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CUSTODITE E RIEMPITE IL GIARDINO

Genesi 2:8  Dio il SIGNORE piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi pose l'uomo che aveva formato. 9  Dio il SIGNORE fece spuntare dal suolo ogni sorta d'alberi piacevoli a vedersi e buoni per nutrirsi, tra i quali l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male. 10  Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, e di là si divideva in quattro bracci. 11  Il nome del primo è Pison, ed è quello che circonda tutto il paese di Avila, dove c'è l'oro; 12  e l'oro di quel paese è puro; qui si trovano pure il bdellio e l'ònice. 13  Il nome del secondo fiume è Ghion, ed è quello che circonda tutto il paese di Cus. 14  Il nome del terzo fiume è Chiddechel, ed è quello che scorre a Oriente dell'Assiria. Il quarto fiume è l'Eufrate. 15  Dio il SIGNORE prese dunque l'uomo e lo pose nel giardino di Eden perché lo lavorasse e lo custodisse. 16  Dio il SIGNORE ordinò all'uomo: "Mangia pure da ogni albero del giardino, 17  ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai".  

Siamo gli unici generati nella coscienza o Regno, ossia l'eternità, in una perfetta condizione, proprio come in un giardino, chiamato Paradiso, in cui ogni cosa fioriva così come noi prosperavamo nella Gloria di Dio. Siamo stati generati nella piena gloria di Dio, in cui prosperavamo in tutto, un Regno dove non esistevano altro che canti e gioia, non vi esisteva la paura e neanche l'ansia per la sopravvivenza. A dire il vero, noi siamo l’uomo dal principio, che disponeva di tutti i piaceri e benedizioni. L'uomo ha dimenticato questo luogo di vita, mirto e gioia, visto che ha abbracciato l'oscurità. Questa enorme oscurità ha portato diversi problemi e sofferenze nella vita umana. Ad esempio, possiamo citare la lotta per la sopravvivenza, i problemi di famiglia ed emotivi, la perdita di autocontrollo, le questioni finanziarie, la disabilità ed i problemi di salute: tutto ciò ha circondato l'uomo in questo mondo, facendo sì che perdesse la totale consapevolezza dello stato perfetto del principio in cui è stato generato, nel Regno chiamato eternità (Regno di Dio). Nell'esperienza umana, ciò che un tempo era un rigoglioso giardino, grondante di vita, é diventato un luogo deserto privo di acqua, in cui ora dimorano gli spinosi cactus, grotteschi barbagianni, sciacalli, scorpioni e serpenti. 

Qualcosa è accaduto, causando la perdita dell'eredità della Gloria di Dio nell'uomo, e deve esserci un modo per poter tornare al luogo da cui è caduto. Questo è lo scopo principale della Parola, e la buona notizia è che il Dio vivente è in mezzo a noi per ripristinare il conforto; qualsiasi tipo di guarigione è assolutamente possibile, non conta dove ci si ritrova. Alcune persone sono giunte al punto di credere che il loro caso fosse disperato, senza alcuna speranza, ma in realtà, dobbiamo predicare che se glorifichiamo Dio, ci ristora. Quanto più seccate le ossa dei defunti sono, più il nome del Signore è glorificato, tanto più Egli ci dona il soffio della vita resuscitandoci dalla tomba dell'umanità. Quanto più i nostri ventri spirituali sono sterili, più il Suo nome è glorificato, tanto più ci renderà fertili, per farci dare alla luce la Gloria del Dio vivente. 

Tutto ciò che dobbiamo fare è ascoltare attentamente le parole dello Spirito; lasciamo alle spalle le cose che ci distraiamo. Se ascoltiamo la parola dobbiamo farla non per motivi egoistici, non dobbiamo in alcun modo agire come i Greci, che si recarono alla festa dei tabernacoli e volevano vedere Gesù; tali uomini erano reputati studiosi, uomini che glorificavano in conoscenza davanti agli uomini [Giovanni 12:20]. Se vantiamo, facciamoci solo nella croce e nella rivelazione della vita dell'Unigenito Figlio del Padre. E' giunta l'ora di sedersi ai piedi del Cristo, ed ascoltare attentamente le parole capaci di liberarci e donarci la vita. 

