranno incorruttibili e saranno trasformati”, spiegò poi che la corruttibilità rivestirà l'incorruttibilità e il mortale l'immortalità.

1Corinti 15:50-53  Ora io dico questo, fratelli, che carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio; né i corpi che si decompongono possono ereditare l'incorruttibilità. 51  Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, 52  in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati. 53 Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità.  

Osservando nella natura, ciò che genera lo squillo di una tromba è il soffio dell’uomo. Da questo possiamo già capire che lo squillo dell’ultima tromba è il soffio (vento, respiro) di Dio. Useremo delle allegorie per capire il significato del soffio di Dio; come ho sempre spiegato,  il significato della Bibbia è molto più profondo di quanto si pensi: è un libro pieno di allegorie, che cerca di esprimere i pensieri amorevoli del Padre agli uomini. Il soffio di Dio rappresenta l’illuminazione o ispirazione che lo Spirito di Dio ci porta, dandoci una conoscenza celeste  proveniente direttamente dal cuore di Dio, mettendoci al corrente di ciò che Lui ci ha donato gratuitamente [1Corinzi 2:9-12 ]. Come scrisse  Paolo, l’occhio dell'uomo non vide e il Suo orecchio non udì le cose relative al Regno di Dio, perché senza l’ispirazione dello Spirito nessun uomo può entrare o vedere il Regno di Dio.

Lo Spirito porta anche un mutamento delle nostre caratteristiche mortali, rendendole immortali e celesti come Dio dimostrò, quando creò Adamo (a Sua immagine) dalla polvere.  

Genesi 2:7-8  Dio il SIGNORE formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente. 8  Dio il SIGNORE piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi pose l'uomo che aveva formato.

La scena allegorica nel settimo e ottavo verso del secondo capitolo di Genesi (Genesi 2:7-8), spiega l'opera amorevole di vivificazione che Dio compie nell’uomo.  La polvere della terra rappresenta la carne e il sangue o un uomo morto, vivendo una vita da mortale. Il soffio di Dio è l’unica cosa che può sveglialo e innalzarlo dalla morte, trasportandolo al Paradiso di Dio (Giardino di Eden o Regno di Dio) dove si unisce in uno col Padre. Il soffio sull'uomo è ciò che lo innalza dalla mortalità all'immortalità, e dalla corruttibilità alla incorruttibilità dandogli l'accesso nel Regno di Dio.  

Andando ancora più in profondità, il soffio di Dio sulla polvere (carne e sangue ovvero un uomo soggetto alla vanità) è lo squillo dell’ultima tromba che lo trasforma. Quelli che hanno le orecchie per ascoltare e riconoscere l’ultima tromba, ovvero la voce della verità dalla bocca del Signore, si alzeranno dalle tenebre delle loro tombe [Giovanni 5:25-28]. E’ chiamata l’ultima tromba, poiché dopo di essa non ce ne saranno delle altre, ciò che è stato nascosto nel nostro sogno mortale è portato alla luce e gli uomini conosceranno la verità. Quando ciò avverrà, non ci saranno più quelle voci che ingannano gli uomini, dando  loro un senso di mortalità terrena che provoca la morte. La tomba, in seguito alla quale gli uomini si alzeranno dalle proprie tombe, rappresenta l’identità sbagliata  fatta di carne e sangue in cui il mondo vive, cioè nella concupiscenza della carne perdendo ogni traccia della vera immagine celeste dal principio.

Siamo predestinati e chiamati per essere conformati e glorificati nell’immagine del Figlio di Dio, che è un’immagine celeste. Questo è tutto ciò che serve per trovare il Regno di Dio, poiché nessun uomo della terra può entrarvi e neanche vederlo a causa della natura corrotta.  

Romani 8:29-30  Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli; 30  e quelli che ha predestinati li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati li ha pure glorificati.  

Solo quando ci svegliamo dal nostro sogno profondo in Adamo, all’immagine del Cristo che è l’immagine del Dio vivente, troveremo la perfezione che cerchiamo. Quel giorno, sapremo che Egli ha posto ogni cosa sotto i nostri piedi, e ci ha benedetto con ogni benedizione spirituale nel luogo celeste in Gesù Cristo.