Inizialmente, il Cristo ci farà comprendere perché siamo caduti così in basso, nel profondo regno della povertà spirituale. Poi, ci esporrà le opere del diavolo, così che non dovremo mai più conoscere l'angoscia e il dolore conosciuti dall'intera umanità. Io sono venuto per darvi la vita abbondante, Io faccio ciò, rivelando le cose di cui avete perso conoscenza, Io faccio ciò, facendovi ricordare il luogo della vita da cui siete caduti, facedovi ritornare.  

Isaia 45:3  io ti darò i tesori nascosti nelle tenebre, le ricchezze riposte in luoghi segreti, affinché tu riconosca che io sono il SIGNORE che ti chiama per nome, il Dio d'Israele.  

Il giorno in cui l'uomo fu creato, gli fu soltanto dato in custodia il giardino. Individualmente e non, noi siamo quell'uomo incaricato di custodire il giardino, che rappresenta in realtà il nostro stato, non si tratta di un giardino nel cielo, e neanche un giardino del Medio Oriente, come sostengono i teologi o gli storici, ma si trova dentro di noi. Se la città di Israele naturale posta in Medio Oriente, è stata  identificata come il giardino di Dio, si è trattato solo di un'ombra di ciò che è vero, invisibile ed eterno.  

Dio ci ha attribuito la funzione di custodi del nostro stato-giardino, allo scopo di renderci rigogliosi e prosperi. Oltre a glorificare il nome del Signore, per mantenere il giardino rigoglioso, colui il quale custodisce fedelmente il giardino, mangia i suoi frutti; beve dalle acque dei fiumi dei piaceri, che scorrono nel giardino; viene circondato dalle vere ricchezze divine nella Gloria (oro); viene soddisfatto con la celata maniera. E' il luogo della mano destra del Signore, in cui non può entrare alcuna maledizione. 

Custodire il giardino non significherà ostruire il corso delle acque che scorrono nel giardino stesso; significherà non permettere che venga contaminato, ed inoltre di allontanarsi dall'albero del bene e del male, che è proprio nel bel mezzo del giardino. 

Il termine “custodire”, usato anche dagli Ebrei significa: 

Una radice primitiva, propriamente “cimare la siepe” (come con le spine), cioè “sorvegliare”; generalmente “proteggere, occuparsi di...”, ecc. - “attenzione, essere cauti, prestare ascolto (a se stessi), tenere (infnito, a se stessi), notare, guardare scrupolosamente, osservare, preservare, riguardare, riservare, salvare (se stessi), assicurare, aspettare, essere di guardia (l'uomo)”. 

Per mantenere il giardino nel suo bellissimo e rigoglioso stato, l'uomo deve sorvegliare e vigilare continuamente, in modo diligente e senza pigrizia. Come custode del giardino, l'uomo deve proteggerlo e sorvegliarlo gelosamente, ottenendo pertanto la consolazione eterna al di fuori di esso. Personalmente, ho una casa con un giardino in Italia, e per esperienza, posso dire che a volte, è sufficiente trascurarlo per una settimana per vedere il cambiamento del suo stato: quanto più lo si trascura, tanto più appare disorientato. L'uomo deve fare de sacrifici per mantenere il bello stato del giardino, che è una vera delizia per gli occhi. Occorre avere del tempo per innaffiarlo, per estirpare le erbacce, raccogliere le foglie morte, eliminare gli insetti ed i roditori, e cercare costantemente i modi per custodire la bellezza del giardino, attraverso la ristrutturazione, introducendo nuove piante e spargendo sostanze come i fertilizzanti, ecc. Ci sarà sempre qualcosa da fare in giardino e per quelli che ne posseggono uno, non c'è spazio per la pigrizia.  

Se siamo stati generati in un rigoglioso stato-giardino chiamato Eden (piacere, Paradiso di Dio) in cui non conoscevamo che pace, gioia e prosperità, perché gli uomini si ritrovano in una singhiozzante condizione desertica, in cui c'è un tumulto emotivo e l'angoscia dell'anima?  Uno stato che non conosce riposo, non conta quanto cerchi di ottenerlo. La verità è che gli uomini, come Adamo, non hanno custodito il proprio stato-giardino, sono caduti in un sonno profondo, facendo largo al diavolo in modo tale che si infiltrasse nel giardino di Dio.  

L'uomo si è addormentato da qualche parte, allontanandosi dal proprio stato, finendo in quello del deserto. Si tratta di uno stato di sonno, in cui l'uomo condivide l'albero della conoscenza del bene e del male. In tal modo, realizza una sorta di comunione con il regno delle tenebre, che unisce l'uomo con la bestia (666), e quest'ultima è semplicemente quel vecchio ed astuto serpente, che striscia sulla terra. Ma cos'è il serpente? E' la vita dell'uomo mortale, stimolata dalla naturale mente carnale. 

Genesi 2:21  Allora Dio il SIGNORE fece cadere un profondo sonno sull'uomo, che si addormentò; prese una delle costole di lui, e richiuse la carne al posto d'essa.  

Molti non sanno che l'uomo sta ancora dormendo, non si è risvegliato dal profondo sonno, come è scritto in Genesi 2:21, e finché non si sveglierà, il maligno occuperà il giardino. Il diavolo è occupato a distruggere ed a seminare il suo seme della morte nel giardino di Dio, definito come lo stato della nostra anima. Finché l'uomo non custodirà sorveglierà il giardino, si può star certi che il diavolo farà in modo che l'uomo l'aiuti a tenerlo a modo suo. Finché l'uomo resterà addormentato, non vedrà altro che il peggioramento dello stato del giardino. Dovremmo aver bene in mente, che nessun altro può curare il giardino al nostro posto; l'uomo deve lavorare nel proprio giardino, per poter così cibarsi dei frutti della pace e della gioia da esso prodotti.  

In questo mondo naturale, nessuno può mangiare o godere dei conforti, se non lavorando in tale maniera; nessun uomo può veramente condividere i frutti della vita eterna, se prima non lavora per produrli e poi per tenerli. Finché l'uomo dormirà e sarà pigro, non vedrà il luogo della soddisfazione e della gioia, non condividerà il pane della vita.  

Proverbs 20:13  Non amare il sonno, perché tu non impoverisca; tieni aperti gli occhi, e avrai pane da saziarti. 

Il saggio è l'unico uomo che sfugge al sonno e lavora diligentemente nel suo giardino o fattoria.  

Proverbs 10:5  Chi raccoglie durante l'estate è un figlio prudente, ma chi dorme durante la mietitura è un figlio che fa vergogna.  

A questo punto ci si potrebbe chiedere quale sia il significato spirituale o l'interpretazione del sonno. Esso equivale all'accesso nel mondo dei sogni, fuggendo dal mondo reale; è una fuga dalla realtà alla menzogna, dalla luce verso l'oscurità; può anche essere definito come una perdita di coscienza di sé. i dormienti sono come i defunti, visto che non vedono, sentono e parlano, dato che non sono svegli. Quando Lazzaro era morto e fu deposto nella tomba, Gesù lo paragonò ad un uomo addormentato nella tomba. Ciò che osserviamo dell'umanità, è che gli uomini che camminano dormendo, inconsapevoli di chi sono, da dove vengono e dove stanno andando. Nel suo stato di dormiente, l'uomo cerca di costruire dei castelli eterni nel fango, cercando di convincersi che può guadagnare qualcosa in questo mondo, non sapendo che è nato nudo e morirà allo stesso modo, nudo. 

Il Figlio modello, Gesù Cristo, aveva quella fondamentale consapevolezza della Sua origine e destinazione, per questo motivo disse che il Suo Regno non era di questo mondo. Restò sveglio, non allontanandosi dal Suo legame di unità con il Padre, quando venne tentato diverse volte, affinché l'abbandonasse, per abbracciare le glorie di questo mondo materiale. Restò svegliò perché agiva nella coscienza della Sua vera forma, sin dal principio, ancor prima che giungesse tra noi con fattezze mortali, condividendola con i Suoi fratelli, intrappolati nella rete della mortalità. Quella vera forma appartiene al Cristo, l'unico vero Dio. 