Salmi 17:15  Quanto a me, per la mia giustizia, contemplerò la tua faccia, mi sazierò, al mio risveglio, della tua sembianza. 

La trasformazione dell'uomo avviene internamente non esteriormente come pensano e sperano gli uomini, non è una trasformazione genetica o nel dna del corpo fisico dell’uomo. Avviene con trascendenza nella nostra coscienza dallo stato bassissimo dell’uomo, ad uno stato celeste del Figlio di Dio. Mentre ascoltiamo lo squillo della tromba nello Spirito, la nostra mente è rinnovata secondo la mente del Cristo, non più secondo il vecchio uomo corrotto della terra [Efesini 4:21-24].  Perciò, Paolo scrisse di non conformarci a questo mondo materiale come fanno gli uomini persi, ma di essere trasformati nella nostra mente, seconda ciò che lo Spirito ci rivela continuamente, perché la mente dell’uomo è ciò che lo corrompe dandogli un senso di mortalità, o ciò che lo purifica mantenendolo nello stato celeste ed inesprimibile del Figlio davanti al Padre. La volontà di Dio verso noi credenti è un ravvedimento che porta  la trasformazione mediante il rinnovamento della nostra mente.  

Romani 12:2  Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate  per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà.  

Come spiegò Paolo, una mente controllata dalla carne produce la morte, ma la mente controllata dallo Spirito produce la vita eterna e la pace. Meditando, leggete i seguenti versi: 

Romani 8:6-11 Infatti la mente controllata dalla carne produce morte, ma la mente controllata dallo Spirito produce vita e pace. 7 Per questo la mente controllata dalla carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomessa alla legge di Dio e neppure può esserlo. 8 Quindi quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio. 9 Se lo Spirito di Dio abita in voi, non siete più nella carne ma nello Spirito. Ma se uno non ha lo Spirito di Cristo, non appartiene a lui. 10 Se Cristo è in voi, certo il corpo è morto a causa del peccato, ma lo Spirito è vita a causa della giustizia. 11 E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che risuscitò Cristo dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali mediante il suo Spirito che abita in voi. 

Come vi ho spiegato, il serpente, il drago, il diavolo o Satana (Apocalisse 20:2) rappresenta  ciò che striscia sulla terra, opera tramite la mente degli uomini che vivono secondo gli istinti naturali della carne, questo è ciò che produce la morte dell' uomo. Nella trasgressione di Adamo abbiamo vissuto secondo la carne, ma è giunta l'ora di vivere nello Spirito, per ereditare la vita eterna. Mentre riceviamo dallo Spirito (la verità dalla tromba) e ci conformiamo allo stesso, saremmo risuscitati dallo stato impoverito della terra allo stato celestiale dell’Unigenito Figlio del Dio.  

 

APPLICANDO I PRINCIPI DELLA SEMINA E DELLA RACCOLTA

 

Lo stesso Spirito che operò in Paolo, opera anche in noi oggi, poiché siamo tutti sotto la guida di un solo capo, cioè Cristo. Perciò siamo in grado di comprendere ciò che Egli scrisse ai Corinzi riguardo la nostra salvezza. Con l’ispirazione dello Spirito, riuscì a comprendere il piano di Dio dei corpi terrestri e i corpi celesti che vide. Leggete i seguenti versi:   

1Corinti 15:40-44  Ci sono anche dei corpi celesti e dei corpi terrestri; ma altro è lo splendore dei celesti, e altro quello dei terrestri. 41 Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna, e altro lo splendore delle stelle; perché un astro è differente dall'altro in splendore. 42 Così è pure della risurrezione dei morti. Il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile; 43 è seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita potente; 44 è seminato corpo naturale e risuscita corpo spirituale. Se c'è un corpo naturale, c'è anche un corpo spirituale.  