Giovanni 17:3  Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo. 

1Giovanni 5:20  Sappiamo pure che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per conoscere colui che è il Vero; e noi siamo in colui che è il Vero, cioè, nel suo Figlio Gesù Cristo. Egli è il vero Dio e la vita eterna.  

Se l'uomo è inconsapevole di questa forma, ciò vuol dire che è profondamente addormentato. Quando gli uomini dimostrano di aver paura, mancanza di Fede, odio e disaccordo, è dovuto semplicemente alla mancanza di consapevolezza della propria origine nel Figlio. Una volta Paolo scrisse che chi dorme, lo fa di notte. Diventiamo figli del Regno o della luce, solo quando ci risvegliamo del sonno profondo dell'umanità. Il risveglio avviene nella nostra vera forma, così com'era prima di diventare mortali. 

1Tessalonicesi 5:5  perché voi tutti siete figli di luce e figli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre. 1Th 5:6  Non dormiamo dunque come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri; 1Th 5:7  poiché quelli che dormono, dormono di notte, e quelli che si ubriacano, lo fanno di notte.  

E' giunta l'ora prima di ascoltare e di riconoscere la voce del Padre, poi di risvegliarsi e riprendere a lavorare nel giardino dentro di noi. Non lasciamo che il pensiero che possiamo mettere in ordine i giardini altrui mentre il nostro è in rovina, ci inganni: questa è ipocrisia religiosa. Nell'ipocrisia della religione umana, gli uomini distolgono tutte le loro energie e concentrazione, impiegandole nel tentativo di salvare gli altri, mentre in realtà sono essi stessi a non avere alcun indizio su cosa sia realmente la salvezza. Finiscono per ottenere una conversione peggiore di com'era inizialmente. Non ha alcun senso cercare di puntare il dito contro gli altri, l'ipocrisia è un atteggiamento di tutti gli uomini, ma nonostante ciò, occorre superarla.  

Alcuni hanno ascoltato questi messaggi di profonde verità per molti anni, altri li hanno ricevuti direttamente dal Padre, altri ancora hanno letto diversi libri, ascoltato i messaggi e visitato i migliori siti internet, e viaggiato per partecipare ad importanti incontri, ma i loro giardini restano comunque in rovina, producendo spine e cardi che non possono essere toccati dagli altri. Sprechiamo ancora tutta la nostra energia, cercando di ministrare gli altri, cerchiamo di lavorare e risistemare i giardini altrui, quando dovremmo concentrarci sui nostri giardini e sorvegliarli. Quando i nostri giardini fioriranno rigogliosamente, e saranno ricchi dei frutti dello Spirito, allora gli uomini vedranno e si sveglieranno nei propri giardini. 

Qualcuno si dice, ma anche Gesù ci disse di andare a predicare la Parola a tutte le creature. Sì, disse proprio così, ma tutto ciò che le persone devono fare è vedere il rigoglioso giardino e godere dei suoi frutti, e solo così cominceranno a credere; tutto ciò che devono fare è vedere ed assaporare i frutti del vero amore, umiltà, gentilezza, dolcezza ed illimitata Fede nel  proprio giardino, potendo così credere. Quando Giovanni scrisse di Gesù, disse che Lo vedevano e toccavano così la Gloria di Dio, non soltanto ascoltando parlare. E' la vista della manifestazione della Gloria che rende gli uomini dei credenti. Pensiamo alle varie meraviglie nel mondo a cui si aggrappano le persone, per poterle vedere; ne ho vista un chiamato giardino di Aburi: si tratta di un giardino artificiale, piantato in Ghana dai Britannici oltre 200 anni fa circa: è un vero incanto per la vista. Il giardino non introduce la sua bellezza, ma è la sua Gloria a parlare per esso. Lo riconoscerete tramite i suoi frutti, non attraverso il messaggio del Regno o avendo ricevuto la “chiamata” o per essere parte del “popolo di Dio”. Perciò, concentriamoci sui nostri giardini e lasciamo il resto a Dio. 