Delle cose visibili, Paolo capì che Dio parlava, poiché dimostrò i Suoi attribuiti invincibili attraverso le cose visibili [Romani 1:20]. Egli ebbe paragonato la Gloria che erediteremo alla Gloria splendida e illuminante dei corpi celesti in contrasto con quello dell’uomo comune della terra. I corpi stellari sono pieni di luce e rimangono costanti in cielo, brillando e dando luce al mondo oscuro, rappresentando la nostra esaltazione nei luoghi celesti in Cristo, dove regneremmo nella pienezza della Sua Gloria. Tutti parlano della potenza della risurrezione che porta una miracolosa trasformazione dentro di noi, da uno stato corruttibile, impotente ed ignobile ad uno incorruttibile, potente e glorioso. Quel giorno del risveglio scopriremo il significato del detto, <<chiunque sia nato da Dio non può peccare>>; scopriremo che siamo perfetti e irreprensibili davanti al Padre.  

Alla vista umana, questa rivelazione sulla Gloria che sarà in noi. sembra impossibile, ma ciò che dobbiamo fare è udire fortemente e imparare i principi della semina. La nostra funzione è seminare nello Spirito, e col tempo erediteremo la Gloria. Possiamo paragonare la nostra Fede ad un seminatore che semina nella terra, dopo aver annaffiato, aspetta i frutti della sua fatica. Il seminatore non ha potere per far crescere tali frutti, ma dimostra  di aver Fede in ciò che non vede. Anche un uomo che cresce nel grembo di una donna non ha potere che produrre il proprio frutto del grembo, lo fa con la Fede [Ecclesiaste 11:5-6]. Cosi sarà anche per noi credenti, basta seminare nello Spirito con la Fede, camminando secondo la mente illuminata con la sapienza spirituale di Cristo e mieteremo la Gloria celeste a tempo dovuto. 

Galati 6:8  Perché chi semina per la sua carne, mieterà corruzione dalla carne; ma chi semina per lo Spirito mieterà dallo Spirito vita eterna. 9  Non ci scoraggiamo di fare il bene; perché, se non ci stanchiamo, mieteremo a suo tempo.

Il seminatore non seminerà se non ha udito e compreso il principio della mietitura, cioè, <<la mietitura avviene dopo la semina con pazienza>>; ciò che ha udito è ciò che gli dà la Fede per seminare con fatica ed aspettare una cosa ancora invisibile. 

Per raccogliere i frutti del Regno di Dio, dobbiamo seminare nei nostri cuori, la Parola pura secondo lo Spirito di Dio, annaffiandola con l’acqua della Parola che Esso ci dà, ed aspettare con pazienza, non essere portati via dai vari “venti” delle dottrine che ingannano e conseguentemente distruggono gli uomini. Con pazienza, dobbiamo perseverare a crescere nell'amore e fratellanza conoscendo siamo della stessa sostanza, perché Dio è amore e chiunque nasca da Lui, è una creatura di amore. 

Romani 2:7  vita eterna a quelli che con perseveranza nel fare il bene cercano gloria, onore e immortalità;  

Unendoci insieme col Signore nella Sua gloria, la sofferenza, il dolore e ogni frutto della morte che  abbiamo avuto nella nostra esperienza malvagia scompariranno. La morte che significa separazione dal vero Dio vivente [Giovanni 17:3] sarà abolita per sempre, per farci ritrovare così la sicurezza e la gioia della nostra salvezza, perché saremo uno nel Padre coscientemente per tutte l’eternità [Giovanni 14:20]. 

1Corinzi 15:54-57  Quando poi questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: "La morte è stata sommersa nella vittoria". 55  "O morte, dov'è la tua vittoria? O morte, dov'è il tuo dardo?" 56  Ora il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge; 1Co 15:57  ma ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo.

 

Amen

Trevor Eghagha


 

 

 
 
"Sorgi, risplendi, poiché la tua luce è giunta, e la gloria del SIGNORE è spuntata sopra di te!!!  Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo.!!   Poiché la creazione aspetta con impazienza la manifestazione dei figli di Dio; !!    perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore. !!!

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