E' giunta l'ora di risistemare il giardino in rovina. Terremo in considerazione una parabola di Gesù, riguardo il buon seme ed il campo. 

Isaia 61:9  La loro razza sarà conosciuta fra le nazioni, la loro discendenza, fra i popoli; tutti quelli che li vedranno riconosceranno che sono una razza benedetta dal SIGNORE. 

La parabola in questione ha un importante significato, pertanto ascoltate attentamente le parole di Dio. 

Matteo 13:24  Egli propose loro un'altra parabola, dicendo: "Il regno dei cieli è simile a un uomo che aveva seminato buon seme nel suo campo. 25  Ma mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò le zizzanie in mezzo al grano e se ne andò. 26  Quando l'erba germogliò ed ebbe fatto frutto, allora apparvero anche le zizzanie. 27  E i servi del padrone di casa vennero a dirgli: "Signore, non avevi seminato buon seme nel tuo campo? Come mai, dunque, c'è della zizzania?" 28  Egli disse loro: "Un nemico ha fatto questo". I servi gli dissero: "Vuoi che andiamo a coglierla?" 29  Ma egli rispose: "No, affinché, cogliendo le zizzanie, non sradichiate insieme con esse il grano. 30  Lasciate che tutti e due crescano insieme fino alla mietitura; e, al tempo della mèsse, dirò ai mietitori: Cogliete prima le zizzanie, e legatele in fasci per bruciarle; ma il grano, raccoglietelo nel mio granaio"".

 L'uomo che seminò il buon seme, è lo stesso che giunse come il nemico, a seminare il seme cattivo, vedremo come a breve. Le diverse manifestazioni sono in realtà, i due livelli di coscienza umana. L'uomo che seminò il buon seme è il vero giardiniere, il Padre. Il buon seme può essere seminato soltanto nella consapevolezza del legame di unità con il Padre. Ricordate che noi siamo i giardinieri soltanto se siamo svegli o in un cosciente stato in cui siamo illuminati da Dio. Possiamo davvero operare come giardinieri, soltanto se ci allineiamo con il Cristo interiore, che è una cosa sola con il Padre. I nostri giardini possono fiorire e prosperare soltanto se restiamo nel Figlio (Cristo), ed è solo allora che uniti in Dio, potremo curare diligentemente il giardino.

 Giovanni 15:1  "Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiuolo. 2  Ogni tralcio che in me non dà frutto, lo toglie via; e ogni tralcio che dà frutto, lo pota affinché ne dia di più.

 Nella sua perfezione, Adamo operò da giardinere, perchè essendo ad immagine del Dio vivente ed invisibile, era una cosa sola con il Padre. In quel perfetto stato, la pienezza in Dio dimora interiormente l'uomo, così che possa operare con la mente del Padre. Sappiamo che un uomo si giudica in base al modo in cui pensa; se un uomo si pone nella mente di Cristo, che è la mente del Padre, ciò che vediamo è la manifestazione del Padre attraverso di Lui.

 Il nemico che sta giungendo è il diavolo, che è in realtà lo stesso uomo che una volta camminava nell'immortale stato glorioso del Padre, ma ora giace in un sonno profondo. Finché l'uomo resterà vigile, curando la vite, il maligno non potrà inquinare il giardino con il cattivo seme.

 Al principio,  quando dimoravamo nel petto del Padre, seminammo il buon seme nella terra, cioé il nostro corpo, ma in realtà ci addormentammo tutti lungo la via. Quel sonno profondo ha causato una grande discesa dall'impeccabile immagine e Gloria del Padre, originando una nuova immagine intarsiata dall'oscura immaginazione della mente carnale. Quella nuova immagine, che è terrena, rappresenta il maligno, che negli anni ha piantato il seme della carnalità e della morte nella terra. Pensateci, tutti i semi della carnalità, legati alle emozioni ed ai desideri di un'immagine mortale della carne ed a questo mondo materiale,  sono stati seminati in questa terra vergine dalle nostre menti carnali, che avevamo nello stato di sonno profondo. Come risultato di tale semina ad opera della carne, la miscredenza, il disaccordo, l'orgoglio, la lussuria, il tumulto emotivo, l'angoscia dell'anima, l'avidità, la paura, l'ansia per la sopravvivenza, ecc., sono diventati le erbacce che hanno distrutto la bellezza di quello che una volta era un rigoglioso giardino. L'uomo è legato ad una sbagliata e corrotta immagine della carne ed inoltre, la sua mente e gli affetti sono fissi sono terreni; fintanto che l'uomo resterà in questo stato, non potrà piacere a Dio, vedendosi separato dal Dio vivente. Finché l'uomo vedrà con occhi malvagi, che non sanno e vedono nulla tranne immagini proiettate dalla mente carnale, sarà macchiato dal potere della lussuria, non potrà stare in alcun modo fieramente dinnanzi a Dio. Finché non sarà cosciente del suo legame di unione con il Padre, nulla andrà bene, in quanto è proprio tale unione che rende tutto possibile.

 Se ci troviamo in gravi problemi, smettiamo di puntare il dito e di accusare gli altri; dobbiamo risolvere le cose, innanzitutto svegliandoci alla verità, e riportando le nostre menti verso quella del Padre, così come lo Spirito di Dio che è dentro di noi ci ha insegnato. Ogni seme di falsità che è stato piantato nella terra dalla mente carnale, dovrà essere sradicato; sì, ogni seme nato da quel vecchio serpente, e di natura terrena, che abbiamo posseduto durante il nostro sonno di morte, dev'essere totalmente sradicato dal Padre.

 Matteo 15:13  Egli rispose loro: "Ogni pianta che il Padre mio celeste non ha piantata, sarà sradicata.

 Lo sradicamento del grano indica semplicemente il ritorno alla consapevolezza della nostra unione con il Padre. Quando ci poniamo nella mente del Padre, al di fuori di tutto ciò che deriva dalla verità, ogni bugia della mente carnale, prodotta dal seme della morte, è annientata. La verità diventa come un fuoco che consuma tutto quello che non si origina dalla mente del Padre, agendo proprio come un inceneritore. Le menzogne che derivano dalle nostre associazioni della carne, come i legami familiari, quelli tribali, la razza, le traduzionni degli uomini, credenze e concetti religiosi, e tutto ciò che allontana la nostra mente dall'unico vero corpo presente ed eterno, dev'essere completamente inghiottito dall’abbagliante luce che risplende dalla mente di Dio. Se ascoltiamo il canto del gallo e ci rialziamo dal letto dell'umanità, tornando alla coscienza del Padre, il nemico non ci sarà più. Adesso dobbiamo recuperare noi stessi, scacciando ogni tipo di vana immaginazione e gli idoli che abbiamo eretto nella nostra mente, mentre il maligno si impossessava del mondo, facendo sì che la verità lo disintegrasse.

 L'illuminazione della verità proveniente dalla mente del Padre, cioè la nostra mente quando siamo svegli, consuma per sempre le bugie che hanno portato tormento ed angoscia dell'anima, riportando alla luce la perfetta creazione di Dio, senza colpa o difetti. Quando l'opera è completa, non ci saranno più dolore, angoscia ed amarezza.

 La Parola di quest'ora è: SVEGLIATEVI nella coscienza del Figlio e riunitevi con il Padre, facendo sì che la terra desolata possa di nuovo diventare come il Giardino di Eden, il Paradiso del Dio vivente.

 Ezekiele 36:33  Così parla DIO, il Signore: Il giorno che io vi purificherò di tutte le vostre iniquità, farò in modo che le città saranno abitate e le rovine saranno ricostruite; 34  la terra desolata sarà coltivata, invece d'essere una desolazione agli occhi di tutti i passanti. 35  Si dirà: "Questa terra che era desolata, è diventata come il giardino d'Eden; e queste città che erano deserte, desolate, rovinate, sono fortificate e abitate".

 

Baci nel Suo nome,

Trevor Eghagha


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
"Sorgi, risplendi, poiché la tua luce è giunta, e la gloria del SIGNORE è spuntata sopra di te!!!  Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo.!!   Poiché la creazione aspetta con impazienza la manifestazione dei figli di Dio; !!    perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore. !!!

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